Berlino: Selvarolo in top ten nella mezza

07 Aprile 2024

L’azzurro finisce decimo in 1h01:57. Al femminile ritirata Yaremchuk

Nella mezza maratona di Berlino c’è un azzurro tra i migliori della prova maschile. È Pasquale Selvarolo che chiude al decimo posto con il tempo di 1h01:57. Dopo aver festeggiato il suo primo titolo italiano assoluto, un mese fa nel cross a Cassino, il 24enne pugliese realizza la seconda prestazione della carriera nei 21,097 chilometri in una gara condizionata dal vento nell’ultimo tratto. Sulle strade della capitale tedesca il portacolori delle Fiamme Azzurre rimane in linea con il record personale di 1h00:32, stabilito nello scorso novembre a Ravenna, almeno fino al 15° km transitando in 43:04 dopo i parziali di 14:09 al quinto e 28:33 al decimo. Poi nonostante una lieve flessione riesce comunque a recuperare qualche posizione e al traguardo è il secondo degli europei preceduto soltanto da Samuel Fitwi (Germania), nono in 1h01:33, ma davanti all’altro tedesco Aaron Bienenfeld (1h02:34 per il dodicesimo posto) e al norvegese Zerei Kbrom Mezngi, argento continentale dei 10.000 metri, tredicesimo con 1h02:40. Domina il Kenya con tre atleti sotto l’ora e il successo in 59:30 di Daniel Ebenyo, vicecampione mondiale di 10.000 e mezza, nei confronti di Amos Kurgat (59:42) e Isaia Kipkoech Lasoi (59:47).

“Sono partito con il terzo gruppo che avrebbe corso con proiezione intorno ai 60 minuti - racconta Selvarolo - e al decimo il passaggio è stato un po’ più lento rispetto al 28:25 programmato. Fino al 16° km ero ancora in equilibrio, poi il vento mi ha ‘malmenato’ e ho dovuto gestire perché le lepri ci hanno aiutato per 14 chilometri. Agli Europei di Roma voglio esserci nella mezza e in un contesto internazionale sono pronto a qualsiasi condizione, anche quelle difficili come oggi”.

Finisce invece prima del previsto la gara di Sofiia Yaremchuk. Al decimo chilometro si ritira a causa di dolori addominali l’azzurra dell’Esercito, primatista italiana della distanza (1h08:27 in febbraio a Napoli per eguagliare il record di Nadia Ejjafini) e di maratona (2h23:16 a Valencia), già qualificata per le Olimpiadi di Parigi. Tra le donne vince l’etiope Tekle Muluat con 1h06:53 sulla connazionale Ftaw Zeray (1h07:22), terza la tedesca Melat Kejeta (1h07:26).

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