Bertelli, un volo d'oro! Dentato è argento
19 Luglio 2025Due ori azzurri, quattro medaglie, in una meravigliosa giornata per l’Italia agli Europei U23 di Bergen. Nell’asta decolla Simone Bertelli (Fiamme Gialle), al secondo titolo continentale dopo aver conquistato quello U20 nel 2023 a Gerusalemme. Colpisce al momento giusto: 5,70 per il torinese, primato personale alla terza prova, misura sbagliata dagli altri tre rivali, rimasti in gara a quella stessa quota dopo aver superato 5,60. Argento al francese Tristan Despres, bronzo al lettone Valtes Kreiss. Nei 200 metri la rivelazione Damiano Dentato è d’argento e conferma tutte le proprie potenzialità in finale, con il tempo di 20.69 (-0.7) sulla scia del quotato sprinter in maglia israeliana Blessing Afrifah (20.64) che fa il bis del titolo di due anni fa, ma è notevole anche il sesto posto del ritrovato Filippo Cappelletti in 20.85. Termina così il day 3 in Norvegia, ancora in festa dopo le due medaglie di stamattina dalla marcia (oro Mihai, bronzo Gabriele).
Negli 800 metri sesta la ventenne Gloria Kabangu in 2:01.12 con il personale migliorato di oltre un secondo dalla romana (sesta italiana di sempre nella categoria) perdendo un paio di posizioni in rettilineo al termine di una prova coraggiosa. Ancora sotto i cinquanta nei 400 ostacoli Vittorio Ghedina, settimo con 49.85 dopo il 49.61 della semifinale, a conferma del salto di qualità compiuto dal milanese al suo primo anno da specialista di questa distanza. Stesso piazzamento per Simone Valduga nei 1500 metri: il trentino chiude settimo in 3:47.20 correndo con personalità, in lotta per i primi posti fino all’ultima curva, mentre arriva decimo Alessandro Pasquinucci (3:48.74). Undicesimo nel giavellotto Lucio Visca (70,46), nell’alto dodicesima Aurora Vicini con 1,80 al terzo tentativo e quattordicesima Federica Stella a 1,75. Si migliora sui 5000 metri Konjoneh Maggi, dodicesimo in 13:54.74 nella gara vinta dall’olandese Niels Laros (13:44.74) che domenica alle 17.00 andrà in caccia di un’insolita doppietta negli 800 dove troverà tra gli altri l’azzurro Francesco Pernici (record dei campionati con 1:44.06 in batteria).
START LIST E RISULTATI - FOTOGALLERY (di Francesca Grana/FIDAL) - GLI ORARI DEGLI AZZURRI - LA PAGINA EA DELLA MANIFESTAZIONE
ORO - Vince ancora lui. È il ragazzo d’oro dell’asta azzurra Simone Bertelli, di nuovo campione d’Europa, stavolta tra gli under 23. Il match point a 5,70 con il terzo e ultimo tentativo, quando era sicuro almeno dell’argento e tutti gli avversari avevano già sbagliato: il francese Tristan Despres, fino a quel momento in testa, il lettone Valters Kreiss e l’altro transalpino Anthony Ammirati. Poi tre prove abbozzate al 5,76 della migliore prestazione italiana di categoria, prima di godersi l’abbraccio dei compagni di squadra. La sua finale inizia a 5,30 e come in qualificazione oltrepassa la quota con facilità. Arriva un nullo a 5,45, poi il torinese piazza un salto riuscito alla seconda. Si sale a 5,60 con cinque atleti in gara: Bertelli va subito a segno, è secondo in classifica dietro a Despres che non ha errori alle misure precedenti. Ma tutto si ribalta a 5,70 superato con margine, sette centimetri in più del personale dell’anno scorso e otto rispetto allo stagionale, a ribadire le straordinarie capacità agonistiche dell’atleta allenato da Riccardo Frati, in grado di tirare fuori il meglio nell’occasione più importante. “È una sensazione indescrivibile, in volo a 5,70 ero gasatissimo - racconta Bertelli - e ho urlato di gioia! Dopo una stagione per me un po’ difficile, questa misura tardava ma ho avuto fiducia ed eccola nella gara principale dell’anno. L’errore a 5,45 è stato una svista per il vento contrario, a 5,60 mi sono sentito facile, dovevo farlo al primo tentativo per la medaglia, poi la ciliegina che ha coronato tutto. Ce l’ho fatta grazie al tifo dei compagni di squadra e anche degli avversari in pedana, all’ultimo salto ero sfinito e sono venuti a supportarmi. Dietro questa vittoria c’è tanto lavoro, tanti spostamenti per l’indisponibilità dell’impianto di Torino, tante litigate con il mio tecnico perché in una relazione c’è anche quello: l’obiettivo era una medaglia, è arrivato l’oro”.
ARGENTO - Partiva da outsider, torna a casa con un argento scintillante. La favola di Damiano Dentato è una bellissima realtà: secondo in finale nei 200 con 20.69 (-0.7) a un passo dal campione in carica, l’israeliano Blessing Afrifah, al bis in 20.64. Da buon ostacolista (in finale nei 110hs agli Europei U20 del 2023) a ottimo velocista: questa la parabola nell’ultima stagione per il romano della Studentesca Rieti Milardi, cresciuto sotto la guida di Daniele Focaccetti, solidissimo nel rendimento sui tre turni dopo aver già corso in 20.74 (-1.4) e 20.78 (-1.4) a Bergen, confermando l’exploit a 20.64 della rassegna tricolore. “Non me lo sarei mai aspettato, ma in un palcoscenico come questo si cerca di dare il massimo: ci sono riuscito e al traguardo mi sono liberato di tutte le emozioni che avevo! Se ci avessi creduto un po’ di più, forse quei pochi centesimi si potevano recuperare, in ogni caso va benissimo così. Il mio cuore è ancora sugli ostacoli, non è stato facile cambiare specialità, ma bisognava farlo”.
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