Diamond League: Barshim decolla da Oslo, 2,38!

15 Giugno 2017

Migliore prestazione mondiale stagionale per il qatarino che riscrive anche il primato del meeting di Sotomayor. Vincono De Grasse, Semenya e Schippers. Grandi gare dei norvegesi Warholm e Jakob Ingebrigtsen.

di Marco Buccellato

Nella quinta tappa della IAAF Diamond League a Oslo il protagonista è Mutaz Barshim, il saltatore in alto qatarino che porta la migliore prestazione mondiale dell'anno a quota 2,38 battendo l'ucraino Bohdan Bondarenko all'esordio stagionale (2,29). Superato il primato del meeting che apparteneva al recordman mondiale Javier Sotomayor. Il canadese Andre De Grasse torna ad imporsi sui 100 metri dopo undici mesi in 10.01 (+0.2) soffrendo contro il britannico Ujah (10.02), vincitore al Golden Gala. Caster Semenya si aggiudica la diciassettesima gara consecutiva sugli 800 in 1:57.59. Squalificata per falsa partenza e poi riammessa sui 200 metri l'iridata Dafne Schippers che festeggia così il suo compleanno con una vittoria da 22.31 (+1.4). La serata offre le prodezze dei giovani norvegesi: Karsten Warholm mette tutti in fila nei 400hs portando il record nazionale a 48.25, miglior crono europeo 2017. Nel miglio under 20 arriva la miglior prestazione europea under 18 dell'ultimo rampollo della dinastia Ingebrigtsen: il 16enne Jakob taglia il traguardo in 3:56.29. Nell'asta 4,81 della cubana Yarisley Silva dopo aver rischiato la sconfitta da parte della russa Anzhelika Sidorova (4,75). La keniana Norah Jeruto vince i 3000 siepi in 9:17.27 superando negli ultimi metri l'etiope Sofia Assefa. I 100hs vanno alla tedesca Pamela Dutkiewicz in 12.73 (+0.8). L'olimpionica Tianna Bartoletta vince il lungo con 6,79 (+0.8) nella gara che già fatto il giro del mondo, soprattutto quello dei social network, per la parrucca perduta dopo il suo salto da Blessing Okagbare. Sui 400 affermazione del 21enne botswaniano Baboloki Thebe in 44.95. Nel disco successi dello svedese Daniel Stahl con 68,06 e dell'olimpionica Sandra Perkovic con 66,79. Il meeting si chiude con la bella vittoria sui 1500 metri del britannico Jake Wightman (3:34.17) contro il keniano Elijah Manangoi. Prossima tappa domenica 18 giugno a Stoccolma: in gara ci saranno anche le azzurre Alessia Trost e Margherita Magnani.

BARSHIM PRENDE LA SCENA - Un Bohdan Bondarenko al debutto stagionale impressiona (2,29 in tuta) ma è Mutaz Barshim a spicccare, letteralmente. il volo. Il qatarino, assicuratasi la vittoria a 2,32 con una progressione senza errori, ha poi alzato la posta superando con tre prove i 2,35 e poi i 2,38 del record mondiale stagionale al secondo tentativo. Per Barshim anche la soddisfazione del primato del meeting di Oslo, migliorato dopo ben 28 anni e detenuto, fino a oggi, dal primatista del mondo Javier Sotomayor. La gara ha riproposto il leit-motiv di un paio d'anni fa, Barshim & Bondarenko, il resto del mondo due pollici più giù. Oggi è toccato anche al campione olimpico Drouin stare a guardare, arenatosi dopo i 2,25 insieme ai vari Grabarz, Zhang e compagnia.

