Come cambia il racconto dell’atletica

19 Dicembre 2023

Il convegno al Salone d’Onore del CONI con le firme storiche del giornalismo italiano

Quanto è cambiato il modo di raccontare l’atletica? Dalla carta stampata ai social, dalla televisione ai ‘reel’, l’evoluzione ha mutato gli strumenti ma non il messaggio: l’atletica, i suoi valori, lo sport globale per eccellenza. A parlarne, approfondire e cercare nuove chiavi interpretative è stato il convegno di questa mattina a Roma, al Salone d’Onore del CONI, organizzato dall’Unione Stampa Sportiva Italiana in collaborazione con la Fondazione EuroRoma2024, regia degli Europei del prossimo anno nella Capitale.

Al microfono si sono alternate firme e voci storiche dell’atletica, ognuna delle quali ha offerto il proprio contributo di idee sul tema “Luoghi, storie e cambiamenti per la regina degli sport”. Il seminario è stato introdotto dagli interventi istituzionali, a partire da quello della vicepresidente vicaria del CONI Silvia Salis, che ha portato i saluti del presidente Giovanni Malagò, e dell’amministratore delegato di Sport e Salute Diego Nepi Molineris che ha citato ‘i due visionari dell’atletica Bruno Zauli e Primo Nebiolo”. Il presidente della FIDAL Stefano Mei ha sottolineato che “le ultime tre stagioni hanno portato alla ribalta un’atletica vincente: il successo in Coppa Europa ha sancito che siamo i più forti del continente come movimento”. Tra i saluti anche quello di Pier Carlo Barberis, chief business officer di Roma 2024, e del presidente dell’Odg Lazio Guido D’Ubaldo.

Da Lia Capizzi che ha individuato in Berlino 1936 e Londra 2012 le due Olimpiadi della svolta dal lato della comunicazione, a Gianni Merlo che ha ripercorso la propria lunga carriera a contatto con le star dell’atletica e ha lanciato i 100 anni dell’AIPS (l’Associazione internazionale della stampa sportiva, che presiede), il seminario è stato ricco di spunti su cui riflettere. Come per esempio la necessità di maggiore ‘serialità’ sollecitata da Valerio Piccioni, gli scenari su come innovare i format delineati da Marco Sicari, l’impegno per la parità di genere rimarcato da Gabriella Stramaccioni, l’esperienza di una giovane giornalista, Azra Isic, come reporter agli Europei di Monaco. Nell’incontro moderato dal presidente USSI Gianfranco Coppola sono stati premiati due ‘mostri sacri’ del giornalismo sportivo, entrambe glorie azzurre, Franco Fava e Giacomo Crosa, per aver saputo coniugare la passione per l’atletica e l’impegno professionale ai massimi livelli.

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