Baldini è pronto a spiccare il volo



A questo punto c’è solo da incrociare le dita. Stefano Baldini chiedeva all’Amatrice-Configno sensazioni confortanti e un riscontro sulla qualità della sua condizione: beh, il responso è il più positivo possibile. Cos’altro chiedere a una gara selettiva, con partecipazione di qualità (il keniano Ivuti è vicecampione mondiale di cross), vinta con il piglio dei campioni consumati e al massimo della forma? Lo stesso Baldini a fine gara non ha potuto nascondere di essere al massimo della condizione: “Ho lavorato duramente e bene a Saint Moritz, le gambe girano al massimo, ora si tratta solo di mantenere la condizione. Sinceramente non mi aspettavo di vincere, soprattutto quando Ivuti ha attaccato, mi sono accorto però che non faceva la differenza, così ho allungato in progressione. Ormai i cambi di velocità sono fondamentali nella maratona, per questo il test è stato di gran lunga positivo”. Temperatura calda come si conviene a una gara di metà agosto, percorso di 8 chilometri con tanta, tanta salita, oltre 600 i partecipanti. All’inizio Ivuti mantiene l’iniziativa, ma già al 3. km Baldini sfilaccia il gruppo di testa. Al suo primo attacco Ivuti risponde, mentre dietro Caimmi e Tadesse preferiscono rimanere discosti e non spremersi eccessivamente. Al 5. km Baldini allunga ancora, con una grinta inusitata, e questa volta il keniano reagisce a fatica. 7. km, terzo attacco di Baldini, Ivuti ne ha abbastanza, ed alza bandiera bianca. Al traguardo il corridore della Corradini Rubiera chiude con 13” di vantaggio sul rivale, ma soprattutto a soli 3” dal suo record della corsa. Bordin, prima della sua leggendaria vittoria di Seoul ’88, aveva vinto a Configno. Baldini aveva già chiuso vittorioso la classica laziale nel ’96, ed era stato l’ultimo italiano ad aggiudicarsi la corsa. Insomma, le premesse positive ci sono tutte, ora non resta che lavorare (Baldini intende spendere queste ultime settimane di attesa prima della partenza per Atene allenandosi al pomeriggio per ricreare le stesse condizioni climatiche che troverà in gara) e fare una montagna di scongiuri. Per lui e per Caimmi, ottimo terzo anche se discosto dal compagno di nazionale. Il caldo non è suo amico, ma la prestazione di Configno è più che incoraggiante. E le donne? Non le abbiamo dimenticate, anche perché Rosalba Console, al suo rientro agonistico dopo mesi di solo allenamento, ha chiuso in un’ottima terza posizione, non troppo lontana dalla vincitrice keniana Chelangat. Per lei l’appuntamento è per domenica 22, per recitare un ruolo non secondario ad Atene. Poi, quel che verrà si vedrà… Ordine di arrivo Uomini: 1. Baldini (Corradini Rubiera) 23:44; 2. Ivuti (Ken) 23:57; 3. Caimmi (Fiamme Gialle) 24:34; 4. Gashaw (Eth) 24:41; 5. Tadesse (Eth) 24:52; 6. Troop (Aus) 24:55; 7. Caballero (Esp) 25:00; 8. Kiilu (Ken) 25:11. Donne: 1. Chelangat (Ken) 27:36; 2. Meselech (Eth) 27:59; 3. Console (Ita) 28:15; 4. Jepchumba (Ken) 28:31; 5. Cherono (Ken) 28:51; 6. Marconi (Cover) 29:08; 7. Sicari (Esercito) 29:31; 8. Krivobok (Ukr) 30:56. Nella foto: Stefano Baldini (Omega/Fidal)


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