Doppietta a Ostrava: Fabbri 21,70, Weir 21,39

24 Giugno 2025

Gli azzurri del peso si impongono in Repubblica Ceca: vittoria per Leo a pochi giorni dagli Europei a squadre di Madrid, secondo Zane. Terzo posto per Fassinotti nell’alto con 2,20

Doppietta azzurra nel peso a Ostrava, nella tappa Gold del Continental Tour. A poche ore dalla partenza della spedizione italiana per gli Europei a squadre di Madrid, Leonardo Fabbri (Aeronautica) vince per il secondo anno consecutivo al Golden Spike in Repubblica Ceca, con la misura di 21,70, superando al quinto turno di lanci il compagno di allenamento Zane Weir (Fiamme Gialle) che guidava la gara con 21,39 e che chiude al secondo posto. Nella serie di Fabbri anche 21,33 e 21,00, in quella di Weir anche un 21,36 al primo lancio. Terza piazza per lo statunitense Jordan Geist (21,09), abbandona la gara dolorante dopo il lancio d’esordio il padrone di casa Tomas Stanek, tra i principali rivali di Fabbri in ‘Coppa Europa’.  “Ho bisogno di consistenza su queste misure - le parole del fiorentino - Ci ho messo cinque lanci per trovare il ritmo giusto sulla pedana ma sono contento di esserci riuscito. Come dice Gennaro Gattuso qualche giorno va bene, altri giorni va… meno bene. Oggi è andata bene! Ora Madrid per portare tanti punti alla squadra e continuare a essere sempre più stabile con la mia tecnica”.

Nell’alto, terza piazza per Marco Fassinotti (Aeronautica) che salta 2,20 alla prima prova e sbaglia per tre volte a 2,24, misura del successo dell’ucraino Dmytro Nikitin davanti al ceco Jan Stefela. Sesto Manuel Lando (Aeronautica) con 2,20 alla terza e tre errori a 2,24, invece Stefano Sottile (Fiamme Azzurre) oltrepassa 2,15 ma non la quota successiva e chiude in decima posizione. È sesta nei 100 ostacoli Elena Carraro (Fiamme Gialle), al traguardo in 13.01 (+1.4) nella gara dominata dalla nigeriana primatista del mondo Tobi Amusan (12.45).

Nella serie B degli 800 metri, vinta dal polacco Filip Ostrowski in 1:44.74, quarto posto per Catalin Tecuceanu (Fiamme Oro) con 1:45.42, quinto Giovanni Lazzaro (Aeronautica) con 1:45.69.

GOUT GOUT 20.02, DUPLANTIS 6,13 - Non ha ancora diciott’anni ma è già la nuova ‘sensazione’ dello sprint mondiale: l’australiano Gout Gout porta il personale dei 200 a 20.02 (0.0) battendo il cubano Reynier Mena (20.19) con un rettilineo finale brillante. Aria di futuro anche nel mezzofondo, con il keniano diciottenne Phanuel Koech che continua a impressionare (3:29.05 nei 1500) dopo il 3:27.72 di Parigi. Quasi non fa più notizia il 6,13 dello svedese Armand Duplantis nell’asta (tre errori a 6,29, +1 centimetro sul suo ultimo record del mondo). In tre sotto gli undici secondi nei 100 al femminile: corre in 10.91 (+0.6) la liberiana Thelma Davies, in 10.92 l’ivoriana Marie Josée Ta Lou-Smith, 10.94 per la neozelandese Zoe Hobbs. Salwa Eid Naser (Bahrain) fa suoi i 400 in 49.15, la sudafricana Prudence Sekgodiso gli 800 in 1:57.16. Ancora battuto Grant Holloway (Usa) nei 110hs: il connazionale Dylan Beard rimonta e lo beffa (13.13/+0.6 per entrambi). Giavellotto scagliato a 85,29 dall’indiano Neeraj Chopra. 

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