Diamond League: 6,11 Duplantis, Tinch 12.87
03 Maggio 2025Nella seconda tappa del circuito a Keqiao lo svedese vola nell’asta e manca il record a 6,28. Lo statunitense quarto di sempre nei 110hs, Osakue ottava nel disco
E' ancora Armand Duplantis lo showman della Wanda Diamond League di Shanghai/Keqiao. Lo svedese vince con 6,11 nell'asta prima di mancare l'attacco al record mondiale di 6,28, dopo il 6,27 indoor di quest'anno. La seconda tappa del circuito allo stadio di Shaoxing regala la perla dello statunitense Cordell Tinch (12.87/+0.6) che si issa al quarto crono di sempre nei 110 ostacoli, per la miglior prestazione mondiale dell'anno. Altre due world lead nella serata cinese, con il norvegese Karsten Warholm nei 400 ostacoli (47.28) e l'etiope Tsige Duguma negli 800 femminili (1:56.65). Come per Duplantis, altre due world lead solo outdoor, firmate dall'etiope Berihu Aregawi nei 5000 (12:50.69) e dalla statunitense Chase Jackson-Ealey nel peso (20,54). Daisy Osakue è ottava con 59,15 nel disco vinto dalla statunitense Valarie Allman che supera i settanta metri con 70,08. Successi per Chris Bailey nei 400 (44.21), Grace Stark nei 100 ostacoli in 12.42 (+0.3), Akani Simbine nei 100 metri in 9.98 (+0.5), Elina Tzengko nel giavellotto (64,90), Yaroslava Mahuchikh nell'alto (2,00), Pedro Pichardo nel triplo (17,03/+0.1), Anavia Battle nei 200 in 22.38 (+0.5), Shi Yuhao nel lungo con 8,21 (+0.2).
OSAKUE OTTAVA. La primatista italiana di lancio del disco Daisy Osakue trova una serata poco fortunata, condizionata da quattro lanci nulli e soltanto uno valido, il terzo, con un 59,15 che la colloca ottava nella gara d'inizio programma, non valida per la classifica del circuito. Primi due lanci con altrettanti nulli di pedana, il terzo annullato per la misura troppo corta, l'ultimo nullo di pedana (meno netto di quelli iniziali), oltre i sessanta metri. Una settimana fa, a Xiamen, l'azzurra aveva lanciato a 60,25, classificandosi settima. Vince la favorita Valarie Allman, che con 70,08 viola il muro dei settanta metri per la seconda volta in questa stagione. I migliori piazzamanti comprendono anche il progresso stagionale dell'olandese Jorinde Van Klinken (66,22 per il primato europeo stagionale) e la terza piazza della cubana Yaimé Pérez (65 metri esatti).
DUPLANTIS 6,11. Dal primatista del mondo Armand Duplantis la gara che si attendeva dopo l'esordio a Xiamen con 5,92. Toccato nell'orgoglio dal greco Emmanouil Karalis, portatosi prima di lui a 6,01 (personale outdoor) per migliorare il record del meeting proprio di Duplantis (6,00), lo svedese ha pareggiato la quota del greco prima che la coppia decidesse di passare la misura dei 6,06 per salire direttamente a 6,11. Qui lo spazio lasciato tra Duplantis e l'asticella è stato quello dei suoi salti migliori, vincendo l'ennesima gara davanti al greco, con terzo posto dell'olandese Vloon (5,82). Il record del mondo dell'asta a 6,28, cercato tre volte a gara vinta, può aspettare un'altra occasione.
TINCH 12.87 NEI 110 OSTACOLI. L'altra miglior prestazione tecnica della serata è incorniciata con un sontuoso 12.87 (vento +0.6) dall'ostacolista statunitense Cordell Tinch, autore di una prestazione tecnicamente fluida oltre le previsioni, che gli permette di arrivare a soli sette centesimi dal record del mondo del connazionale Aries Merritt (12.80), togliere il primato del meeting al leggendario cinese Liu Xiang e collocarsi al quarto posto nelle graduatorie mondiali di sempre della specialità (quinto crono assoluto all-time). Una prestazione-monstre, che fa seguito al successo ottenuto a Xiamen una settimana fa ai danni di Grant Holloway, oggi assente. Al giapponese Rachid Muratake (13.10 a sfiorare il personal best) e al giamaicano Rasheed Broadbell (13.24) le piazze d'onore. Nei 100 ostacoli vince nettamente la statunitense Grace Stark in 12.42 (+0.3), record del meeting, rivalendosi sulla giamaicana Danielle Williams (12.55) che a Xiamen l'aveva superata nel finale. Ancora terza la sudafricana Marioné Fourie (12.62).
