Azzurrini all'assalto di Baku

23 Maggio 2014

39 Allievi in partenza per l'Azerbaijan dove dal 30 maggio al 1° giugno si disputeranno i Trials Europei per i Giochi Olimpici Giovanili

di Raul Leoni

Da venerdì 30 maggio a domenica 1° giugno: saranno 39 (18 maschi e 21 femmine) gli azzurri che proveranno ad ottenere la qualificazione nei Trials Europei per i Giochi Olimpici Giovanili al “Tofig Bahramov Stadium” di Baku, Azerbaijan. Il numero magico è “12”, l’obiettivo di qualificati auspicato dal direttore tecnico delle nazionali giovanili, Stefano Baldini: sia per restare in linea con l’unico precedente di Mosca 2010 – 30 partecipanti, ma poi ai Giochi Olimpici Giovanili di Singapore andarono 5 ragazzi e 7 ragazze – sia per consentire l’ammissione di almeno tre tecnici nel contingente di Nanjing (dal 16 al 28 agosto). Infatti i numeri dell’operazione-Nanchino – partendo da quelli stabiliti per la rassegna nella capitale azera - sono tutti improntati al concetto di “contingente ponderato”, per limitare la partecipazione senza sacrificare eccessivamente i valori tecnici: all’Europa sono assegnati 190 posti in totale, 82 in campo maschile e 108 nel settore femminile, suddivisi tra le specialità a seconda del “peso specifico” del Vecchio Continente nelle liste della IAAF. Altra regola base da tener presente è che solo un atleta per Nazione potrà qualificarsi in ogni gara: per definire la partecipazione reale, dalla classifica saranno estrapolati gli eventuali secondi connazionali. Per quanto i qualificati dei cinque continenti siano 540 in totale (270 per gli uomini e 270 per le donne), i partecipanti alle gare di atletica nei Giochi cinesi saranno 680, equamente divisi tra ragazzi e ragazze: speciali “wild card” per rispettare anche i criteri di universalità propri dell’olimpismo classico.

I PRECEDENTI - Quanto ai precedenti nel medagliere, agli EYOT di Mosca nel maggio 2010, gli azzurrini finirono cinque volte sul podio: Anna Bongiorni vinse i 200 metri e conquistò il bronzo nei 100, due furono gli argenti grazie ad Alessia Trost – in uno degli innumerevoli duelli nell’alto con la russa Mariya Kuchina – e a Marco Lorenzi nei 400 metri, mentre un secondo bronzo arrivò da Luca Valbonesi nei 200. La partecipazione confermò che i “Trials” europei, pur non essendo dei veri e propri “Campionati”, ne rispecchiavano la sostanza: in ogni caso, a partire dal 2016, i Campionati Europei Under18 si disputeranno a Tbilisi, in Georgia. Ma torniamo alla prima edizione olimpica di quattro anni fa. Che le cose, in questa fascia di età, possano cambiare nel volgere di pochi mesi, lo si vide poi nell’agosto 2010 a Singapore:  la marciatrice Anna Clemente, che in Russia aveva faticato non poco a qualificarsi, vinse il titolo olimpico dei 5000 metri al termine di una gara a dir poco drammatica, mentre Alessia Trost fu ancora argento dietro la solita Kuchina, e due “porzioni” di podio sono da attribuirsi a Marco Lorenzi ed Anna Bongiorni, rispettivamente argento e bronzo con le staffette miste dell’Europa. Per la cronaca, nel programma 2014 è invece prevista un’inedita staffetta mista (maschi e femmine) 8x100 metri.

GLI AZZURRINI A BAKU - La selezione effettuata dallo staff azzurro sembra costruita per raggiungere il traguardo prefissato: fin dalla prima giornata scenderanno in pista almeno un paio di prospetti come Noemi Stella (il bronzo mondiale in carica dei 5000m di marcia, accreditata di 22:20.46) e Nicole Reina (la pluriprimatista italiana del mezzofondo, al momento capolista mondiale stagionale dei 2000m siepi con 6:40.53) in grado non solo di competere per la supremazia europea, ma forse anche di puntare al podio olimpico in agosto.  Per valutare le possibilità e le aspirazioni dei nostri ragazzi, in ogni caso, non  si deve tenere conto solo dei valori assoluti, bensì dei posti disponibili a Baku in ciascuna specialità: ecco perché gli atleti dei concorsi potrebbero avere vita relativamente più facile, al di là dell’ovvia concorrenza, proprio per i numeri assegnati all’Europa nei salti e nei lanci. In base alle prestazioni di partenza saranno da seguire con attenzione la neo-primatista italiana del martello Lucia Prinetti Anzalapaya (67,32), la giavellottista Ilaria Casarotto (53,85 in stagione, ma detentrice della MPN con 56,97), la rivelazione dell’alto Stefano Sottile (miglior sedicenne di sempre con 2,15) e la vicentina Elena Bellò – record allieve e juniores dei 600 metri (1:30.36 in apertura di stagione) - negli 800 metri (2:07.62 quest’anno, ma 2:06.42 di PB).

