Caironi portabandiera alle Paralimpiadi

22 Aprile 2016

La sprinter azzurra, oro nel 2012 a Londra, guiderà la delegazione italiana nella cerimonia di apertura paralimpica a Rio de Janeiro, il 7 settembre

Sarà la sprinter bergamasca Martina Caironi a sfilare in testa alla delegazione azzurra durante la cerimonia di apertura dei XV Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro (7-18 settembre 2016). L’ha voluta il Presidente del CIP Luca Pancalli, l’ha appena investita ufficialmente la Giunta Nazionale CIP nella sua riunione di oggi, venerdì 22 aprile. Alla conferenza stampa erano presenti anche il Sottosegretario di Stato On. Luca Lotti, in rappresentanza del Governo, e il Segretario Generale CIP e Capo Missione ai Giochi, Marco Giunio De Sanctis.

Portabandiera, dopo un’escalation incredibile dal debutto a Londra 2012, quando si regalò, per rompere il ghiaccio, la medaglia d’oro e il record mondiale dei 100 metri T42 (15.87). Da allora, una carriera inarrestabile sui tartan più prestigiosi del mondo, che l’ha vista infrangere più volte il suo primato iridato, in un gioco continuo ed estremo con se stessa, senza vere rivali. Martina è l’unica donna, amputata a una gamba, riuscita ad abbattere il muro dei 15 secondi sulla distanza: 14.61 siglato ai Mondiali di Doha lo scorso ottobre. Nessuno come lei, in un solo formidabile anno, ha frantumato in successione sei primati iridati, tre nei 100 e tre nei 200 (31.73 all’Open di Berlino 2015), eguagliando temporaneamente anche la migliore prestazione mondiale del salto in lungo T42 a 4,60. Merito anche della sua protesi, prodigio della sperimentazione tecnologica dei laboratori del Centro Protesi INAIL Vigorso di Budrio. Con lo scettro delle Paralimpiadi di Londra, delle rassegne iridate di Lione e di Doha in mano, la velocista delle Fiamme Gialle punta dritto verso la strada degli Europei di Grosseto (10-16 giugno) e dei Giochi di Rio, con un bagaglio di esperienze che la catapultano direttamente al centro dell’atletica paralimpica planetaria.

Il Presidente CIP Luca Pancalli, rivolgendosi alla Caironi: “Martina incarna un sogno, è il segnale che dà speranza a chi partendo dal nulla dopo un incidente stradale, come è successo a lei, si rimette in pista a sognare. L’ho scelta non solo per i risultati agonistici, ma per come interpreta il ruolo di atleta, per la sua disponibilità a portare la voce di tutti gli atleti paralimpici in giro per le scuole nel nostro Paese e a segnalare l’importanza dello sport nella vita dei disabili”.

Le parole del neoalfiere azzurro, Martina Caironi: “Il Presidente mi ha contattato, per dirmelo, mentre stavo andando al mare. Mi è sembrato un sogno, non ci credevo anche perché non ho alle spalle una lunga carriera come quella di Oscar De Pellegrin (l’arciere portabandiera a Londra 2012, ndr), sono solo sei anni che faccio atletica. Sono orgogliosa di questo onore, e da atleta sono ancora più felice perché è segno che il movimento dell’atletica leggera paralimpica è cresciuto. Sono emozionata già oggi, figuriamoci a Rio, portando la bandiera con dietro tutta la squadra italiana”.

Giuliana Grillo (FISPES)

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