Diamond League: la prima in Africa

20 Maggio 2016

Domenica 22 maggio a Rabat (Marocco), l'esordio su suolo africano della IAAF Diamond League. Tamberi e Fassinotti in pedana con Bondarenko, Kynard e la rivelazione Ghazal. Nei 3000 siepi c'è Chatbi.

di Giorgio Cimbrico

Dopo aver offerto al mondo “una cascata di diamanti”, l’Africa avrà finalmente il suo primo Diamond, nel senso di appuntamento valido per il circuito più importante, o circus su pista e pedane. Capiterà domenica 22 maggio a Rabat, nel meeting intitolato a Nawal el Moutawakel che, in tema di prime volte, non teme confronti: la prima marocchina, la prima donna appartenente al mondo arabo, la prima africana a conquistare l’oro olimpico: il giorno è l’8 agosto 1984, il luogo è il Coliseum di Los Angeles. Piccola, indomita, senza ostacoli anche se di fronte se ne trovò dieci.
Nawal ha un forte e indiscutibile diritto di primogenitura, ma altre Afriche si sono affacciate subito dopo: quella etiope di Derartu Tulu, campionessa a Barcellona, davanti all’Africa bianca di Elana Meyer, e finalmente quella nera di Maria de Lourdes Mutola, a Sydney. Sono i capitoli, tutti al femminile, di una storia che ha portato figlie e figli di quella terra - vasta in lunghezza da Tunisi a Città del Capo, in larghezza da Dakar a Dijbuti - in giro per il mondo, a regalare una lunga serie di momenti che hanno costruito la storia dell’atletica, specie nella sua espressione più naturale, la corsa. In Africa, invece, è successo pochissimo. Per scarsezza o inadeguatezza degli impianti, per i problemi lancinanti che hanno stretto in un cappio la maggior parte di quei paesi, per strutture organizzative spesso flebili, per il clima. Sufficiente annotare che nel corpus vasto delle specialità dell’atletica, solo cinque record d’area “in carica” sono stati ottenuti nel continente: il 2,38 del saltatore sudafricano Jacques Freitag, il 17,37 del triplista marocchino Tareq Bougtaib, l’81,27 del martellista egiziano Mustafa Al Gamal, il 64,87 della discobola sudafricana Elizna Naude e l’1h34’19” della marciatrice kenyana Grace Wanijru. La quota scende drasticamente se si va alla ricerca di record mondiali stabiliti su suolo africano: a fronte delle decine stabiliti in ogni angolo del mondo da etiopi, kenyani, marocchini, ugandesi, tanzaniani (oggi in campo maschile coprono tutte le distanze dagli 800 alla maratona a cui sommare 1500 e 5000 femminili), soltanto due, un antico 11”0 sulle 100 yards, datato 1935 e ambientato a Pretoria, di Barbara Burke e il 68,48 del formidabile discobolo John Van Reenen, dotato di una spropositata apertura di braccia, capace quel giorno a Stellenbosch, era il 14 marzo 1975, di vincere i campionati universitari affibbiando venti metri abbondanti al secondo.

RABAT: UN CAST DI STAR (di Marco Buccellato) - La terza tappa della IAAF Diamond League tocca il continente africano con il meeting internazionale Mohammed VI di Rabat, con iscritti 190 atleti di 49 diverse nazionalità. Tante le star attese alla "prima" marocchina del circuito d'élite dell'atletica internazionale che il 2 giugno tornerà a Roma per il Golden Gala Pietro Mennea.

TAMBERI & FASSINOTTI - Il campione del mondo indoor Gianmarco Tamberi (Fiamme Gialle) è all'esordio all'aperto. Marco Fassinotti (Aeronautica) è reduce dal terzo posto con 2,29 all'apertura della Diamond League a Doha. I due azzurri si sono già incontrati nei meeting della "Lega dei diamanti", a Londra e Stoccolma lo scorso anno. A Londra fu "en plein" degli azzurri, con Fassinotti vincente a 2,31 e Tamberi secondo con 2,28. Il bilancio degli scontri diretti tra i due atleti è in perfetta parità, 8 a 8, con Tamberi reduce da cinque successi consecutivi negli ultimi cinque confronti.

I due azzurri troveranno in pedana il campione del mondo 2013 Bohdan Bondarenko (2,28 a Shanghai), l'argento olimpico Erik Kynard e il siriano Ghazal, autore di un sorprendente 2,36 a Pechino mercoledì scorso. "Vengo dalle due settimane più intense di questa preparazione primaverile - dichiara il torinese Fassinotti in partenza per il Marocco come l'anconetano Tamberi, appena nominato portabandiera dell'Italia agli Europei di Amsterdam -. Andrò in gara con l'idea di trovare più stabilità tecnica rispetto a Doha dove, come si vede dalla mia progressione a singhiozzo, sono stato un po' impreciso. Sono particolari che riguardano la distribuzione della velocità e in conseguenza degli spazi e l'esecuzione delle posizioni negli ultimi 3-4 passi. A Rabat sono curioso di rivedere in azione Kynard, ma occhio anche a Grabarz. Sarà una bella gara in un orario ottimale, penso che sarà divertente".

DONNE DA DIAMANTI - I nomi dell'olimpionica del getto del peso Valerie Adams, dell'iridata del triplo Caterine Ibarguen (di nuovo alle prese con la rivelazione venezuelana Yulimar Rojas, argento mondiale indoor) e del duo dell'asta Sandi Morris-Yarisley Silva garantiscono spettacolo nei concorsi femminili, ma sono le corse a riservare protagoniste di assoluta eccellenza, a iniziare dalla velocità con Shelly-Ann Fraser-Pryce e Elaine Thompson sui 100 metri, dall'etiope iridata dei 5000 Almaz Ayana contro la vicecampionessa del mondo Teferi e la keniana Mercy Cherono, e ancora Caster Semenya contro Eunice Sum e Francine Niyosaba sugi 800, dove ognuna delle tre vanta il titolo di campionessa mondiale.

800 MASCHILI CON LE SUPERSTAR - Attesissimi gli 800 maschili con Nijel Amos, il duo polacco Adam Kszczot-Marcin Lewandowski, Mohammed Aman e Amel Tuka contro i kenyani Rotich e Kinyor, il campione olimpico dei 1500 metri Makhloufi e il francese Bosse. Mezzofondo d'autore sui 3000 siepi con il fortissimo drappello keniano composto in primis da Jairus Birech e Conseslus Kipruto alla prova del francese Mahiedine Mekhissi-Benhabbad, al rientro dopo lunga assenza per infortunio. Iscritti anche il campione d'Europa Kowal e Jamel Chatbi (Atl. Riccardi Milano) reduce dal 13:22.53 di Nijmegen sui 5000,

MERRITT SUI 400 - Nelle altre gare valide per la classifica delle Diamond Race, altri grandi nomi del panorama internazionale: LaShawn Merritt sui 400 affrontato da Makwala e dal giamaicano McDonald, Ogunode sui 200, il lungo maschile con il neoprimatista mondiale stagionale Marquise Goodwin (8,45), i 110hs con Oliver e Ortega (squalificato per falsa partenza a Shanghai) e il trio Malachowski, Milanov e Kanter nel disco. Nelle altre gare femminili, la sudafricana Wanda-Nel Theron e la campionessa del mondo indoor dei 400 Adekoya sui 400hs, l'australiana Mitchell e la lettone Palameika nel giavellotto. Nelle prove non valide per la Diamond League, i 1500 maschili con Silas Kiplagat, i 5000 col marocchino Iguider favorito contro i keniani, e i 3000 siepi donne con una folta rappresentaza di specialiste etiopi.

ORARIO/ISCRITTI

TV - Il meeting di Rabat sarà trasmesso domenica 22 maggio in diretta dalle ore 18:00 alle 20:00 su Fox Sports Plus HD (canale 205 Sky).

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