EYOF, chiudiamo con l'oro di Galvan



L’Italia chiude l’8^ edizione dell’EYOF a Lignano con il miglior risultato di sempre, almeno in termini di titoli conquistati: alle medaglie d’oro già messe in carniere da Riccardo Cecolin nell’alto e da Leonardo Gottardo nel giavellotto, si è oggi aggiunta quella di Matteo Galvan nei 200 metri. In precedenza gli azzurri avevano conquistato al massimo due titoli, nella prima edizione di Bruxelles ’91 e quindi nel ‘99 a Esbjerg. Il medagliere della nostra rappresentativa comprende anche l’argento di Fabio Buscella nel triplo: per il resto, due medaglie sfiorate con Giulia Cargnelli nell’asta e a Claudia Maniero nei 400hs e due sesti posti ottenuti da Tamara Apostolico nel disco e da Giuseppe Aita nei 400 metri. Un bilancio complessivo sicuramente lusinghiero per il nostro settore giovanile, che può mettere in conto anche un discreto numero di nuovi primati personali, elemento distintivo sempre importante in contesti difficili come le manifestazioni internazionali giovanili. Nell’ultima giornata, come detto, è stato Matteo Galvan a iscrivere il suo nome nell’albo d’oro EYOF dei 200 metri, dove già compariva il piombinese Marco Cuneo (vincitore a Lisbona ’97). Lo sprinter veneto fino ad un paio d’anni fa guidava l’attacco della squadretta di calcio del suo paese, il Bolzano Vicentino, e ora si propone come un interessante prospetto della velocità europea: sul traguardo di Lignano ha preceduto lo svizzero di colore Reto Schenkel e lo spagnolo David Hernandez, esito di un arrivo estremamente serrato. I tempi - 21.86 per il nostro, 21.88 e 21.93 per gli altri due medagliati - hanno certamente risentito del vento contrario (misurato a -1.7 sul rettilineo, ma sensibilmente fastidioso anche in curva): Galvan – in seconda, su una pista con sole sei corsie - ha condotto una curva impeccabile, sbucando per primo davanti alla tribuna e resistendo poi al ritorno del potentissimo “coloured” elvetico Schenkel. L’azzurro vantava qui all’EYOF il miglior tempo d’iscrizione, grazie al 21.49 del Brixia Meeting, e potrà presentarsi da campione delle piccole olimpiadi continentali dei giovani in occasione dell’imminente rassegna iridata “under 18” di Marrakech. Altri due ragazzi italiani sono stati impegnati nelle gare della giornata conclusiva di Lignano: il lunghista reggiano Lorenzo Franzoni si è classificato settimo nell’emozionante finale vinta – proprio all’ultimo salto – dal portoghese Caldeira sul russo Slepov (7.38 contro 7.34). Il saltatore azzurro è apparso un po’ scarico, dopo la bella prova offerta ieri in qualificazione, e non è riuscito ad incrementare il suo recentissimo personale ottenuto qui in Friuli con 7.08 (6.84 la misura odierna dell’emiliano). Dal canto suo, la catanese Lia Iuvara ha ben combattuto nella finale B dei 200 metri, quarta in 25.20 (+1.6 il vento): nella finale A ha prevalso l’estone Ebe Reier, con 24.37 (-0.8), proprio mentre sulla pedana del triplo trionfava la sua connazionale Kaire Leibak. La saltatrice baltica – che aveva già vinto il lungo con il nuovo record dei campionati a 6.40 – si è confermata proprio nel triplo con un eccezionale 13.47 (+1.4): decisamente la biondissima Leibak è uno dei personaggi da copertina di questa edizione dell’EYOF. Bello anche il duello nei 3000 metri tra la serba Eminovic – nuovo record EYOF con 9:22.02 – e la lettone Jelizarova (9:24.18): si è così replicato, a posizioni invertite, l’ordine d’arrivo registrato ieri nei 1500 metri da parte di due prospetti estremamente interessanti del mezzofondo continentale. I titoli delle staffette veloci sono andati all’Olanda in campo maschile e alla Germania in campo femminile: e qui i componenti dei due quartetti azzurri italiani hanno assistito con un pizzico d’invidia all’esibizione delle staffette rivali, dopo essere usciti entrambi in batteria per errori nel cambio. E dire che, a conti fatti, avrebbero potuto aspirare ad un posto sul podio sia i ragazzi, sia le ragazze: anche da questa esperienza ci sarà da imparare. File allegati:
- LE SCHEDE DEGLI ATLETI ITALIANI
- TUTTI I RISULTATI ON LINE



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