Bruni e Osakue, Golden Girls a Firenze

17 Maggio 2023

AtleticaTalk verso il Golden Gala del 2 giugno. L’astista: “È un momento di consapevolezza, ho perso 6-7 anni per colpa delle mie paure. Ora sono felice”. La discobola: “Voglio divertirmi ed essere meno severa con me stessa”

“Daisy è un tornado”, dice Roberta Bruni. “Roby? “In pedana è una bestia, io la chiamo mostro fantastico”, risponde Daisy Osakue. Due primatiste italiane per la puntata di oggi di AtleticaTalk, protagoniste azzurre del prossimo Golden Gala Pietro Mennea del 2 giugno a Firenze, entrambe attese da gare di livello galattico allo stadio Ridolfi contro l’intero podio mondiale del 2022. La recordwoman dell’asta (Bruni) e la leader del disco (Osakue), colonne della Nazionale, si raccontano senza filtri, tra gioie, difficoltà e risalite nei 30 minuti di chiacchierata, con lo sguardo verso i Mondiali di Budapest, gli Europei di Roma e le Olimpiadi di Parigi. Ma prima, c’è il Golden, con l’élite mondiale schierata, dalla campionessa olimpica Allman, all’oro iridato Feng, al mito Perkovic: “È sempre fondamentale gareggiare con le top - le parole di Osakue (Fiamme Gialle) - sarà una gara bella e con molte delle rivali ho instaurato anche un rapporto di amicizia. E se prendo una batosta… amen. Sono una persona molto severa con me stessa, tendo a non essere felice se non raggiungo un certo obiettivo: ma quest’anno voglio divertirmi ed essere la Daisy che tutti ricordano. Meno testona. Ho lavorato tanto su me stessa, sul ‘sentirsi’. E ho capito che Daisy non è ‘meno’ se non ottiene i risultati che si prefigge”. L’agenda: sabato gareggerà ad Halle, in Germania, nel weekend successivo a Donnas, quindi a Firenze. 

Sulla pedana dell’asta proverà a volare Roberta Bruni (Carabinieri), già a 4,55 nella prima tappa della Diamond League a Doha e chiamata a un’altra sfida di lusso con l’oro olimpico e mondiale Katie Moon e la campionessa del mondo indoor Sandi Morris, che farà seguito al test di sabato a Castelporziano e alla gara di sabato 27 a Grosseto. “Io le chiamo ‘mostri sacri’, ma ho capito che sono forti, non indistruttibili. Sono umane come lo sono io. Ormai sono abbastanza costante su misure e piazzamenti in Diamond League: a Doha nonostante il fortissimo vento non sono andata in difficoltà. E poi gareggiare in casa ha un quid in più”. Sempre più a fuoco, Roberta: “È un momento di consapevolezza - spiega - se mi guardo indietro ho perso 6-7 anni per colpa delle paure che mi hanno limitato e non hanno fatto esprimere il mio potenziale. Ormai è un anno e mezzo che sto lavorando sull’accettazione della mia persona: da quando ho capito che il salto con l’asta mi rende felice indipendentemente da come vadano le gare, è cambiato tutto”. Ovvio, però, che vincere piaccia a tutti: “Sarebbe fantastica una medaglia agli Europei di Roma 2024, non soltanto per me, ma per tutta la mia famiglia - osserva Daisy - vi ricordate quanto ha esultato mia mamma a Napoli per l’oro delle Universiadi?”. Anche Bruni sogna: “Una medaglia a Roma, in casa, a poco più di un mese dai Giochi, vorrebbe dire che è molto probabile la finale olimpica a Parigi”. 

GUARDA LA PUNTATA CON BRUNI E OSAKUE

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