Barcellona Trost in finale senza errori

13 Luglio 2012

L'azzurra sale sicura fino a 1.84, quota fissata per la finale di domenica. Nella marcia, Minei è 12° col personale, 42'51"79.

di FIDAL

Nella quarta giornata dei Mondiali juniores di Barcellona Alessia Trost conquista un'agevole qualificazione nell'alto salendo senza macchia fino alla quota fissata di 1.84 (finale domenica sera): l'unica altra atleta a riuscirci è la sorprendente Lissa Labiche, dalle Seychelles con un primato da 1.86, mentre la russa Kuchina ha un errore a 1.75 in entrata. Vito Minei è il migliore dei due azzurri impegnati nella finale della marcia: il tarantino chiude 12° con il personale di 42’51”79 (solo 22° Francesco Fortunato, che era stato 5° alla Coppa del Mondo di Saransk, 43’13”27). 

GLI ITALIANI IN GARA NELLA QUARTA GIORNATA (venerdì 13 luglio)

Ore 9.00: Marcia 10000m M (finale) Francesco Fortunato e Vito Minei
Ore 9.30: Alto F (qualificazione) Alessia Trost
Ore 10.05: 100hs F (batterie) Maria Paniz e Giada Carmassi
Ore 11.00: 3000st (batterie) Italo Quazzola
Ore 11.40: 1500m F (batterie) Federica Del Buono
Ore 12.00: Martello M (qualificazione A) Patrizio Di Blasio
Ore 12.20: 800m M (batterie) Jacopo Lahbi e Soufiane El Kabbouri
Ore 13.45: Martello M (qualificazione B) Marco Bortolato
Ore 18.35: 4x100m F (batterie) Italia (possibile formazione: Paiero Siragusa Bongiorni Ekeh)
Ore 19.05: 4x100m M (batterie) Italia (possibile formazione: Cellario Desalu Tortu Galbieri)
Ore 19.55: Lungo F (finale) Anastassia Angioi

LE GARE DELLA QUARTA GIORNATA (mattina)

Martello M (qualificazione): L’avventura dei lanciatori si conclude senza l’opportunità di una promozione in finale: finora ci era andata vicina soprattutto Monia Cantarella nel peso e Stefano Petrei non avevo sfruttato nel disco un’occasione alla sua portata. Neanche il martello riesce a invertire la tendenza, nonostante i progressi registrati quest’anno da Marco Bortolato (finalista l’anno scorso da allievo a Lille): il ragazzo friulano, allenato dall’ex primatista italiano Mario Vecchiato, va abbastanza vicino all’obiettivo, chiudendo al 14° posto con 70.32 in una qualificazione nella quale ben 11 atleti superano la misura richiesta di 72.50. L’unico ripescaggio premia quindi il norvegese Austnes, 71.88 sempre nel gruppo B di Bortolato. Lontano dai suo rendimento consueto il romano Patrizio Di Blasio, solo 65.29 nel gruppo A, una misura modesta che vale il 32° posto. 

800m M (batterie): Mentre i martellisti vanno in pedana come al solito sotto il sole di mezzogiorno, si disputano sette batterie affollatissime per portare in semifinale 24 ragazzi tra i 61 che si presentano al via: la norma di qualificazione dal 1° turno è di 3+3 e i due azzurri iscritti sono due giovanotti nati in Italia, ma entrambi con ascendenze marocchine come il piemontese di Avigliana Soufiane El Kabbouri e il figlio d’arte trevigiano Jacopo Lahbi (papà Faouzi è naturalmente presente sulle tribune dello Stadio Olimpico di Barcellona). Anche qui ci sono specialisti fuori del comune per la categoria, come il 18enne del Botswana Nijel Amos che ha corso la distanza in 1’43”11 al Meeting di Mannheim in giugno (secondo junior di sempre). E i kenyani, bontà loro, hanno lasciato a casa i due più forti, limitandosi a presentare “solo” Timothy Kitum, 1’43”94 ai Campionati nazionali di Nairobi. Idem per l’Etiopia, che non schiera Mohammed Aman (1’43”51 in stagione), ma comunque ha due ragazzi del ’95 (!) da 1’47” e poco. Si arriva alla terza batteria con Jacopo Lahbi ed è inutile fare calcoli, perché i tre tempi di ripescaggio sono ancora tutti da costruire: l’azzurro si mette coscienziosamente in caccia del nerissimo etiope Umar, che brucia il primo giro in 51”67 (Lahbi appena qualche metro dietro), ma ai 600 la luce si spegne e la sua generosità viene punita (1’55”45, finendo al passo). Nell’ultima batteria parte El Kabbouri e qui si sa già che un recupero dei tempi richiede prestazioni al limite del suo personale: il piemontese è più giudizioso sul piano tattico, ma il risultato non cambia, perché perde il passo dei migliori nel cambio di ritmo decisivo – nell’ultima curva – e poi un’onesta difesa sul rettilineo è tutto quello che Soufiane può opporre (1’52”11).

