Borotalco Golden Gala, tutte le sfide dell'Olimpic



Sarà una sfida nella sfida, la scintilla che potrebbe incendiare la pira straordinaria del Borotalco Golden Gala 2006. Da una parte, il campione olimpico e mondiale dei 400 metri, Jeremy Wariner; dall’altra, uno che definire una promessa è certamente limitativo, visto che ieri sera, a Losanna ha lasciato tutti a bocca aperta siglando la seconda prestazione mondiale di sempre dei 200 metri (19.63), Xavier Carter. Terreno del confronto, il giro di pista, una delle gare più belle dell’atletica, sulla pista di quello stadio Olimpico che visse una delle finali più belle di sempre, la battaglia tra Otis Davis e Karl Kaufmann dei Giochi del 1960. E’ l’ultima perla, questo confronto, di una collana magnifica, come nella tradizione di un meeting che ha fatto storia, con le sue venticinque edizioni (venerdì la 26esima). Nomi da psendere? C’è l’imbarazzo della scelta. Sarà finalmente in gara nella capitale Asafa Powell, il giamaicano co-primatista del mondo (con lo statunitense Gatlin) dei 100 metri, che lo scorso anno fu costretto a fare da spettatore dopo un infortunio muscolare. Si presenta qui forte del rinnovato limite a 9.77 (Gateshead, 11 giugno), e di un desiderio, palesato senza timore alcuno, di correre ancora più forte, se possibile. Roma lo attende a braccia aperte, così come farà con Andrew Howe, la stella italiana per la prima volta in gara all’Olimpico: il ragazzo delle meraviglie affronterà il salto in lungo (per lui recente vittoria e personale di 8,29 nella Coppa Europa di Malaga, oltre al bronzo mondiale indoor nel marzo, a Mosca), e soprattutto i personaggi più noti della specialità, il campione mondiale ed olimpico, lo statunitense Dwight Phillips, e il nome nuovo, il panamense Irving Saladino, capolista stagionale con un sorprendente 8,56 (Rio de Janeiro, 14 maggio). Lo sprint riserva emozioni anche al femminile: Marion Jones torna a Roma dopo una tormentata vicenda umana e sportiva, nel pieno di una stagione che la vede protagonista come ai tempi migliori con il 10.92 di Parigi (quasi bissato ieri sera a Losanna, vittoria in 10.94). I 5000 metri saranno uno spettacolo avvincente sia nella prova maschile sia in quella femminile: nella prima, Kenenisa Bekele si cimenterà nell’infinita difesa di una leadership che i suoi avversari (c’è anche il siepista Shaeen) sembrano sempre più intenzionati ad abbattere; tra le donne, il match Dibaba-Defar promette spettacolo sul filo del primato mondiale (conquistato da quest’ultima il 3 giugno a New York, 14:24.53). I 110 ostacoli hanno purtroppo perso un protagonista, probabilmente tra i più attesi in senso assoluto: il cinese Liu Xiang, neoprimatista del mondo dei 110hs (ieri sera a Losanna, con un fantastico 12.88), che ha rinunciato denunciando problemi fisici successivi alla gara da primato (confermati tutti gli altri iscritti). I 400 ostacoli proporranno ancora un match a stelle e strisce: Bershawn Jackson contro Kerron Clement, il reuccio della specialità contro un talento meraviglioso, ancora però alle prese con problemi di natura tecnica che lo rendono incostante (47.39 quest’anno, ma anche 49.07 ieri sera a Losanna). E poi, ancora, i voli nell’asta con lo statunitense Mack, l’azzurro Gibilisco (tornato a stupire con il 5,80 di Atene), il tedesco Lobinger; le principesse dell’alto Bergqvist, Slesarenko, Vlasic, Howard, sulla pedana che fu della regina Kostadinova (primato del mondo ancora in vigore, il 2,09 stabilito a Roma nel 1987); le donne-molla del salto triplo, Lebedeva, Saligne, Aldama, Pyatikh; i giavellottisti numero uno del mondo Thorkildsen e Pitkamaki. Inizio alle ore 20, per tre ore di spettacolo straordinario. Prezzi dei biglietti contenuti, come nella tradizione dell’atletica: dai 15 Euro della Tribuna Monte Mario (lato arrivi), ai 5 Euro dei distinti. Diretta tv su Rai Tre a partire dalle 20.50. m.s.

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