Doha: Bednarek e Fraser sprint di fuoco

28 Maggio 2021

39 gradi in Qatar, velocisti scatenati in Diamond League: l’americano 19.88 sui 200 (De Grasse 19.89), la jam 10.84 nei 100. Cinque migliori prestazioni mondiali dell’anno. Weir 20,26 nel peso
Nella seconda tappa della Wanda Diamond League a Doha quinto posto per Zane Weir nel peso con 20,26 ottenuto nel lancio d'apertura, seguito da quattro nulli. Vittoria nella finale a tre per il neozelandese Tomas Walsh (21,63). Il meeting di Doha ha prodotto cinque migliori prestazioni mondiali stagionali, quattro record del meeting e un record di area. Successi con grandi crono per Kenny Bednarek sui 200 (19.88 di un centesimo su Andre De Grasse) e per la rinata Shelly-Ann Fraser-Pryce (10.84), autentiche frecce in una serata caldissima con punte di 39 gradi. World lead di Michael Norman sui 400 (44.27), ancora successi USA con Rai Benjamin (47.38 sui 400hs) e con la coppia Nageotte-Morris nell'asta (4,84), migliori prestazioni mondiali stagionali a ripetizione per i keniani Kinyamal sugli 800 (1:43.91), Timothy Cheruiyot sui 1500 (3:30.48), Norah Jeruto sui 3000 siepi (9:00.67) e Beatrice Chebet sui 3000 (8:27.49). Sugli 800 vince l'altra keniana Faith Kipyegon in 1:58.26. Sconfitta in casa per Mutaz Barshim nell'alto (2,30) contro il russo Ivanyuk (2,33). Successi anche per Yulimar Rojas nel triplo (15,15 e 15,11 nella finale a tre), Yaimé Perez nel disco donne (61,35), 100 uomini non Diamond Race al qatarino Ogunode in 10 netti. Prossima tappa della Diamond League giovedì 10 giugno in Italia, a Firenze, per il Golden Gala Pietro Mennea.

di Marco Buccellato

Finisce con un quinto posto l'esordio di Zane Weir (Enterprise Sport & Service) in un meeting estero della Wanda Diamond League. Sulla pedana di Doha il pesista italiano di origini sudafricane apre con 20,26, misura che lo colloca in terza posizione dopo il primo tentativo. Per Weir, a seguire, quattro nulli in una gara di alti contenuti con finale thriling nel turno decisivo del serbo Armin Sinancevic, nullo di pedana ma parabola oltre i 22 metri, pochi minuti dopo aver stabilito il record nazionale con 21,88, il lancio più lungo della serata. Successo al campionissimo neozelandese Tomas Walsh con 21,63, secondo il croato Mihaljevic con 20,89 ma 21,57 in gara per avvicinare Walsh, già a 21,59 in precedenza.

Bellissimo il duello sui 200 tra Kenny Bednarek e Andre De Grasse. Lo statunitense ha corso velocissimo la prima metà, rischiando di perdere contro il rinato canadese in rettilineo, battuto di un centesimo al fotofinish (19.88/+0.4), gettandosi meglio dell'avversario sul traguardo. Curiosamente, entrambi vantano 19.80 e hanno dato lustro al meeting con il miglior 200 di stagione. Sempre puntuale tra i piazzati, l'altro canadese Aaron Brown, terzo in 20.25, quinto Justin Gatlin con 20.49. Torna a bruciare la pista Shelly-Ann Fraser-Pryce: la giamaicana che ha vinto tutto e più di ogni altra velocista nella storia si è imposta con un crono dei tempi belli, 10.84 (+1.1), decisamente un'altra atleta rispetto alle recenti uscite. Gara di ottimo livello con secondo posto in 10.90 per la nigeriana Okagbare e terzo della sprinter USA Oliver (11.03). Nella gara maschile (non Diamond Race) torna con un sonante 10.00 (+0.9) il qatarino primatista asiatico Femi Ogunode, autore di un nettissimo successo.

Altra volata da ricordare, con miglior crono 2021, quella di Michael Norman sui 400 in 44.27, subito rapidissimo ad affiancare il grenadino Kirani James sulla corsia esterna per poi gestire il vantaggio nella parte finale, davanti a un ottimo Zambrano, secondo il colombiano in 44.57 rimontando sia Fred Kerley (44.60, esordio stagionale sulla distanza), che James (quarto in 44.61). Per tutti, miglior crono dell'anno. USA a infiammare la serata anche con il primato del meeting di Rai Benjamin sui 400 ostacoli, 47.38 con qualche centesimo perso lungo la strada urtando un ostacolo. Facilità di corsa e saggia distribuzione per il leader mondiale stagionale, anche stavolta davanti al sempre più convincente 20enne brasiliano Alison dos Santos, secondo con un altro primato sudamericano (47.57), dopo quello centrato a Walnut. Terzo e ancora sotto i 48 secondi Kyron McMaster (47.82), quarto ma con ottime prospettive per le prossime uscite Abderrahman Samba (48.26). Finale B con interessante 49.58 del quasi sconosciuto qatarino 19enne Ashraf Hussen Osman, al debutto sugli ostacoli bassi.

