Euro U23: ok Benati, tre promossi in pedana

13 Luglio 2023

Nella sessione pomeridiana di Espoo l’azzurro guadagna la finale dei 400 metri con 45.94, nel lungo avanti Mersal, nel triplo Zanon e Brugnolo. DIRETTA STREAMING www.allathletics.tv

A Espoo, in Finlandia, l’azzurro Lorenzo Benati centra la finale dei 400 metri agli Europei U23: il romano, finalista mondiale a Eugene con la 4x400 mista, partirà domani con il sesto tempo complessivo (45.94). Nella sessione pomeridiana arrivano altri tre pass per le finali, stavolta dalle pedane dei salti in estensione, con le prestazioni condizionate dal vento contrario: Kareem Mersal è promosso nel lungo con 7,57 (-1.5), Veronica Zanon passa il turno nel triplo con 13,21 (-2.1) così come Greta Brugnolo (12,99/-1.8). Al di là di Benati, escono di scena i quattrocentisti: comunque positiva la prova di Luca Sito che manca la finale di quattro centesimi, primo degli esclusi con 46.34, mentre al femminile dopo il personale della mattinata (52.61) non si ripete Ilaria Accame (53.19). Out anche tutti gli sprinter: nei 100 l’azzurro più veloce delle semifinali è Junior Tardioli (10.34/+1.0) ma non è sufficiente per entrare tra i migliori otto del continente. Anche lui è il primo degli esclusi, in questo caso per due centesimi. Nell’unica finale odierna con azzurri, Sara Verteramo chiude al nono posto nel peso con 14,31. Si riparte venerdì alle 8.40 italiane con 24 azzurri in gara nella sessione mattutina.

IN PISTA - I due turni ravvicinati sono un affare per uomini forti, fisicamente e mentalmente. Lorenzo Benati (45.94), una volta di più, dopo il 45.96 della batteria, dimostra di saper gestire situazioni complesse, anche quando è protagonista di una partenza meno efficace di altre volte e vede scappar via all’esterno un talento come il norvegese Ingvaldsen, già di per sé di un altro pianeta. La sua grinta, e l’esperienza maturata negli eventi giovanili, è tutta mostrata nel rettilineo finale dove è in grado di mantenere la posizione che qualifica direttamente (la terza) dinanzi all’assalto del portoghese Omar Elkhatib (45.99). Quello del romano è il sesto tempo complessivo delle semifinali, che propongono il duello a distanza tra il già citato norvegese e l’ungherese Attila Molnar, appaiati a 45.35. Nel riepilogo, precedono Benati anche lo svizzero Lionel Spitz (45.50), il romeno Mihai Dringo (45.84), l’irlandese Jack Raftery (45.89): per le medaglie, come evidente, non sarà una passeggiata ma gli sforzi di oggi potranno farsi sentire per molti nella finale di domani alle 18.20. Finale alla quale non parteciperanno Luca Sito (46.36 a tre centesimi dal PB), bravo a lottare fin sul traguardo ed escluso per soli quattro centesimi, e Riccardo Meli, che si spegne nel rettilineo conclusivo (46.68). 

IN PEDANA - Un azzurro in finale nel lungo: è Kareem Mersal, origini egiziane (papà Hatem ha saltato 8,31 e partecipato ai Giochi di Sydney 2000) e di stanza tra il Wyoming e, quando torna in Italia, Formia. Non gli manca la voglia di stupire nel turno decisivo in programma domani, dopo aver siglato la terza misura delle qualificazioni. Ai Tricolori di Agropoli aveva avvicinato gli otto metri con troppo vento alle spalle (7,94/+2.8), in Finlandia invece Eolo soffia nella direzione opposta ad ogni salto ma non gli impedisce di atterrare a 7,57 (-1.5) e prendersi la qualificazione. Si conclude con 6,91 l’esperienza dell’altro azzurro Leonardo Pini. Il vento frena un po’ tutti, compresi i francesi maggiori indiziati per il titolo Jules Pommery (7,54/-2.6) ed Erwan Konate (7,48/-0.9). Ha ancora tantissimo da dare Veronica Zanon, e lo si vede da come interpreta la gara, con il carattere di chi vuole ribaltare un periodo avaro di successi. Il 13,21 che la proietta in finale nel triplo, peraltro con forte vento in faccia (-2.1) è un primo passo e può dare morale e motivazioni. Avanti anche Greta Brugnolo, alle porte dei tredici metri con 12,99 (-1,8), sfortunata invece Chiara Smeraldo (12,95/-1.2) che rimane fuori per quattro centimetri. Appuntamento alle 16.55 di domani: per l’oro, come prevedibile sembra un affare a due tra la svedese Maja Askag (13,81/-1.1) e la spagnola Maria Vicente (13,60/-1.1).

OUT - Niente da fare per i centometristi azzurri, tutti fuori in semifinale. Il migliore si rivela Junior Tardioli, vent’anni, a un centesimo dal personale con 10.34 (+1.0), primo degli esclusi dalla finale per soli due centesimi. Il britannico Jeremiah Azu avverte tutti con la staffilata da 10.04, primato dei campionati: Tardioli combatte ed è quinto, Matteo Melluzzo chiude con un 10.36 in linea con gli standard stagionali. Nella seconda semifinale Eric Marek tentenna nell’uscita dai blocchi e non riesce mai veramente ad entrare in gara, terminando la prova in 10.43 con parecchio vento alle spalle (+2.5), una brezza che invece spinge l’olandese Raphael Bouju a un sontuoso 10.01. Lo stesso può dirsi per le quattrocentiste, meno ispirate che in mattinata: Ilaria Accame, migliorato il PB in batteria (52.61) cinque ore dopo non fa meglio di 53.19. Ancora più staccata dalle big è Laura Rami (54.49). Big che si chiamano Zoe Sedney (Olanda, 52.11) e soprattutto Keely Hodgkinson (Gran Bretagna, 52.44) che comunque, pur padrona degli ottocento, non potrà distrarsi nella corsa per l’oro su una distanza per lei meno abituale. Nella seconda semifinale a salutare la prova individuale è Eleonora Foudraz con 54.64. Nei 3000 siepi per Agnese Carcano e Maddalena Pizzamano non c’è il pass per la finale ma almeno il primato personale, nell’evento dell’anno, a segnare per entrambe un progresso di due secondi abbondanti (10:19.17 e 10:20.26). Out anche Silvia Gradizzi (10:45.71). Sarebbe servito mezzo metro in più a Sara Verteramo per entrare nelle prime otto della finale del peso, così da poter lanciare altre tre volte: la pesista torinese si ferma dopo tre lanci con 14,31, nona in classifica, comunque soddisfatta per aver superato il turno in mattinata. È la prima gara che assegnava medaglie all’interno dello stadio ed è un dominio olandese grazie ad Alida Van Daalen (18,32) che proverà l’accoppiata peso-disco per un altro oro. Nel martello non basta a Davide Costa il 66,43 del secondo lancio: l’azzurro è fuori dai migliori dodici. Oro Gran Bretagna nei 5000, imprendibile Megan Keith (15:34.33) che nell’albo d’oro succede alla nostra Nadia Battocletti, sua rivale agli Eurocross di Piemonte 2022.

naz.orl.

DIRETTA STREAMING - I Campionati Europei under 23 di Espoo (Finlandia) sono trasmessi in diretta streaming su allathletics.tv, raggiungibile da questo LINK o dall’home page del sito ufficiale di European Athletics.

FOTOGALLERY (Colombo/FIDAL)

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