Euroindoor day 2, Iapichino-Dallavalle-Diaz: finale!

07 Marzo 2025

La fiorentina atterra a 6.76 nel lungo e guadagna la promozione al round decisivo di domani. La imitano nel triplo Andrea Dallavalle (16.87) e Andy Diaz (16.74). OK Coiro e Tecuceanu nelle batterie degli 800, e Mangione in quelle dei 400.

Soddisfazioni diffuse per la squadra azzurra, nella mattinata degli Euroindoor di Apeldoorn, dedicata ai turni di qualificazione. Vola in finale Larissa Iapichino, capace, in un contesto molto qualificato, di un 6.76 che la promuove direttamente al round per il podio (appuntamento a domani sera). La fiorentina centra l'appuntamento nel secondo dei tre salti a disposizione, dopo un 6.53 d'esordio. Ancora salti, ancora azzurro in primo piano: Andrea Dallavalle (16.87), ed Andy Diaz (16.74) spendono un solo salto per l'ammissione alla finale del triplo di domani sera. Promozione alle semifinali per gli ottocentisti Catalin Tecuceanu (1:48.10) ed Eloisa Coiro (2:04.09), e per la quattrocentista Alice Mangione (52.20, di nuovo in pista stasera); menzione d'onore, nella gara sul doppio giro, per Alessandra Bonora, eliminata ma capace di un 52.40 che vale la quinta prestazione italiana di sempre. Eliminati Idea Pieroni (alto, 1.85), Giovanni Lazzaro (800, 1:47.72), Luca Sito (400m, 46.67), Simone Biasutti (triplo, 15.90). Nelle semifinali dei 60hs, fine corsa per Giada Carmassi (8.04), Elisa Di Lazzaro (8.05) e Lorenzo Simonelli (7.60 e primo degli esclusi). Tra le finali in programma nella serata, quella del lungo con il bronzo olimpico Mattia Furlani dalle ore 20.34.


LA CRONACA DELLE GARE

60hs uomini - Semifinali -
Sei centesimi di miglioramento rispetto alla batteria di ieri non bastano a Lorenzo Simonelli per agguantare la finale europea della corsa con barriere. Il 7.60 del romano vale il quinto posto, fuori dal terzetto degli ammessi di diritto, ed è insufficiente anche per il ripescaggio. A conti fatti, Simonelli è il primo degli esclusi (ultimo dei qualificati, lo spagnolo Jordan, 7.58), fatto che aggiunge solo un pizzico di rammarico al resoconto finale. Reduce dall'infortunio patito all'avvio della preparazione invernale, L'Europeo indoor era, per il campione continentale di Roma, un vero e proprio esordio. Difficile chiedere di più. Il francese Belocian vola: il suo 7.44 è il miglior crono dei finalisti di stasera.

60hs donne - Semifinali
- Praticamente in fotocopia, rispetto alla batteria di ieri, Elisa Di Lazzaro: ancora una volta una eccellente reazione allo sparo (0.132), e tempo finale di 8.05, identico a quello del primo turno. Il settimo posto parziale non lascia spazio alla speranza di ripescaggio, ma l'Europeo della triestina si chiude decisamente in positivo. Stesso discorso per Giada Carmassi, ieri superlativa con il primo sub-8 secondi della carriera (7.98). La semifinale si chiude al quinto posto, in 8.04, tempo di tutto rispetto che non basta però per gudagnare la finale (le due ripescate, la tedesca Meyer e la finlandese Harala, corrono entrambe in 7.97). La più veloce del turno è la svizzera Kambundji (7.82), seguita dalla polacca Skrzyzowska (7.84).  

Triplo uomini - Qualificazione -
Manca solo Simone Biasutti, alla fine, per rendere trionfale la qualificazione dei triplisti azzurri. Ma il triestino non è fortunato nella battaglia con la pedana: il suo ultimo salto, abbondantemente oltre la linea di qualificazione, è nullo per un paio di centimetri (resta il 15.90 della prima prova, l'unica valida). In testa, la graduatoria dice solo Italia, un Paese sempre più di saltatori, come confermato dalle prime due giornate sulle pedane di Apeldoorn: primo, Andrea Dallavalle, 16.87; secondo, 16.74, Andy Diaz. Per entrambi, basta un salto per sbrigare la pratica, e porre pesanti candidature per la finale di domani sera (via in apertura di sessione, alle 18.40). Alle spalle dei due portacolori azzurri, il solo tedesco Hess (16.72) sembra tenere il passo, con gli altri da 16.50 in giù. “Domani sarà una gran finale - racconta Diaz - dura, con Andrea ma anche con il tedesco Hess. Oggi bene al primo salto, quindi siamo tranquilli, riposati, domani si spinge, si va ‘a cannone’. Andiamo per il podio. I problemi fisici degli ultimi tempi sono superati, anche per questo mi sento rilassato”. “La cosa più difficile non è fare la misura una volta, come successo ad Ancona - le parole di Andrea Dallavalle - ma riconfermarsi. Bello ripetersi con la maglia azzurra, ci tengo particolarmente e voglio onorarla nel modo corretto. Oggi la legge era qualificarsi con un solo salto: son contento di non essere diventato un fuorilegge. Domani è Italia-Germania: di solito abbiamo bei ricordi calcistici…”.

400m uomini - Batterie -
Qualche errore di troppo condanna Luca Sito all'eliminazione nel primo turno dei 400 metri. L'azzurro, dopo un buon avvio, non affonda il colpo al rientro alla corda, e al suono della campana finisce per accodarsi al portoghese Coelho e al norvegese Ingvaldsen. Sul rettilineo opposto, lascia spazio al sorpasso dell'olandese Omalla, rispetto al quale recupera centimetri nel finale, ma non tutti quelli necessari. Risultato finale, un 46.67 (quarto posto) che non può soddisfare il lombardo, sceso a 46.15 ad Ancona, appena due settimane fa, in occasione dei Campionati Italiani Assoluti. 

