Cipolloni ''Un nuovo eptathlon''

18 Luglio 2014

Ai Campionati Italiani Assoluti di Rovereto la 23enne torna in gara dopo il recente primato personale. Alessia Trost: "Ricostruisco il mio salto", Libania Grenot è "Pronta a graffiare"

Le dichiarazioni dei protagonisti della prima giornata dei Campionati Italiani Assoluti di Rovereto, in corso allo Stadio della Quercia da venerdì 18 a domenica 20 luglio. (A questo LINK la cronaca delle gare)

TV - I Campionati Italiani Assoluti di Rovereto saranno trasmessi in diretta su RaiSport 2 secondo il seguente programma orario: sabato dalle 20:15 alle 22:45 e domenica dalle 19 alle 21:30

RISULTATI/Results - GALLERYORARIO/Timetable - TUTTE LE NOTIZIE

SEGUICI SU: Twitter: #Assoluti 2014 @atleticaitalia | Facebook: www.facebook.com/fidal.it 

CIPOLLONI, EPTATHLON EMERGENTE - Enrica Cipolloni (Fiamme Oro), uno dei volti emergenti dell’eptathlon italiano: “I 5510 punti conquistati nella Coppa Europa di prove multiple di Madeira mi hanno dato nuove aspirazioni. Ora voglio fare un altro eptathlon, un’altra atletica”. Unica controprestazione di oggi, a parte gli ostacoli con 3,0 di vento contro, è stata il peso. “Dove ultimamente ho delle difficoltà tecniche. Non vedo l’ora di riprendere la preparazione, per sistemare definitivamente certe mie lacune e poi puntare decisa verso la stagione indoor. Ho degli obiettivi importanti, e la formula indoor ben si adatta alle mie caratteristiche”. Oggi anche un azzardo nell’alto: “Ho rinunciato a 1,86 per puntare direttamente a 1,89. Voglio acquisire confidenza con misure importanti, e che sento di avere nelle gambe… anche se non arrivano! Ma anche provarle è una conquista”. A Madeira è stata la migliore delle azzurre, ranking confermato oggi al termine della prima giornata: “Due eptathlon in due settimane non sono semplicissimi da metabolizzare.

In realtà qui a Rovereto il cuore mi spingeva a fare sia le multiple che il salto in alto, ma forse quattro gare di salto in due giorni sono un po’ troppe… senza dimenticare che la finale sarebbe iniziata 5 minuti dopo la fine degli 800”.  La marchigiana, che di personale nell’alto vanta 1,85, in pedana avrebbe potuto dire la sua. “Mi è dispiaciuta di più la giornata no agli assoluti indoor di quest’anno (1,77 con l’oro a 1,84 ndr), ma capitano, non spesso per fortuna, anche queste cose”

CALVI E CAIROLI OBIETTIVO PB – Simone Cairoli (Lecco Colombo Costruzioni) al termine dei 400 è a dir poco contrariato “Volevo finire la prima giornata oltre i 4.000 punti, ma ho sofferto di crampi proprio nel 400 finale! Anche a Madeira ci sono arrivato vicino, oggi volevo assolutamente riuscirci”. Stesso rimpianti per Michele Calvi (Esercito): “I 100 metri iniziali non sono stati esaltanti. Peccato perché la forma c’è. Punto al primato personale, a Madeira ci sono andato vicino ed è ora di riscriverlo!”.

400 DONNE, GRENOT AFFILA GLI ARTIGLI - Le quattrocentiste tengono le marce basse in vista della resa dei conti di domani, finale che dirà molto sulle convocazioni per Zurigo e sulla composizione di una ambitissima staffetta. E se la capolista stagionale europea Libania Grenot (Fiamme Gialle) si dice pronta a graffiare in vista della finale di domani (20.35), Chiara Bazzoni (Esercito) ed Elena Bonfanti (Lecco Colombo Costruzioni) si espongono di meno “Arrivare così vicine ci ha permesso di aiutarci un po’ nel finale, la gara vera è domani. Siamo concentrate e vogliamo far bene.

Maria Benedicta Chigbolu (Esercito) e Maria Enrica Spacca (Forestale) scherzano sulle arrembanti nuove leve del quattrocentismo “Tutte corrono forte e tutte vogliono far parte di questa staffetta… anche le allieve! Dobbiamo dimostrare di meritarci la maglia”.

400 UOMINI, FERMENTO BATTERIE -  Se Matteo Galvan (Fiamme Gialle) scappa via veloce dalla pista, Michele Tricca (Fiamme Gialle) si dice “piacevolmente sorpreso” dalla facilità con cui arriva il 47.22 con cui vince la terza batteria: “Vengo da una settimana di riposo completo che mi ha rigenerato e le sensazioni sono state ottime. Aggiungo che finalmente ho azzeccato una distribuzione corretta, dopo una serie di gare con passaggi a metà gara già fuori giri”. Arriva da un periodo di riposo, o meglio di assenza dalle gare, anche Davide Re (CUS Torino): “Quest’anno ho corso tantissimi 400, a partire dal periodo che ho trascorso negli Stati Uniti. Tornato in Italia in diverse occasioni ho dovuto correre in due giorni batterie, finali e una fraizone della 4x400, come ai Tricolore Promesse di Torino o ai Campionati del Mediterraneo under 23 di Aubagne. Era il momento di tirare un po’ il fiato. Mi sono allenato con tranquillità e ora sono di nuovo pronto per avvicinare o migliorare il primato personale”

TROST MINIMO SFORZO - Basta un salto ad Alessia Trost (Fiamme Gialle) per ottenere al qualificazione alla finale del salto in alto. “In questa fase sto ricostruendo il mio salto, pezzo per pezzo, aggiungendo e limando, ed ogni tentativo è un passo avanti, ogni gara va meglio della precedente". Domani alle 19:45 tornerà in pedana per il titolo e per una misura che rilanci le sue ambizioni. “Ripartire dopo l’infortunio mi ha permesso di liberarmi di tante pressioni e aspettative, recuperando la dimensione più autentica dell’atletica: quando pensi solo al tuo salto, senza influenze esterne o ‘zaini’ di pensieri sulle spalle. L'allenamento al campo e le gare, è questo il mio orizzonte”. Continua "Domani voglio far bene, è ora". Le pedane mondiali hanno visto il ritorno, dopo alcuni anni altalenanti a causa di problemi fisici, di Blanka Vlasic. “Ha una grinta incredibile. Avere gli occhi del mondo addosso per lei non è un peso, ma sprone per fare sempre meglio, per provarci ancora e ancora. È di certo un esempio.

PIANTELLA VUOLE SALIRE - Il migliore fra gli acccreditati nel salto con l'asta, Giorgio Piantella (Carabinieri), ha un solo obiettivo in testa: “Ho costruito la stagione per arrivare a 5,60, a volte compiendo scelte azzardate e prendendomi spesso dei rischi. Ma il mio primo, fondamentale obiettivo è lo standard per Zurigo”. Domani, per il carabiniere che un mese fa a Modena ha saltato 5,55 (ma in carriera ha superato due volte 5,60 nel 2010 e 2012), c’è l’ultima occasione: “Sarà difficile, non mi nascondo. Ma è possibile e ci proverò fino in fondo”. La lotta per il titolo ha diversi contendenti: “Marco Boni e Alessandro Sinno sono entrambi pericolosi. Domani deciderò in corsa come affrontare la gara, se pensare solo alla misura o meno”.



Condividi con
Seguici su: