Barcellona Lanciano supera La Mantia

11 Luglio 2012

Grande impresa dell'atleta salentina che salta 13.59 e toglie il primato italiano juniores del triplo a Simona La Mantia

di FIDAL

La seconda giornata dei Mondiali al Montjuic si apre con due azzurre promosse alla finale del triplo: grande impresa della salentina Francesca Lanciano, che al terzo salto (e gravata di due nulli) stabilisce il primato italiano juniores con 13.59 (+1.6, 4^ tra le qualificate), togliendolo nientemeno che a Simona La Mantia (13.51 nel 2001). Passa alla finale come 7^ del turno anche la giovanissima vicentina Ottavia Cestonaro, con un 13.23 (+1.0) che costituisce la seconda misura italiana allieve di sempre dopo il suo primato di categoria (13.32). Altre due azzurre erano impegnate nell’affollatissima prova della marcia: la tarantina campionessa olimpica giovanile 2010 Anna Clemente è 15^ con il personale in pista di 48’22”25, mentre l’esordiente mantovana Elena Poli chiude al 19° posto mancando di pochi secondi il progresso cronometrico (49’11”12). Si migliora (54”03) e passa in semifinale la romana Flavia Battaglia, brava ad interpretare in ottica ripescaggio forse la batteria di più alto spessore tecnico del programma.

GLI ITALIANI IN GARA NELLA SECONDA GIORNATA

Ore 9.30: Marcia 10000m F (finale) Anna Clemente ed Elena Poli
Ore 10.10: Triplo F (qualificazione) Ottavia Cestonaro e Francesca Lanciano
Ore 10.40: 400m F (batterie) Flavia Battaglia
Ore 11.30: 400hs M (batterie) Paolo Spezzati ed Enrico Tirel
Ore 18.30: 110hs M (semifinali) Lorenzo Perini
Ore 18.40: Alto M (qualificazione) Alberto Gasparin
Ore 19.00: 100m F (semifinali) Judy Ekeh
Ore 19.30: 100m M (semifinale) Giovanni Galbieri
Ore 20.00: 400m M (semifinale) Michele Tricca e Marco Lorenzi
Ore 21.00: 100m F (finale) ev. Judy Ekeh
Ore 21.45: 100m M (finale) ev. Giovanni Galbieri

LE GARE DEGLI AZZURRI (mattina)

400hs M (batterie): Era destino che qui arrivassero le prime eliminazioni della giornata, per quanto l’esibizione di Paolo Spezzati nella prima batteria sia comunque da apprezzare: partito in nona corsia, il bassanese fa quello che può e anche più, visto che mette a frutto la sua partecipazione per riscrivere il personale con 52”73 (aveva 52”95 dal vittorioso tricolore di Misano Adriatico). Già al momento il tempo dell’azzurro è l’ultimo dei tre chiamati al ripescaggio per la semifinale e quindi la successiva batteria toglie ogni dubbio sulla prospettiva. Resta però la positiva impressione di presenza agonistica di Paolo nell’occasione. E così si arriva ad Enrico Tirel, l’ultimo degli italiani in gara in questa seconda sessione mattutina: nella settima e ultima batteria il feltrino ha il peggior accredito (53”19) degli otto atleti che vanno ai blocchi e poi pasticcia su un paio di barriere in curva, ma arriva non lontano dal 4° posto e soprattutto incassa un 53”00 che gli permette di abbassare il suo limite.

Tutto quello che si poteva onestamente chiedere. 

400m F (batterie): Qui non c’è l’esorbitante spessore tecnico della prova maschile, tuttavia non mancano le protagoniste di valore e il passaggio alle semifinali è una specie di scommessa (prime tre e sei migliori tempi): soprattutto per chi, come la romana Flavia Battaglia, è nella fascia “a rischio” del ranking stagionale. Ma questa sembra una giornata nella quale le azzurre sono particolarmente ispirate e sulla combattività di Flavia c’è poco da nutrire dubbi: per sicurezza lima oltre mezzo secondo al personale di partenza e il suo 54”03 è il 15° tempo assoluto del turno, comodamente inserito in zona “ripescaggio” (secondo crono sui sei previsti). Il tutto in quella che è forse la batteria più impegnativa sul piano tecnico, tra le sei in programma. Al momento in sei vanno sotto i 53” con al top la statunitense Ashley Spencer (52”58).