400m donne - Batterie -
Alice Mangione guadagna la promozione diretta alle semifinali di stasera, grazie ad un 52.20 che dapprima le consegna solo il diritto a sperare nel ripescaggio (come terza), e che poi, in virtù della squalifica della britannica Amber Anning (che aveva corso in  51.01) la promuove alla seconda posizione, e alla relativa Q maiuscola. Al netto di eventuali (e sempre possibili) ricorsi, ed in attesa della conlusione delle batterie, la siciliana piace per il consueto spirito battagliero. Applausi per Alessandra Bonora, fuori dalla semifinale, terza nella batteria (a soli due centesimi dalla promozione), con il primato personale portato a 52.40, la cifra della quinta prestazione italiana di sempre (scavalcata Raphaella Lukudo, 52.48).

Lungo donne - Qualificazione -
Due salti, il secondo dei quali misurato a 6.76, sono necessari a Larissa Iapichino per guadagnare il pass per la finale europea del salto in lungo in programma domani sera (inizio alle ore 20.29). La Q è maiuscola, a certificare la promozione delle migliori, con il limite di 6.65 superato con luce notevole. Livello elevato, molto elevato, fin dalle prime battute. Larissa apre con un buon salto, misurato a 6.53. La linea della promozione immediata è poco oltre, a quota 6.65. Il problema sta nel fatto che sono in molte ad avvicinarla, spingendo l'italiana nelle posizioni di immediato rincalzo. La svizzera Kalin (6.77), la tedesca Mihambo (6.68) e la serba Gardasevic (6.67) centrano la qualificazione, e Iapichino, quando appresta al secondo tentativo, è ottava, ovvero sulla linea di demarcazione tra la Finale e l'eliminazione. Come sempre, nel momento della difficoltà, ecco gli occhi della tigre: Larissa mette a posto tutti i tasselli del puzzle e atterra a 6.76, secondo posto, e soprattutto, unica cosa che conti davvero, qualificazione raggiunta. “Missione compiuta - il commento della Iapichino - la qualificazione è sempre lo scalino più difficile ma siamo riusciti ad aggiungere anche questo tassello. Tecnicamente i miei salti di oggi sono stati discreti, ma di difficile c’è stata la tensione del primo turno, con soli tre tentativi. Domani ce ne sono sei per tutte, si può osare e trovare le misure anche se qualche dettaglio non dovesse andare. Sono molto più serena di altre volte”.

Alto donne - Qualificazione -
Idea Pieroni, unica azzurra in gara, si batte bene, non lontana dai suoi limiti, ma paga l'emozione dell'esordio in avvio di gara, quando commette un errore alla misura d'ingresso, 1.75. Quella X peserà sulla sua classifica, anche se poi non risulterà determinante. Superato l'1.80 (alla prima) e l'1.85 (alla seconda), l'eliminazione dell'italiana arriva a 1.89, con un terzo salto mancato davvero di poco.

800m uomini - Batterie - Disco verde per Catalin Tecuceanu, promosso alle semifinali di domani grazie al secondo posto colto in batteria.  L'azzurro parte con relativa prudenza, scegliendo di seguire da lontano la testa della corsa, in una prova comunque contraddistinta da ritmi tutt'altro che proibitivi (55 secondi ai 400 metri). A 300 metri dal traguardo Tecuceanu è ancora quarto, ma è qui che comincia la risalita, culminata con il sorpasso decisivo sulla retta finale. Il secondo posto (1:48.10, tre centesimi peggio del croato Bloudek, 1:48.07) vuol dire promozione diretta. L'esordiente Giovanni Lazzaro prova a seguire il treno di una delle batterie più rapide, ed è bravo ad agguantare sul rettilineo conclusivo (sorpasso ai danni del polacco Kotyza) il quarto posto parziale (1:47.72) che tiene accesa, almeno per un po', la fiammella del ripescaggio. Il gran ritmo della quarta batteria (vinta dallo spagnolo Canales, 1:45.93) decreta l'eliminazione dell'azzurro.

800m donne - Batterie - Con un brivido, ma con altrettanta lucidità nel gestire un momento difficile. Eloisa Coiro guadagna l'accesso alle semifinali, chiudendo al secondo posto la batteria grazie ad un bel finale che le permette di terminare immediatamente alle spalle della polacca Angelika Sarna (2:03.91, 2:04.09 il tempo della romana). L'avvio di corsa è decisamente tattico (la croata Vukovic guida a metà percorso in 1:03.20), al punto che ai 500 metri la Coiro prende l'iniziativa, portandosi al comando. Alla campana, l'azzurra è infilata dalla Sarna e dalla britannica Boffey, ed è costretta ad inseguire; nei 100 metri conclusivi, Eloisa produce l'attesa reazione, guadagnando il secondo posto che vale la promozione diretta. Guida il gruppo delle qualificate la svizzera Audrey Werro, con il limite continentale U23, fissato in 2:00.92. 

RISULTATI - FOTOGALLERY (Grana/FIDAL) - LA SQUADRA ITALIANA - GLI ORARI DEGLI AZZURRI - TV E STREAMING - LA PAGINA EUROPEAN ATHLETICS DEGLI EUROPEI INDOOR 2025

LE BIO DEGLI AZZURRI DI APELDOORN 2025 (PDF)

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