EuroJunior: Favalli, Ducoli e Ianes ok

19 Luglio 2019

Nella seconda giornata degli EuroJunior, semaforo verde per Lorenzo Ianes nei 200 mentre Sophia Favalli ed Elisa Ducoli guadagnano la finale degli 800 e dei 3000; venerdì nero per Ramus nell'alto; stasera Paissan a caccia di medaglie nei 10

Prosegue alla grande la corsa di Sophia Favalli (Us Quercia Trentingrana): la mezzofondista gialloverde di scuola bresciana ha infatti conquistato la finale degli 800 metri, correndo con una determinazione ed una personalità "da grande" - lei che è solo al primo anno di categoria - la semi odierna, con un 2'05"95 che rappresenta il quarto tempo del turno. Domenica sarà dunque anche lei al via della finalissima per provare ad avvicinare un podio dal valore inestimabile; al suo fianco troverà anche l'altra azzurrina Eloisa Coiro, a sua volta promossa fino al turno decisivo.

Ed a proposito di autorità, eccellente prova per la "gemella" Elisa Ducoli (Us Quercia Trentingrana) interprete di spessore del primo turno dei 3000 metri: la bresciana si è messa in testa a dettare il ritmo, senza di fatto mai mollare la presa per tagliare per prima il traguardo con il nuovo "personalone" di 9'26"37 che rappresenta addirittura il miglior riscontro cronometrico di giornata. Brava, bravissima e domenica potrà divertirsi nella finale.

Semaforo verde anche per Lorenzo Ianes (Atletica Trento) che nel cuore del pomeriggio ha affrontato senza troppi patemi il primo turno dei 200 metri. Una batteria che il figlio d'arte aquilotto ha gestito in 21"38 (vento +1,3 m/s) per staccare il terzo posto alle spalle del tedesco Czysch (21"12) e dell'inglese Ferguson (21"15). Domattina per Ianes si prospetta una più intrigata semifinale, da vivere alle 11:10 spalla a spalla soprattutto con lo stesso britannico, con l'altro tedesco Goer e con l'estone Minkovski. Passaggio in finale per i primi due delle tre semifinali con il ripescaggio dei due migliori tempi: in serata la sfida per il titolo.

Giornata nera invece per Stefano Ramus (Atletica Valli di Non e Sole) che nel turno di qualificazione del salto in alto si è trovato a mal partito già a due metri, salutando troppo presto la compagnia e le chance di approdare ad una finale "non impossibile", per cui bastava "solo" un 2,09 sicuramente alla portata del noneso. Può capitare.

Ma la giornata svedese non è ancora finita: alle 20:19 Lorenzo Paissan (Lagarina Crus Team) va a caccia di una medaglia nella finale dei 100 metri.

 

Il programma dei trentini a Boras

 

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