DE GRASSE E SEMENYA OK, SCHIPPERS OUT & IN - Andre De Grasse ha spremuto tutto ciò che aveva nei garretti per precedere di un solo centesimo (10.01/+0.2) il britannico Chijindu Ujah, che ha replicato il 10.02 con cui si era imposto al Golden Gala Pietro Mennea. Anche l'ivoriano Ibrahim Meité è andato vicinissimo al colpaccio, terzo in 10.03. Fuori giri e infortunato il primatista europeo Jimmy Vicaut, ultimo in 10.68. Per De Grasse un successo cercato con insistenza. Non vinceva una gara di 100 metri dal luglio dello scorso anno. Diciassette è il numero di stasera di Caster Semenya. Tanti sono gli 800 metri (batterie escluse) della striscia di vittorie ininterrotte della sudafricana, che parte dal 2015. Anche oggi solita sinfonia: guardinga dietro le avversarie, ai 500 si allarga e ai 600 si pone nella posizione migliore per cacciare la leader (oggi la burundiana Niyonsaba). Sorpasso, poi rettilineo in scioltezza per un crono di 1:57.59. Bene la Niyonsaba (1:58.18), terza la keniana Wambui in 1:59.17. Good news per le scandinave: la svedese Lindh (quarta) ha portato il personale a 1:59.23, l'islandese ex-campionessa europea junior Hinriksdottir ha stabilito il record nazionale in 2:00.05. Dafne Schippers è stata al centro di una breve discussione con i giudici dopo una falsa partenza attribuitale, Ha corso "sub judice" e vinto in 22.31 (+1.4), poi è stata depennata dalla classifica, assieme a Ivet Lalova-Collio. Alla fine è stata riammessa, potendo festeggiare senza amarezze il compleanno. Seconda l'ivoriana Murielle Ahouré in 22.74, davanti alla giamaicana Simone Facey (22.77). 

WARHOLM, WAR! - La furia di Karsten Warholm si è abbattuta sul Bislett Stadium, nel duello-top contro il campione olimpico Kerron Clement, annunciato nei poster in tutta Oslo. Warholm ha caricato il pubblico e se stesso sui blocchi, ripagando il sostegno con una gara eccezionale, testa a testa con Clement fino al quart'ultimo ostacolo, poi l'americano è crollato e non c'è stata storia, nonostante un'incertezza del norvegese sull'ultima barriera. Il crono di 48.25, record nazionale che migliora quello già suo ottenuto a Rio (48.49) è anche la miglior prestazione europea del 2017. Nel finale si fa sotto il bronzo olimpico Copello, che chiude secondo in 48.44, terzo l'irlandese Barr in 48.95. Per Clement è un naufragio, ultimo in 50.52. Straordinaria prestazione di Jakob Ingebrigtsen nel Dream Mile under 20.

Il 16enne ultimogenito della nidiata di fratelli norvegesi, sotto il continuo incitamento del pubblico di Oslo, ha abbassato la miglior prestazione europea under 18 del miglio fino a un incredibile 3:56.29. Primo sedicenne a violare il muro dei quattro minuti (a Eugene in 3:58.07), aveva il primato nel mirino e l'ha realizzato con autorità, precedendo i marocchini Akankam (3:57.66) e Ben Zahra (3:58.58). Doppio tripudio per il pubblico norvegese.

SILVA 4,81, CONFERMA DUTKIEWICZ - Ancora tangibili progressi per Yarisley Silva, campionessa del mondo in carica, rinnovata nella competitività e nel look. Dopo il 4,75 dell'Olimpico, eccola volare a 4,81 e poi tentare senza successo il record nazionale e del meeting a 4,92. La tedesca Ryzih ha fatto la gara, con progressione netta fino a 4,65, poi la Silva e la russa Sidorova si sono giocate la vittoria sulle misure più alte. Sidorova regale a 4,75, la Silva "passa" dopo un errore e mette la parola fine col matchpoint al primo assalto a 4,81. Per tutte e tre un ottimo riscontro con le migliori misure stagionali. Nei 3000 siepi femminili bellissimo finish con lotta spalla a spalla tra l'etiope Sofia Assefa e la keniana Norah Jeruto Tanui, che ha la meglio solo negli ultimi metri in 9:17.27 per sette centesimi sulla Assefa e a soli quattordici centesimi dal primato del meeting, detenuto dalla connazionale Chemos. Festa da record nazionale per la terza, l'elvetica Schlumpf (9:21.65) e per l'albanese Luiza Gega, quinta in 9:26.05. Crono appesantiti dall'errore della pacemaker Yavi, che al secondo giro si è fermata per diversi secondi per aver aggirato la riviera anziché superarla. Lezione di Pamela Dutkiewicz, il nome nuovo dell'ostacolismo tedesco, che conclude la trasferta di Oslo ancora imbattuta dall'inizio della stagione outdoor. L'ultima volta che ha perso, all'Euroindoor di Belgrado sui 60hs, ha messo al collo la medaglia di bronzo. Bravissima nel rimontare la norvegese Pedersen, scomposta sull'arrivo, e a superarla in extremis aggiudicandosi la gara in 12.73 (+0.8). La Pedersen perde al fotofinish anche il secondo posto, infilata dall'ombra incalzante del bronzo olimpico Kristi Castlin (12.75 per entrambe).  