Triplo F (qualificazione): Per uno strano scherzo della sorte accade che Francesca Lanciano e Ottavia Cestonaro si ritrovino in pedana per il loro terzo salto nello stesso momento: la vicentina è praticamente già qualificata, grazie al 13.23 (+1.0) che le garantisce la 7^ posizione complessiva, mentre la salentina – con due nulli a pesare sulla sua classifica – deve trovare una misura ai limiti delle sue possibilità. Invece Francesca fa molto di più, un salto che strappa applausi alla tribuna e la vede attendere ansiosamente proprio in compagnia dell’altra azzurra, rimasta a lato della pedana: il responso del display è un 13.59 (+1.6) che toglie il primato italiano juniores a Simona La Mantia, 13.51 nel 2001 agli Assoluti di Catania. Entrambe accedono alla finale, Francesca con la 4^ misura del turno, e – dato da non trascurare – entrambe potrebbero costituire un punto di forza anche per i prossimi Europei U.20 di Rieti 2013, quando saranno ancora in età per gareggiare nella categoria. In un’ottica più generale, ricordiamo che l’ucraina di Pagani Dariya Derkach – ugualmente prodotto della nostra atletica, ma ancora priva della cittadinanza – aveva provato fino all’ultimo giorno ad ottenere l’eleggibilità per questa rassegna iridata in maglia azzurra: invano, purtroppo per lei, ma l’impresa di Lanciano e Cestonaro (ancora allieva …)  è il segno della vitalità di un settore salti al femminile che qui a Barcellona potrebbe riservarci enormi soddisfazioni. Incrociando tutte le dita.

Marcia 10000m F (finale): Due azzurre al via, tra la folla delle 38 partecipanti: Anna Clemente può mettere in gioco una bacheca importante – con il titolo olimpico giovanile di Singapore 2010 – ma la condizione non sembra quella dei giorni migliori. Elena Poli è invece quasi una neofita, semiesordiente a livello internazionale: la maglia tricolore di Misano, in una giornata dalle condizioni analoghe a quelle della calda mattinata catalana, la rende fiduciosa in un una buona prestazione.

L’avvio è relativamente cauto, 4’43”24, con Anna nela pancia del gruppo – ben coperta – ed Elena un po’ più indietro: tra le osservate speciali, la sorprendente iridata allieva di Lille, l’irlandese Kate Veale, ed ovviamente le due russe Nadezhda Leontyeva (fiera avversaria della Clemente a Singapore) e Yekaterina Medvedeva. I tempi stagionali suggeriscono di tener d’occhio anche l’ucraina Alina Halchenko – protagonista, con molte altre al via oggi, della drammatica gara olimpica giovanile – e la colombiana Sandra Arenas.vincitrice della Coppa del Mondo di Saransk. Il passaggio al secondo chilometro vede condurre la ceca Anezhka Drahotova (in gara con la gemella Eliska) e – sui ritmi praticamente invariati (9’36”74) – Anna Clemente è sempre nel gruppo di testa, intorno alla 10^ posizione, mentre Elena Poli insegue nel secondo gruppo a circa 50 metri dalla testa.e la situazione si mantiene invariata anche al 3° passaggio (14’16”00). Sulla spinta della leader il gruppo tende a sfilacciarsi ancora e poi si spezza in due tronconi, con Anna Clemente confinata nel secondo. A metà gara la testa transita in 23’23”10, con la tarantina in 23’42” e la mantovana in 24’13”, quindi entrambe in linea per il personale su pista. Si potrebbe pensare che il caldo presenti il conto nella seconda metà di gara, ma in realtà la vera selezione tarda a far sentire i suoi effetti almeno fino a quando non prende l’iniziativa la meno quotata delle ucraine, Liudmyla Olianovska. Vanno via in sei per il podio, con le due russe, l’ucraina e la ceca a trascinarsi dietro la colombiana Arenas e la cinese Mao Yanxue. Le due azzurre continuano a marciare bene, la Clemente raccoglie qualche “cadavere” sulla sua strada e la Poli si difende sempre sul piede di un miglioramento personale. Nel corso del 9° chilometro cede la Drahotova e così restano in cinque per tre medaglie in un momento nel quale anche il giudizio potrebbe avere una rilevanza sull’assegnazione delle medaglie. L’azione decisiva, a due giri dal termine (accelerazione violenta e parziale da 4’09”50), è di Yekaterina Medvedyeva con le russe che fanno doppietta (45’41”74 la vincitrice e 45’43”64 la Leontyeva, che torna subito su un podio dopo il bronzo allieve di Lille), mentre il bronzo va alla colombiana Arenas (45’44”46). La migliore delle azzurre è Anna Clemente, che chiude al 15° posto con il personale in pista di 48’22”25: invece Elena Poli fallisce di pochi secondi l’obiettivo di un progresso cronometrico, 49’11”12 che vale il 19° posto in scia alla campionessa mondiale U.18 di Lille, Kate Veale. Sic transit gloria mundi.

I RISULTATI DELLA SECONDA GIORNATA (mattina)

Marcia 10km F: (15) Anna Clemente 48’22”25 PB, (19) Elena Poli 49’11”12
Triplo F: (4)Q Francesca Lanciano 13.59 +1.6 NJR (qual.), (7)Q Ottavia Cestonaro 13.23 +1.0 (qual.)
400m F: (5)b4 Flavia Battaglia 54”03 PB (15^, qual.)
400hs M: (6)b1 Paolo Spezzati 52”73 PB (31°, el.), 87)b7 Enrico Tirel 53”00 PB (37°, el.)

TV (mercoledì 11 luglio) - Diretta su RaiSport 1 ore 8:40-12:45, ore 17:40-22:00. [STREAMING]

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File allegati:
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