Atletica TV: Re e Mangione, 400 da avverare

13 Aprile 2022

4x400 azzurre verso Eugene e Monaco con Davide Re “Voglio l’oro europeo” e Alice Mangione “Obiettivo finale mondiale”.

Staffette azzurre, parte seconda. Dopo la puntata dedicata alle 4x100 con Filippo Tortu, Anna Bongiorni e Filippo Di Mulo, il talk settimanale di Atletica TV si dedica alle 4x400 e accoglie il primatista italiano Davide Re (Fiamme Gialle), Alice Mangione (Esercito) e Riccardo Pisani, collaboratore del settore tecnico. 

DAVIDE RE “OBIETTIVO ORO EUROPEO” - Alla domanda sulle sue ambizioni per questo 2022, Davide Re non si nasconde: “Voglio l’oro europeo. Non ho paura di dirlo, lo considero un obiettivo raggiungibile; anche la finale mondiale è alla mia portata – ho mancato quella di Doha per 8 centesimi e quella olimpica di Tokyo solo di 2 – ma a Eugene lo scenario sarà più complicato”.

Il primatista italiano dei 400 metri (44.77 a La Chaux-De-Fonds nel 2019) dall’ottobre 2021 si allena a Zurigo (Svizzera) con il tecnico Flavio Zberg. “Sono felice della mia nuova realtà, ho trovato nuovi stimoli ed è stato l’inverno più veloce della mia carriera. L’esordio in 47.12 a inizio febbraio a Magglingen è stato un ottimo test, perché è arrivato subito dopo un raduno molto faticoso a Tenerife - tanto che i miei compagni di allenamento hanno rinunciato ai 400 per virare sui 60 metri –; volevo fare una bella gara agli Assoluti indoor, con un crono almeno di 46.4, ma mi sono infortunato a ridosso della partenza per l’Italia: una lesione di secondo grado al bicipite femorale sinistro che mi ha imposto un recupero lungo e attento. Dopo 7 settimane ancora non sono al top, ho ricominciato con le ripetute in pista solo la settimana scorsa dopo tanto allenamento in piscina e in bici. Al momento nelle ripetute corro i 200 in 24” e i 300 in 37”-38”, ma ancora non riesco a fare sedute di velocità”. La nuova vita prevede continui viaggi. “Sì, siamo spesso in raduno all’estero perché in inverno in Svizzera il clima non è favorevole; ho concordato con la direzione tecnica, per questi primi mesi, di andare in raduno al seguito del mio allenatore. In questa fase abbiamo bisogno di conoscerci e comprendere le esigenze reciproche, sono determinato a instaurare un rapporto proficuo e duraturo. In Italia sono tornato pochissimo, solo per la fisioterapia e per Natale, ma questa vita da nomade sportivo è motivante".

“Il mio gruppo di allenamento è molto giovane, e mi ritrovo ad essere il punto di riferimento dei miei compagni – francamente spero di rimanere il più forte ancora per qualche anno -; dall’altra mi faccio trascinare dal loro entusiasmo da ventenni. In generale ci alleniamo meno ma sempre ad alti livelli di intensità, sia in pista che in palestra, dove eseguo serie ad esaurimento – fino a 90 o 120 secondi di ripetizioni - senza carichi troppo elevati, sia in isometria che in dinamica”.

A quando l’esordio all’aperto? “Prima dell’infortunio il programma prevedeva il debutto direttamente sui 400 a maggio, al termine di quello che sarà il mio secondo raduno ad Antalya; voglio correre forte già dalle prime gare perché questa è una stagione compressa, con molti eventi in poco tempo. Punto a un bel crono al Golden Gala e poi agli Assoluti di Roma. E poi via verso Eugene e Monaco, pensando sia alla gara individuale che alla staffetta”.

VIDEO | GUARDA LA PUNTATA

ALICE MANGIONE “VOGLIO LA FINALE A MONACO” - “Il mio obiettivo è correre almeno in 51.25 e mettere al sicuro lo standard per i Mondiali; arrivo da un inverno molto difficile ma questo non mi fa paura. Mi piacerebbe entrare nella finale europea e avvicinarmi al record italiano: non è un crono impossibile”. 

La siciliana di Niscemi (Caltanissetta), che dal 2018 è seguita da Marta Oliva, tornata da Tokyo si è dovuta sottoporre a un intervento chirurgico all’anca. “Il 2021 è stato un anno importante e di belle soddisfazioni, soprattutto in staffetta: il record italiano della 4x400 agli Europei indoor, la vittoria con la 4x400 mista alle World Relays, i Giochi. Purtroppo subito dopo Tokyo mi hanno diagnosticato una lesione acetabolare all’anca, e a metà ottobre mi sono dovuta operare. Per quattro mesi ho fatto un ottimo percorso di riabilitazione e sono serena. Certo sono un po’ indietro nella programmazione, ma già nello scorso raduno di Formia sono riuscita a fare qualche allenamento insieme alle mie compagne di squadra. Sono in ripresa”.

Quando la prima gara? “Inizierò a metà maggio con un 200 e nelle settimane successive con i 400. Non vedo l’ora, sono molto motivata. Non ho ancora deciso quale sarà il mio programma agonistico, ma sicuramente sarò in gara agli Assoluti di Roma e prima in qualche meeting. Magari in Svizzera dove ho già corso il mio personale di 51.74”.

“DECISIVI GLI ASSOLUTI” – 
Dopo il primo raduno al Centro di preparazione Olimpica di Formia dal 28 marzo al 2 aprile, i quattrocentisti italiani tornano ad allenarsi insieme dal 19 al 24 aprile, sempre nel CPO in provincia di Latina. “Tutte e tre le staffette del miglio – ricorda Riccardo Pisani - sono qualificate per i Mondiali di Eugene (Stati Uniti, 15-24 luglio), ma qualcuna potrebbe puntare direttamente agli Europei di Monaco di Baviera (Germania, 15-21 agosto). Saranno decisivi gli Assoluti di Roma (24, 25 e 26 giugno), dove capiremo il peso specifico di ciascuna staffetta e le rispettive ambizioni”. 

“La staffetta maschile al momento è quella più competitiva, grazie a un record italiano che consideriamo già migliorabile. Siamo ottavi nelle liste mondiali, è ovvio puntare almeno alla finale di Eugene. I ragazzi sono galvanizzati e grazie a un’età media molto bassa possiamo aspettarci una crescita generale. Nel gruppo dell’anno scorso sono entrati anche due nomi nuovi, ovvero Paolo Messina e Francesco Domenico Rossi. Le donne sono al lavoro e sarà importante recuperare al 100% alcuni elementi”.  La staffetta mista? “Agli Europei non è prevista, mentre ai Mondiali ci saranno batterie e finali nella prima giornata, ed è una variabile da considerare con attenzione. Nel frattempo il nuovo regolamento blinda la successione delle frazioni, che sarà uomo-donna-uomo-donna”.

Anna Chiara Spigarolo

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