  

1500m F (batterie): La debuttante Federica Del Buono ha l’occasione per dimostrarsi almeno competitiva, pur con tutte le cautele del caso: è arrivata qui – come molti altri azzurri – con un minimo mondiale strappato al limite, ma formalmente con pieno merito. Sulla pista del Montjuic si tratta pure di rivelarsi degna erede di due genitori ex campioni del settore come Gianni Del Buono e Rossella Gramola, la mamma che poi è anche il suo tecnico personale. Ci sono atlete fortissime, la fila si allunga, ma tutto sommato il ritmo è interessante per le possibilità della vicentina (per lei passaggi da 2’22” agli 800 metri, 3’01” ai 1000). Federica è tatticamente molto avveduta, ha una buona progressione nell’ultimo giro, ma chiude appena sopra il suo primato, 4’28”66 (ha 4’27”80 quest’anno). Nella classifica complessiva è 27^ e il ripescaggio era pura utopia: si passa in finale con 4’18”30, ma c’è una buona rappresentanza europea, con la serba Amela Terzic – una che calca le scene internazionali da quando aveva 14 anni -  possibile pretendente al podio per intaccare la supremazia africana nel mezzofondo.

Alto F (qualificazione): Solo due atlete (su 34) compiono il percorso della qualificazione senza errori: una è l’azzurra Alessia Trost (1.70-1.75-1.79-1.82-1.84), capolista stagionale con 1.92, mentre l’altra è un’outsider di lusso e viene dalle Seychelles. Si chiama Lissa Labiche, ha un personale da 1.86 stabilito una decina di giorni fa a Porto-Novo, in Benin, vincendo i Campionati Africani (assoluti …). In finale si ritroveranno in “13 a tavola” (e oggi è venerdì 13): con 1.82 sono state ripescate la giamaicana Chanice Porter – l’oro mondiale di Lille nel lungo, che stasera sarà in pedana con l’azzurra Angioi – e la cinese Ye Jiaying. Una notizia è che Mariya Kuchina, l’eterna rivale di Alessia, ha commesso un errore proprio in entrata, a 1.75: e tra le altre, non ce la fanno possibili pretendenti al podio come la giamaicana Williamson (1.88, uscita con 1.70), l’ucraina Biryuk (1.89, anche per lei solo 1.70 stamattina) e la romena Grozav (1.87 di personale, che ha faticato a superare 1.79). L’ucraina Iryna Herashchenko, ancora allieva e 1.90 di stagionale, ha macchiato il suo foglio gara con due errori a 1.82 e 1.84. Ma domenica si ricomincia da capo.   

3000st M (batterie): Con 9’02”49 di personale il piemontese Italo Quazzola è uno dei quattro tra i 15 partecipanti alla prima batteria con un accredito oltre i 9 minuti: passano in 4, oltre al recupero dei migliori quattro tempi, e l’azzurro vorrebbe far meglio dell’esperienza di Lille 2011 ai Mondiali allievi, allorchè non riuscì a migliorarsi al 1° turno nonostante un buon approccio. C’è gente che va molto forte, il kenyano Gilbert Kirui ha 8’11”27 e il marocchino Hicham Sigueni 8’21”78: la fila si allunga immediatamente dopo lo sparo e Quazzola resta ovviamente nel gruppo di coda quando si passa al 1° chilometro in un eloquente 2’42”77 (2’58” per l’azzurro, comunque in linea per un possibile progresso). Kirui non molla e passa in 5’33”88 al 2° chilometro: ritmi assurdi per gli ordinari llivelli juniores e anche per l’azzurro, sempre a soffrire nelle retrovie (6’08”), è difficile avere punti di riferimento. L’unico obiettivo, in un contesto del genere, è finire con dignità magari provando a raccogliere qualche caduto sul cammino: sul coraggio di Italo, debuttante nella categoria, non c’è alcun dubbio e finisce in rimonta (11°) con 9’05”28 non distante dal suo PB. Alla fine è 19° assoluto, peccato per quel rallentamento nella fase intermedia che gli toglie la soddisfazione del personale: ma con un marziano che lancia la batteria da 8’26”58 – come Kirui – tutto diventa più complicato.   

100hs F (batterie): Subito in corsia Maria Paniz, nella prima batteria: la bellunese fa il compitino, pulito e in bella calligrafia, ma finisce ultima in 14”36 (-0.5). Almeno la ragazza del Burkina Faso, Marthe Koala, approfitta del viaggio per migliorare il suo stagionale con 14”15.

Nella batteria di Giada Carmassi restano subito in sei, perché la norvegese Hansen è squalificata per falsa partenza e la friulana si dimostra molto più volitiva della compagna di squadra: in linea per il quarto posto fino agli ultimi due metri, poi non riesce a distendersi sul traguardo e perde l’occasione per ritoccare il suo recentissimo PB e preceder l’italo-australiana Abbie Taddeo. Giada fa 14”09 con vento -0.7 (aveva 14”07 in partenza), crono che in questo momento - a metà del 1° turno –rappresenta l’ultimo tempo di ripescaggio. Ovviamente non ci sono troppe speranze di andare avanti: e l'azzurra è fuori per 11/100 (si passa in semifinale con 13"98).

Marcia 10000m M (finale): In avanscoperta (4’06”97 al 1° chilometro) il giapponese Saito e il canadese Thorne, i primi due della lista mondiale. Ma intervengono subito i giudici e così il russo Ivanov e l’ucraino Lyashchenko sono bravi a ricucire. Ma intanto la fila si è allungata e i due azzurri sono finiti nel terzo gruppo, con un gap abbastanza rilevante: si prospetta la necessità di alzare i ritmi, perché davanti vanno come treni (8’14”52 al 2° chilometro, con gli azzurri circa 80 metri dietro). Poi Lyashcehnko (12’20”52 al 3°) prende la testa e i due azzurri non riescono a a riportarsi sul secondo gruppo, nonostante il generoso forcing di Minei. Verso metà gara il ritardo degli italiani, intorno alla 20^ posizione, è già oltre i 120 metri: i due ragazzi pugliesi marciano abbastanza bene, soprattutto Minei, ma il fatto di essersi fatti sorprendere senza reagire al primo allungo li mette ormai fuori gioco per un buon piazzamento. Al 5° chilometro Saito conduce con 20’34”07, mentre Minei passa in 21’14” e Fortunato in 21’23”: intanto la prima vittima illustre, il capolista stagionale Benjamin Thorne, incorre negli strali dei giudici e viene squalificato. Nel gruppo di testa, ora forte di una decina di elementi, ci sono anche specialisti del livello dei due italiani: ma il ritardo di Minei, primo azzurro, si avvia a toccare i 200 metri e davanti non cede proprio nessuno. Nuova accelerazione dei leader (parziale da 3’55”97 per chiudere l’8° chilometro) con il cinese Su Guanyiu, ancora Saito e poi lo spagnolo Alvaro Martin: nel giro successivo vengono doppiati prima Fortunato e poi Minei. Oggettivamente sembra che Su (accredito decisamente mediocre, da 43’04”90) stia esagerando con lo sbloccaggio e viene sanzionato: ne approfittano il russo Ivanov e il colombiano Arevalo, che poi è l’atleta dotato del miglior personale (inferiore ai 40’). Fortunato, in giornata non brillante, riesce ad evitare il secondo doppiaggio sul rettilineo mentre Eider Arevalo conquista l’oro (40’09”74) e Ivanov l’argento (40’12”90). Il bronzo è un duello asiatico tra Su (40’16”87) e Saito (40’19”10): il tutto in una gara di elevato livello cronometrico (probabilmente più del previsto … tanti primati personali e anche qualche record nazionale), anche approfittando di una mattinata meno afosa del solito, con qualche goccia di pioggia sulla via dello Stadio Olimpico. Vito Minei finisce piuttosto forte e raccoglie il personale (42’51”79) con un onorevole 12° posto, a ridosso di uno dei favoriti – il russo Parshin – che non ha trovato una grande giornata. Francesco Fortunato, che si aspettava qualcosa di più da questa esperienza, è 22° con 43’13”27, ben lontano dalle sue prestazioni consuete: come il collega Minei, anche lui è uno junior al primo anno e tutto serve per crescere. Solo tre squalificati, francamente pochi per quello che si è visto.  

RISULTATI DELLA QUARTA GIORNATA (mattina)

Marcia 10000m M: (12) Vito Minei 42’51”79 PB, (22) Francesco Fortunato 43’13”27
100hs F: (8)b1 -0.5 Maria Paniz 14”36 (41^, el.), (5)b3 -0.7 Giada Carmassi 14”09 (29^, el.)
3000st M: (11)b1 Italo Quazzola 9’05”28 (19°, el.)
1500m F (batterie): (8)b3 Federica Del Buono 4’28”66 (27^, el.)
Alto F: (1)Q= Alessia Trost 1.84 (qual.)
800m M: (8)b3 Jacopo Lahbi 1’55”45 (55°, el.), (8)b7 Soufiane El Kabbouri 1’52”11 (41°, el.)
Martello M: (14)Q Marco Bortolato 70.32 (el.), (32)Q Patrizio Di Blasio 65.29 (el.)

TV (venerdì 13 luglio) - Diretta su RaiSport 1 ore 8:45-13:00, differita ore 22:30-2:30. [STREAMING] Eurosport HD diretta ore 10-11 e 18-22 / Eurosport 2 HD diretta ore 11-13.  

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File allegati:
- ORARIO/RISULTATI
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