WORLD LEAD WARHOLM E DUGUMA. Il primatista del mondo dei 400hs Karsten Warholm abbassa la miglior prestazione mondiale stagionale a 47.28 nonostante un approccio fuori ritmica all'ultimo ostacolo, un'indecisione che gli ha compromesso il miglioramento del primato del meeting (a un centesimo). A debita distanza, ma ormai prossimo alla barriera dei 47 secondi, il brasiliano Matheus Lima (48.08) e lo svedese Carl Bengström (48.72).
Altra world lead negli 800 donne, firmata con una distribuzione esemplare dall'etiope Tsige Duguma, che in 1:56.64 toglie oltre due secondi al miglior crono mondiale stagionale, oltre ai tre centesimi sufficienti a riscrivere il primato nazionale. Alle sue spalle la sempre più competitiva australiana Sarah Billings, che in 1:57.83 chiude a soli cinque centesimi dal primato d'Oceania, e l'ugandese iridata a Doha Halimah Nakaayi (1:58.39), in un'ottima gara con sei atlete sotto l'1:59.
WORLD LEAD ALL'APERTO. Duplice miglior prestazione mondiale stagionale all'aperto nei 5000 maschili e nel peso femminile. L'etiope Berihu Aregawi porta il record del meeting a 12:50.45 faticando a resistere al giovane connazionale Kuma Girma (12:50.59), che con Mezgebu Sime (12:51.86) colora un terzetto tutto etiope, con doppio record personale per entrambi i battuti. Dall'inverno, la world lead assoluta resta nelle mani dello statunitense Grant Fisher (12:44.09). Anche il peso donne regala una miglior prestazione mondiale (all'aperto), quella della statunitense Chase Jackson-Ealey che la fa due volte, prima con 20,49 poi con 20,54 (doppio primato del meeting). Le restano dietro la world leader Jessica Schilder (l'olandese ha lanciato 20,69 nell'inverno indoor, oggi 19,77) e la svedese Fanny Roos, che si riprende il record nazionale con 19,66.
VINCE SEMPRE LUI. E' nel finale che Akani Simbine prevale ancora, come a Xiamen, nei 100 metri (9.98/+0.5), superando di un centesimo il vicecampione olimpico Kishane Thompson. Seconda vittoria consecutiva per il sudafricano in Diamond League, esordio con un buon tempo (9.99) per il giamaicano. Dietro la coppia, inizia a riprendere forma il Tebogo centista (10.03) mentre resta ancora indietro Christian Coleman, quinto in 10.13. Bis sull'asse Xiamen-Keqiao anche per Yaroslava Mahuchikh, cui sono sufficienti i 2,00 per battere nuovamente le australiane, oggi con Olyslagers davanti (1,98) su Patterson (1,95). Per l'ucraina tre errori a 2,03, alla ricerca del primato del meeting. Senza il campione olimpico El Bakkali in gara, non è riuscita la doppietta all'etiope Samuel Firewu, oggi sesto nei 3000 siepi vinti dal connazionale Abhram Sime in 8:07.92 sui keniani Edmund Serem (18 anni, 8:08.68) e Koech (8:09.05).
Rivincita del campione del mondo indoor dei 400 metri Chris Bailey, che rispetto a Xiamen riesce a superare il botswano Bayapo Ndori, limando il personale a 44.17 (PB anche a Xiamen in 44.21), mentre l'africano conferma la condizione eccellente in 44.32, precedendo il connazionale Kebinatshipi, terzo in 44.63. Ancora lontano dalla forma migliore il campione olimpico Quincy Hall, che ha chiuso ultimo in 45.99. Altro oro olimpico al debutto stagionale, la giapponese Haruka Kitaguchi, che non va oltre il quarto posto (60,88) in una bella gara di giavellotto vinta dalla greca Elina Tzengko (64,90) davanti alla cinese Dai Qiaiqiai (ultimo lancio a 64,38 per il personale) e alla sudafricana argento di Parigi Jo-Ané van Dyk (62.53).
Vince all'esordio stagionale Pedro Pablo Pichardo, che al primo salto coglie i 17,03 (+0.1) che gli permettono di prevalere sul giamaicano Jordan Scott (17,00) e sul cinese Zhu Yaming (16,92). Nei 200 femminili si impone ancora la statunitense Anavia Battle, che toglie tre centesimi al crono registrato a Xiamen e ferma il display a 22.38 (+0.5) superando largamente la statuaria irlandese Rhasidat Adeleke (22.72) e la norvegese Henriette Jaeger (22.86). Nell'altra gara non-Diamond, il lungo maschile, successo cinese come a Xiamen: stavolta è il primatista nazionale Shi Yuhao che atterra a 8,21 (+0.2) a precedere il connazionale Shu Heng (8,18/+0.4) e il giamaicano Wayne Pinnock (8,10/+0.5). Appuntamento a Doha, venerdì 16 maggio, per la terza tappa del circuito.
Marco Buccellato
Marco Buccellato
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