Bruxelles: Pernici al PB di 1:44.05

22 Agosto 2025

Secondo posto e nuovo miglioramento per l'ottocentista al Memorial Van Damme. Zenoni ottava in 4:00.00 nei 1500, Folorunso 55.35, Bruni 4,24 qualificata per la finale di Zurigo, Fassinotti 2,18

Ottimo esordio nel contesto della Diamond League per l’ottocentista Francesco Pernici: a Bruxelles, in una gara che non assegna punti per il diamante, il 22enne lombardo è secondo con 1:44.05 e toglie un altro centesimo al primato personale, battuto solo dal belga Eliott Crestan (1:43.91). Ritirato l'altro azzurro in gara Catalin Tecuceanu. Al femminile Marta Zenoni si piazza ottava nei 1500 in 4:00.00, seconda prestazione in carriera, vince la statunitense Nikki Hiltz in 3:55.94. Sesto posto di Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) nei 400 ostacoli di Anna Cockrell (Usa, 53.66), Marco Fassinotti sesto nell'alto con 2,18 (successo all'ucraino Doroshchuk con 2,25), Roberta Bruni (Carabinieri) undicesima nell'asta con 4,24 (si impone la statunitense Katie Moon-Nageotte con 4,85) al rientro dopo l'infortunio di Parigi, ma guadagna l'accesso alle finali della prossima settimana a Zurigo. Nella penultima tappa della Wanda Diamond League c'è lo strapotere della statunitense Melissa Jefferson-Wooden in 10.76 (-0.2) nei 100 metri. La keniana Agnes Ngetich si prende i 5000 metri in 14:24.99, mancando l'assalto al primato del mondo. Il tentativo di world best nel miglio siepi femminile si conclude con Winfred Yavi (Bahrain) lontana dal crono previsto di 4:25 (4:40.13). L'olandese Niels Laros batte tutti nei 1500 in 3:30.58. Al lussemburghese Ruben Querinjean i 3000 siepi in 8:09.47. Sprint uomini al dominicano Alexander Ogando (200 in 20.16/-0.3), al sudafricano Gift Leotlela (100 in 10.13/-0.6) e al quattrocentista statunitense Jacory Patterson (44.05). Nei lanci, peso donne a Chase Jackson-Ealey (20,90), disco uomini al giamaicano Ralford Mullings (69,66), giavellotto al tedesco Julian Weber con 89,65. Triplo donne per la favorita cubana Leyanis Pérez Hernandez (14,78/0.0).

Francesco Pernici interpreta da par suo gli 800 metri a invito, si accoda terzo fin dallo start dietro il pacemaker (49.36 alla campana) e il keniano Kebenei, per poi prendere la testa e virare ai 600 metri in 1:17.06. In rettilineo cede soltanto al belga Eliott Crestan, primo in 1:43.91 con l'azzurro che è secondo togliendo un centesimo (1:44.05) al personale, stabilito in batteria un mese fa agli Europei U23 di Bergen, e batte anche il campione d'Europa indoor Samuel Chapple (1:44.36). L'atleta delle Fiamme Gialle rafforza la settima posizione nelle liste italiane di sempre con la prestazione di oggi (decima assoluta). “Molto soddisfatto per il secondo posto in una gara di questo livello - le parole di Francesco Pernici - anche se puntavo in alto, volevo scendere sotto 1:44 e manca poco. Esco da qui consapevole di una condizione in crescita, si lavora per arrivare al top ai Mondiali di Tokyo con l’obiettivo della semifinale e per sognare qualcosa di ancora più grande”. Non conclude la gara Catalin Tecuceanu (Fiamme Oro), rimasto nelle retrovie prima di fermarsi dopo un contatto con il britannico Hussey.

Allo stadio Re Baldovino fa bella figura anche Marta Zenoni (Luiss) che in un 1500 rivelatosi velocissimo regge per i primi mille metri la coda delle inseguitrici dell'australiana Linden Hall e perde qualcosa solo a 350 metri dall'arrivo, per poi recuperare due posizioni all'uscita dell'ultima curva e chiudere con la sua seconda prestazione di sempre, ottava in 4:00.00, a una manciata di decimi dal 3:59.16 ottenuto di passaggio nella gara del miglio nella tappa Diamond League di Londra. Al traguardo, la Hall (3:56.33) è sorpassata dalla statunitense Nikki Hiltz (3:55.94) ma non dalla keniana Nelly Chepchirchir (3:57.35). “Buone sensazioni, nonostante il risentimento muscolare che ho avuto qualche giorno fa”, commenta Marta Zenoni. “Fino a poco prima di entrare in pista ero in dubbio, ma ho visto che la gamba stava bene e sono molto fiduciosa”.

