Diamante Desalu: vince a Bruxelles in 20.39

04 Settembre 2020

Lo sprinter a segno sui 200: primo successo di un velocista italiano in Diamond League. Stecchi stagionale outdoor 5,60. Siragusa terza sui 100 (Fontana settima), Mangione quinta sui 400, come la Vandi sui 1000

Bella serata azzurra in Wanda Diamond League. Al Memorial Van Damme di Bruxelles, vittoria di Fausto Desalu sui 200 metri in 20.39 (+0.1) per il primo successo di uno sprinter italiano nel massimo circuito internazionale, pur in una tappa senza avversari irresistibili. Nell'asta primato stagionale di Claudio Stecchi con 5,60, poi eliminato a 5,70 (vince Duplantis con 6,00). Sui 100 metri donne terza Irene Siragusa in 11.57 (+0.2) e settima Vittoria Fontana in 11.74. Sui 400 metri ottima in 52.85 Alice Mangione, quinta alla prima apparizione in Diamond League. Quinta anche Eleonora Vandi sui 1000 metri in 2:38.48. È la serata dei record del mondo nell'ora di corsa: al femminile l'olandese Sifan Hassan ha percorso 18,930 km, al maschile il britannico Mo Farah 21,330 km.

Arriva il successo di Fausto Desalu (Fiamme Gialle) sui 200 metri del Memorial Van Damme di Bruxelles, tappa odierna della Wanda Diamond League, ed è un successo magnifico in 20.39 (+0.1) dopo una gara eccellente, con buona accelerazione e gran curva. La volata dell'azzurro non ha lasciato scampo agli avversari, tra cui il migliore (appena 20.81) è stato lo slovacco Jan Volko. Una gara senza i big della distanza, Lyles e compagnia, ma la prova dell'azzurro è stata brillante e convincente. E' la terza prestazione della stagione per Desalu, in linea con i 20.35 e 20.36 registrati in precedenza, ma certamente nel miglior contesto possibile. “Bella gara, ho finito col botto una stagione anomala! - le parole del 26enne velocista azzurro -. Non ero nelle condizioni ottimali perché venerdì, sabato e domenica ho avuto la febbre. Poi ho fatto il tampone che è risultato negativo, però un po’ di tensione e di ansia c’era. È la mia prima vittoria in Diamond League e spero di farne altre in futuro. Le condizioni atmosferiche non erano ideali, ma la pista è veloce, e uno dei miei sogni da sempre era correre su questa pista meravigliosa”.

Sale anche Claudio Stecchi, quarto nell'asta con 5,60, il suo miglior score in Diamond League, a pochi giorni dal 5,52 di Losanna. Inizio difficile per il fiorentino delle Fiamme Gialle, cui sono state necessarie tre prove per aver ragione della misura di ingresso a 5,50 e al 5,60 del top stagionale. “Passettino in avanti, ma ho buttato via due salti a 5,70: il terzo era il migliore e peccato che non abbia saltato così già al primo - racconta l'azzurro, ottavo ai Mondiali di Doha -. La pedana era molto vecchia, e bisognava adattarsi, ma non può essere una scusante”. Ai vertici, gara perfetta di Armand Duplantis, prossima stella del Golden Gala Pietro Mennea, senza errori fino ai 6,00 del primato del meeting, prima di commettere tre errori ai 6,15 della miglior prestazione mondiale all'aperto, tuttora in mano a Sergey Bubka con 6,14.

Sui 100 metri femminili terzo posto di Irene Siragusa (Esercito) in 11.57 (+0.2), preceduta dalla belga Rani Rosius (11.43) e di un solo centesimo dalla francese Carolle Zahi: “Felice di essere arrivata terza in Diamond League - commenta la senese primatista italiana con la 4x100 - ovviamente mi aspettavo meglio come crono perché venivo da un buon campionato italiano, ma evidentemente era una situazione in cui non si correva così forte. Sono contenta di essere tornata a gareggiare a livello internazionale e l’aver battuto rivali quotate mi fa sperare bene anche per il prossimo anno”. Settima la campionessa europea under 20 Vittoria Fontana (Carabinieri) in 11.74: “Partita non male, mi sono persa nel lanciato. Ci lavoreremo ma sono contenta per l’esperienza. In generale non ci sono stati grandi tempi da parte di nessuna”. Solo quinta la primatista sudamericana Angela Tenorio, stella dell'Ecuador.

Bella gara di Alice Mangione (Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco), che esce dal Van Damme, all'esordio in Diamond League, con la conferma dei recenti progressi culminati con il titolo italiano in 52.70. Per la siciliana una buona distribuzione e la soddisfazione del quinto posto in 52.85. Vittoria alla favorita polacca Iga Baumgart in 52.13 davanti alla slovena Horvat (52.70). Solo quattro centesimi tra la Mangione e la quarta classificata, la belga Laus. “Quando sono entrata in campo mi sono chiesta… che ci faccio qua? Questo è un altro mondo, ancora devo abituarmi - osserva la 23enne tricolore del giro di pista - Ho gestito bene la gara, ovviamente negli ultimi cento metri non ero brillante come a Padova, forse per via dei tre turni agli Assoluti, tra 400 e staffetta. Ma sono soddisfatta di essere rimasta in gara fino alla fine”.

Ottimo comportamento anche di Eleonora Vandi (Atletica Avis Macerata), quinta nella gara in cui Faith Kipyegon ha mancato nuovamente l'assalto al primato mondiale di Svetlana Masterkova, pur chiudendo in 2:29.92, quinto crono assoluto all-time. Per la pesarese una gara inizialmente di retroguardia, poi un piazzamento di prestigio, superando le keniane Cherono e Chepkurui senza più energie, condito da un tempo di buon livello. “Col senno di poi dico che forse avrei potuto azzardare un ritmo più forte - spiega la 24enne marchigiana -. Con le mie gambe lunghe sul finale faccio sempre un po’ fatica a ‘cambiare’. Ma il 1000 era una distanza che non correvo da secoli. È tutta esperienza. Ho avuto ottime sensazioni e penso di poter fare bene negli 800 prima di fine stagione”.

m. bucc. - naz.orl.

VIDEO | IL SUCCESSO DI DESALU A BRUXELLES IN DIAMOND LEAGUE

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