Pochissime saranno le gare nelle quali i giovani italiani non saranno presenti: tra l’altro rinunciando alle siepi maschili, dove Yohannes Chiappinelli avrebbe avuto concrete possibilità di qualificazione. Ma il toscano di origini etiopiche ha già ottenuto il minimo dei 3000 siepi per i Mondiali Juniores con il nuovo primato allievi (8:57.79) e quindi ha preferito finalizzare la rassegna Under20 di luglio a Eugene. Un'altra dolorosa assenza è quella di Francesca Tommasi, la veneta che già da cadetta era stata bronzo sui 3000 metri all’EYOF di Utrecht 2013, ma sta recuperando solo ora da un infortunio: è stato accolto invece con soddisfazione il rientro in gruppo – dopo una microfrattura al piede - di Tobia Bocchi, il triplista oro alle Gymnasiadi di Brasilia (15,57, secondo sedicenne di ogni tempo, alle spalle di Andrew Howe) e che parte fiducioso per il raggiungimento del traguardo olimpico. Il compito più difficile appare oggettivamente quello degli specialisti delle corse, soprattutto in campo maschile: al massimo tre posti negli 800 metri, solo uno o due sulle altre distanze. I marciatori - che saranno presenti al completo, con due partecipanti sia tra i ragazzi sia tra le ragazze – possono aspirare ad ottenere il massimo di due qualificati come nella precedente edizione: oltre a Noemi Stella, anche Pietro Zabbeni e Giacomo Brandi sembrano attrezzati per centrare l’obiettivo.  Diversi gli azzurri che godono di una (teorica) doppia possibilità: ad esempio i velocisti Diego Pettorossi, Filippo Tortu e Alessia Pavese (tutti iscritti a 100 e 200 metri), oppure la mezzofondista Chiara Ferdani (800 e 1500 metri) ed il lanciatore Leonardo Fabbri (peso e disco). Ma non è detto che tutti ne approfittino. Una curiosità: sui 39 azzurri presenti a Baku, in una Repubblica ex-sovietica, ce ne sono due con legami personali nell’ex-URSS. Si tratta della triplista Valentina Kalmykova, figlia di un ex lunghista russo trapiantato sul litorale romano a Nettuno, e di Nicole Reina, originaria dell’Ucraina Orientale e poi adottata nell’hinterland milanese. Dal punto di vista familiare, una vicenda sicuramente peculiare è quella di Tiziano Di Blasio: il martellista romano è il fratello minore di Patrizio, già presente all’EYOT di Mosca 2010. Ovviamente Tiziano punta a fare meglio, visto che il maggiore venne eliminato in qualificazione con tre nulli sulla pedana del “Luzhniki”.  E, per finire, una considerazione sulla provenienza geografica dei nostri ragazzi: se le regioni col maggior numero di selezionati sono a pari merito Lombardia e Veneto (otto ciascuno), il club più rappresentato a Baku è l’Atletica Vicentina, che vanta ben quattro convocati (oltre alle citate Elena Bellò e Ilaria Casarotto, anche i due lunghisti Gianluca Santuz e Beatrice Fiorese). Inutile dire che il fiorente vivaio berico aspira ad un sensazionale en-plein.

Come al solito, oltre ai profili degli azzurri presenti, presentiamo le liste all-time di categoria aggiornate al 22 maggio: la novità è quella di un’appendice dedicata alle distanze “spurie” (distanze non olimpiche più praticate, di corsa e di marcia). Trattandosi di una prima stesura, raccomandiamo la cortese collaborazione degli appassionati quanto alla segnalazione di aggiunte ed omissioni.

LA SQUADRA ITALIANA - LISTE ITALIANE ALLIEVI DI SEMPRE (aggiornate al 26 maggio 2014)
ORARIO/Timetable – GLI AZZURRI IN GARA - QUOTE ATLETI PER CONTINENTE E GARA ISCRITTI/Entries

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File allegati:
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