È sesta Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) nei 400 ostacoli, con partenza prudente e buon rientro nell'ultimo terzo di gara. La primatista italiana, già qualificata per la finale di Zurigo, corre in 55.35. Davanti, successo alla statunitense Anna Cockrell (53.66) sulla panamense Gianna Woodruff (53.89) e sulla belga Naomi Van den Broeck, all'ennesimo progresso delle ultime settimane (record nazionale in 54.12). “Questa è una gara importante per ritrovare il giusto feeling - sottolinea Ayomide Folorunso - e provare qualche novità a livello di ritmica. Contenta di essere tornata dopo oltre un mese per un piccolo intoppo che però ho risolto abbastanza velocemente. Un passo avanti, ora penso alla finale della prossima settimana”.

Marco Fassinotti (Aeronautica) chiude sesto nel salto in alto con 2,18 alla seconda prova e tre errori a 2,22, misura valicata solo da tre atleti. L'azzurro manca l'accesso alla finale di Zurigo (salvo rinunce) per una sola posizione in classifica generale di specialità, a soli tre punti dal coreano iridato indoor Woo. Anche il campione olimpico Hamish Kerr si ferma a 2,18, vince l'ucraino Oleh Doroshchuk con 2,25. Roberta Bruni (Carabinieri) è undicesima nell'asta con 4,24 al rientro dopo l'infortunio di due mesi fa a Parigi, sbagliando tre volte a 4,44 con il secondo tentativo quasi riuscito toccando con il busto nella fase di ricaduta. Per il successo, la spunta la statunitense Katie Moon-Nageotte con il primato stagionale di 4,85 per superare la britannica Molly Caudery (4.80). La primatista italiana guadagna però l'accesso alla finale di Zurigo in forza di due secondi posti, un terzo e un quinto nelle prime tappe del circuito. “Dovevo ripartire - commenta Roberta Bruni - e contava soprattutto questo: adesso sto bene, ho recuperato in due mesi dalla frattura trasversale di una vertebra sacrale. Non è la misura che cercavo, proverò a rifarmi a Zurigo”.

JEFFERSON VOLA. Il Memorial Van Damme offre l'ennesima prestazione superba della statunitense Melissa Jefferson-Wooden, che in 10.76 (-0.2) mette un altro tassello sulla strada per Tokyo con un crono di grande valore sui 100 nonostante le condizioni non ideali per la velocità. La rincorsa al record del mondo dei 5000 della keniana Agnes Ngetich non riesce dopo ottimi passaggi ai 2000 metri (5:35.74) e ai 3000 (8:30.74). Per la terza performer di sempre sulla distanza il crono è di 14:24.99, record nazionali per la spagnola Marta Garcia (14:33.40) e per la belga Jana Van Lent (14:37.47). Anche per la bahrainita Winfred Yavi, star dei 3000 siepi, non arriva il 4:25 sperato per la miglior prestazione mondiale nel miglio con le siepi (4:40.13 il crono). C'è invece la gran volata dell'astro dei Paesi Bassi Niels Laros, primo nei 1500 in 3:30.58, imprendibile negli ultimi cento metri per il keniano primatista mondiale U20 Phanuel Koech (3:31.41) e per lo statunitense Yared Nuguse (3:31.51).

LE ALTRE GARE. Peso donne alla due volte iridata Chase Jackson-Ealey che con 20,90 lascia 5 centimetri al pareggio del record americano ma ne aggiunge 31 al primato del meeting, precedendo la canadese Mitton (19,89) e l'olandese Schilder (19,58). Il giamaicano Ralford Mullings mette in fila i big del disco con 69,66. Giavellotto uomini al tedesco Julian Weber con un ottimo 89,65 davanti al trinidegno Keshorn Walcott che torna a lanciare lontano (86,30) e al grenadino due volte iridato Anderson Peters (85,17). Dominio cubano nel triplo donne, terreno di conquista per Leyanis Pérez Hernandez con 14,78 (0,0) ma cresce la connazionale Velazco (14,72/-0,1). Nei 3000 siepi il lussemburghese Ruben Querinjean sorprende africani e specialisti più quotati: con il record nazionale in 8:09.47 vince di quindici centesimi sull'etiope Wale. Nelle altre gare di sprint, i 400 sono dello statunitense Jacory Patterson in 44.05, il dominicano Alexander Ogando (20.16/-0.3) si aggiudica i 200 davanti allo sprinter USA Robert Gregory (20.19, nel team per Tokyo), nei 100 a invito doppietta sudafricana con Gift Leotlela (10.13/-0.6) seguito da Bayanda Walaza (10.18). Nei 400 a invito maschili si rivede a buon livello il giamaicano oro di Budapest Antonio Watson (44.89) che batte il miglior Dylan Borlée di sempre (44.94). Tra le donne prevale la keniana Mercy Adongo Oketch in 51.26 di un centesimo sulla belga Vervaet. Lungo donne a inviti all'atleta paralimpica olandese Fleur Jong con 6.77 (-0,6). Si chiude con la staffetta 4x100 mista: al primo posto il quartetto dei Paesi Bassi in 40.96.

Marco Buccellato e Luca Cassai

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