BARTOLETTA VINCE SULLA KLISHINA - Nel lungo donne la gara si risolve al quinto turno grazie alla zampata dell'oro olimpico e mondiale in carica Tianna Bartoletta (6,79/+0.8). Leader dopo quattro turni con 6,65, Darya Klishina ha cercato di riprendersi la testa della classifica in extremis andando vicino all'obiettivo (6,75/+2.0). Terza Claudia Salman-Rath con 6,63 (+0.9). Curioso episodio in avvio di gara: la nigeriana medagliata olimpica Blessing Okagbare ha perso la parrucca che sfoggiava in pedana, durante l'atterraggio sulla sabbia. Nei 400 uomini il rettilineo più brillante ha permesso al 21enne botswaniano Baboloki Thebe di avere la meglio in 44.95 sul britannico Matt Hudson-Smith, argento europeo a Zurigo 2014, che in 45.15 ha realizzato la seconda prestazione continentale del 2017. Punti importanti per Thebe, che a Eugene aveva perso solo da LaShawn Merritt. Terzo il pluricampione del mondo e d'Europa indoor Pavel Maslak in 45.52 per un centesimo su un altro oro europeo, il belga Kevin Borlée.

DISCO A STAHL E PERKOVIC, 1500 A WIGHTMAN - Disco doppio: pur perdendo fa festa anche Robert Harting, che raggiunge il minimo per il Mondiale di Londra (65,11) dopo averlo mancato di un centimetro all'esordio stagionale. Vince con 68,06 lo svedese Daniel Stahl che ha condotto la gara dal terzo turno (67,36). Secondo il leader mondiale stagionale Dacres con 67,10, terzo il belga Milanov con 66,39. Harting vince anche la sfida di famiglia e batte il fratello Christoph, olimpionico a Rio, sesto con 64,13. La classifica femminile ha premiato ancora la campionessa di tutto Sandra Perkovic, che dopo metà gara ha portato la situazione in suo favore con un lancio di 66,79. In avvio aveva preso il comando la cubana Yaimi Perez con il suo miglior lancio stagionale (66,24). Serataccia per la terza Harting, Julia Fischer, moglie di Robert, sesta con 59,02 e troppi lanci nulli. Epilogo del meeting con i 1500 metri, dove il pubblico freme per l'altro Ingebrigtsen, il secondogenito Filip campione d'Europa. Chiude quarto in 3:37.64, ma la vetrina dei Bislett Games è tutta per un altro europeo, il britannico Jake Wightman, che si prende il lusso di battere con piglio da campione (in 3:34.17, record personale) un asso come Elijah Manangoi (3:34.30) e un vecchio leone come Lewandowski (3:34.60). Altre star della distanza come Kiplagat, Souleiman e Iguider hanno trovato ancora difficoltà e hanno chiuso lontano dalle prime posizioni. Prossimo appuntamento domenica 18 giugno con la sesta tappa del circuito a Stoccolma.

La stagione della IAAF Diamond League 2017 per discipline
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