BARSHIM SCONFITTO - Attesissimo al ritorno in Diamond League nella tappa di casa, l'idolo nazionale Mutaz Barshim ha ripetuto il miglior salto di stagione (2,30), ma è stato battuto dal russo Ilya Ivanyuk, 2,33 stasera e autore pochi giorni fa di 2,37 a Smolensk, un salto vincente ottenuto al primo assalto cui Barshim ha provato, inutilmente, a replicare con un tentativo per poi cercare il successo a 2,36. Doppio primato del meeting nel salto con l'asta vinto da Katie Nageotte con 4,84 sulla connazionale statunitense Sandi Morris, stessa misura ma con due errori al contrario della Nageotte, senza macchia fino alla misura vincente. In quattro si fermano a 4,74, con quarta l'olimpionica Stefanidi come la slovena Sutej e il record nazionale della bielorussa Zhuk, ma prevale la britannica Bradshaw per la terza piazza. Sotto le attese l'iridata Sidorova (4,64). 
 
SERATA KENIANA - A Doha quattro migliori prestazioni mondiali stagionali firmate Kenya. Quella sugli 800 maschili ha riportato in auge il talento di Wycliffe Kinyamal (1:43.91) che in rettilineo ha trovato il guizzo per imporsi sull'esperto Ferguson Rotich (1:44.45) e sul bravissimo britannico Daniel Rowden (1:44.60). Bravo anche il bosniaco Amel Tuka, quarto in 1:44.76 a conferma della crescita della condizione. World lead anche dal campione del mondo Timothy Cheruiyot sui 1500 metri dopo una gara tiratissima,  che l'ha portato a sette decimi dal record del meeting di Asbel Kiprop, in 3:30.48, davanti all'australiano Stewart McSweyn (3:31.57) e al marocchino specialista delle siepi Soufiane El Bakkali, autore di un 3:31.95 che lima ben un secondo e mezzo al personale, un bagaglio ottimo per la base di velocità in vista dei prossimo impegni su ostacoli e riviera. La riviera che è stata fatale alla keniana Hyvin Kiyeng, che ha perso la possibilità di vincere il miglior 3000 siepi donne dell'anno, andato alla connazionale Norah Jeruto in 9:00.67, miglior crono 2021 e vicinissimo al record del meeting proprio in quota Kiyeng. Seconda a tempo di record nazionale l'etiope 19enne Mekides Abebe Demewoz in 9:02.52 con un progresso di oltre venti secondi, terza Winfred Yavi (Bahrain) 9:02.64. Primato sloveno per Marusa Mismas (9:16.82), miglior prestazione europea della stagione. Il quarto successo keniano è firmato da Beatrice Chebet, che vince i 3000 in 8:27.49 portando sotto gli 8:30 le connazionali Margaret Chelimo (8:28.27) e Lilian Rengeruk (8:28.96). Il 12esimo successo in Diamond League della keniana olimpionica dei 1500 metri Faith Kipyegon arriva sugli 800 donne, con un irresistibile break a tre quarti di gara e chiusura in 1:58.26, seconda prestazione mondiale stagionale. Non ha trovato il cambio di ritmo l'inglesina Hodgkinson, attesa dopo il primato europeo U20 di Ostrava, quinta in 2:00.63.

ROJAS 15,15 - E' bastato il primo turno a Yulimar Rojas per guadagnare l'accesso alla finale a 3, un 15,15 (vento +2.0) che è anche primato del meeting. La finale del sesto salto è sua con 15,11 e almeno venti centimetri regalati all'asse di battuta, per non rischiare di perdere. Sconfitte ma bravissime le giamaicane Shanieka Ricketts, argento iridato, salto nullo al momento decisivo ma eccellente personale di 14,98 in gara, un nullo che ha regalato il secondo posto a Kimberly Williams (14,45), che come la Ricketts ha migliorato il personale di cinque centimetri, portandosi a 14,69. La formula della finale a 3 nei concorsi gioca invece un pessimo scherzo a Sandra Perkovic. La croata perde l'equilibrio e finisce a terra davanti alla pedana, rendendo inutile il gran lancio sui 67 metri (63,30 la miglior misura al primo lancio). Successo alla cubana Perez (61,35 nel lancio dello spareggio e 63,75 al secondo turno), davanti all'altra sfortunata statunitense Allman, sotto i 60 metri al momento decisivo ma forte di un 65,57 al quarto lancio. Nelle altre gare di contorno, finale B dei 400 uomini vinta in 46.29 dallo zambiano Kennedy Luchembe, finale B degli 800 metri uomini vinta dall'algerino U20 Mohamed Ali Gouaned con il personale di 1:45.47 su atleti di vaglia quali Balla, Olmedo e Sowinski.

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