Atletica TV: gioia azzurra Osakue, Fabbri, Vissa

14 Giugno 2023

La puntata di AtleticaTalk. Daisy dopo il primato italiano: “Ho urlato senza sosta”. Leo allo scudetto con Firenze: “Si è risvegliato il bambino che c’è in me”. Sinta 1500 super: “La gara dei sogni”

Un tris di azzurri nella puntata settimanale di AtleticaTalk per raccontare tutta la loro felicità dopo i successi e i risultati degli ultimi giorni. Tra gli ospiti c’è Daisy Osakue, che domenica ha migliorato di quasi un metro il record italiano nel lancio del disco con 64,57 a Pietrasanta. Ma anche il pesista Leonardo Fabbri, trionfatore al Golden Gala nella sua Firenze e poi vincitore dello scudetto con l’Atletica Firenze Marathon, nella Finale Oro dei Societari assoluti a Palermo nello scorso weekend. E la mezzofondista Sintayehu Vissa che proprio nella tappa italiana della Diamond League è scesa a 4:01.98 nei 1500 metri, terza azzurra di sempre. Su Atletica TV è il momento di fare il punto sulla loro stagione: obiettivi, sogni, traguardi e aspettative quando ormai si avvicina uno degli eventi principali dell’anno, gli Europei a squadre di Chorzow in Polonia dal 23 al 25 giugno.

In un solo colpo Daisy Osakue è diventata l’unica primatista italiana del disco, dopo aver detenuto per quasi due anni il record in coabitazione con Agnese Maffeis, e ha centrato lo standard per i prossimi Mondiali di Budapest (19-27 agosto). Una super misura, tanto attesa e finalmente arrivata. “Che sogno... Non ero del tutto soddisfatta del lancio, ma appena ho sentito ‘sessantaquat...’ mi sono messa a urlare senza sosta”, sorride la torinese delle Fiamme Gialle che per l’occasione era in pedana con la maglia della Sisport, la sua società di provenienza. “C’era un’euforia incredibile, hanno dovuto anche fermare la gara per qualche minuto, ma le altre atlete sono state gentilissime e hanno capito la situazione...”. Dopo le difficoltà dell’anno scorso, out in qualificazione a Mondiali ed Europei, che tipo di cambiamento c’è stato in questa stagione? “Soprattutto dal punto di vista mentale. Prima avevo paura di fare certe cose, ora sono più sicura di meritarmi ciò che posso ottenere. Ho preso molte batoste, ma la scala per arrivare ai sogni va costruita, senza voler andare subito all’ultimo piano. Finora l’obiettivo di quest’anno era arrivare ai Mondiali con bella misura, ma guardavo al ranking. La mia allenatrice Maria Marello a volte mi diceva: ‘di cosa ti preoccupi, se basta fare il minimo’... Non credevo, invece aveva ragione. Ora devo cercare di cambiare obiettivo, ma sempre con testa sulle spalle e piedi a terra, per divertirmi il più possibile e prendermi tante rivincite”.

È un giugno magico per ‘Leo’ Fabbri, tra gli artefici del primo urrà tricolore per l’Atletica Firenze Marathon e di nuovo con una misura di pregio (21,46) dopo essere stato profeta in patria al Golden Gala in casa al Ridolfi con un fragoroso 21,73. Emblematico il video, sul volo di ritorno dalla Sicilia, in cui annuncia con orgoglio lo scudetto vinto e intona il coro dei campioni d’Italia. “Per prendere in prestito il titolo di un film, una settimana da Dio! Faccio atletica per provare emozioni come queste e allora me le godo fino in fondo, quando succedono, anche perché sono molto sudate. Al Golden Gala nonostante la pioggia che era caduta mi sentivo tranquillo, perché in allenamento ci tengo sempre a lanciare anche su pedana bagnata per essere pronto. C’erano in tribuna tanti amici e parenti, molti non avevano mai assistito prima a una gara di atletica e sono contento che abbiano potuto vedere uno spettacolo simile”. Anche il fiorentino dell’Aeronautica viene da un periodo non facile. “Per un paio di stagioni, con il Covid, si era incrinato qualcosa. Ma i problemi, una volta superati, rendono più forti. Per me finalmente tutto è tornato a essere un divertimento, come era sempre stato, risvegliando il bambino che è in me per gioire di ogni istante. Mi sento un atleta migliore e una persona migliore”.

Ha vissuto in prima persona il record mondiale nei 1500 a Firenze, 3:49.11 della keniana Faith Kipyegon, esultando a sua volta per un netto progresso: quasi tre secondi tolti al personal best da Sintayehu Vissa. “La gara dei sogni, sapevo di essere in forma - racconta da Sankt Moritz dove si sta allenando - anche se non da pensare a un tempo del genere, ma l’atmosfera era bellissima. Mi sono sentita un po’ a casa, c’erano i miei compagni di squadra. Quando sull’arrivo ho visto le altre vicine, mi sono resa conto di aver fatto un bel crono...”. Una gara storica anche per il meraviglioso abbraccio delle avversarie alla neoprimatista del mondo, tutte unite a festeggiarla: “Supportarsi a vicenda è bellissimo”. Sabato scorso a Montesson, in Francia, ha invece sfiorato il record italiano del miglio con 4:24.35 dopo aver migliorato quello indoor nella stagione invernale: “Ero già super soddisfatta per il Golden Gala, non era impossibile il primato ma è pur sempre un personale”. Da qualche anno la 26enne friulana vive e si allena oltreoceano: “Tra chi mi ha aiutato a trovare questa strada c’è Daisy Osakue che l’ha percorsa prima di me. Ho fatto una scelta che mi ha cambiato la vita e sta funzionando”. Decisamente vivaci i 1500 con tante azzurre in evidenza, da Ludovica Cavalli (4:03.04 a Firenze) a Gaia Sabbatini, fresca di 4:03.88 martedì a Turku, e Federica Del Buono (4:05.09 al Golden Gala): “Più forte andiamo, più c’è stimolo”.

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