Atene: passano il turno Longo e Gibilisco



Questa volta possiamo finalmente iniziare parlando di buone notizie riguardanti gli italiani. Nella sessione serale della rassegna olimpica la squadra azzurra giocava molte delle sue carte migliori nei turni di qualificazione, e alcune di queste si sono rivelate valide. Giuseppe Gibilisco, ad esempio, ha ritrovato smalto dopo tante vicissitudini e una qualificazione nel salto con l'asta che si stava mettendo male, anche grazie ai giudici: "E' successo che io avevo fatto un primo tentativo, andato male, a 5,65 - racconta il campione del mondo - poi ho visto che la misura era stata portata direttamente a 5,70 senza che io avessi detto che rinunciavo ai due tentativi. Ho provato a parlare con i giudici ma non hanno voluto riconoscere il loro errore, né tantomeno invalidare il mio tentativo e darmi tre prove a 5,70. Mi hanno reso il compito più difficile". Chissà, forse anche questo è servito a dargli la carica per superare la misura all'ultimo tentativo utile: l'asticella ha ballato a lungo sui ritti, ma è rimasta in equilibrio, consentendo così al siciliano di andare in finale, in programma venerdì. La forma non sarà quella di Parigi 2003, ma lo spirito è tornato quello di allora. Incoraggiante è stata la volata di Andrea Longo nelle batterie degli 800. Batterie rischiose, che già prima della sua, l'ottava, avevano messo fuori gioco personaggi importanti. Longo ha fatto corsa sul suo amico-rivale di mille battaglie Bucher (Svi), ha lasciato sfogare l'attacco dello spagnolo Olmedo, poi sul rettilineo finale ha cambiato marcia, vincendo in 1:46.75 davanti a una vecchia volpe come il sudafricano Sepeng. "Sto bene, è andato tutto come previsto, provando anche quelle soluzioni tattiche sulle quali abbiamo lavorato. Il cambio di velocità ha funzionato, ora si vedrà nel prosieguo del torneo". Le dolenti note riguardano l'eliminazione nel lungo di Fiona May, che non è andata al di là di 6,38 pur in una qualificazione accessibile anche stando ai suoi standard stagionali, 6,65. La bicampionessa mondiale non ha mai trovato il giusto assetto tecnico. Fuori anche le due giavellottiste: la Coslovich ha lanciato a 60,58, ed è finita davvero vicina alla qualificazione, meno di mezzo metro: "Una misura del genere normalmente sarebbe valsa la qualificazione, ma anche nel giavellotto, come in tutte le gare, il livello medio si è alzato anche rispetto al mondiale dello scorso anno". Eliminata anche la Marin, 56,34. Lo stadio è letteralmente esploso al termine della finale dei 400 ostacoli femminili, che ha incoronato la greca Fani Halkia, prima con l'eccezionale tempo di 52.82. Fino a prima dei Giochi, nessuno avrebbe scommesso sulla Halkia, senza un pedigree internazionale, ma vittima di numerosi infortuni durante il quadriennio olimpico. Dietro la sua vittoria, ottenuta davanti all'inossidabile rumena Tirlea e all'ucraina Tereschuk, c'è un ex velocista, Panaiyotopoulos, rivale di mille battaglie di Tilli negli anni Novanta, finalista ai Mondiali sui 200 metri. Proprio al suo allenatore la Halkia ha dedicato la vittoria, che restituisce all'atletica ellenica il sorriso dopo le vicende che hanno coinvolto Kederis e la Thanou. E a proposito di ostacoli, sorpresa nel secondo turno dei 110 ostacoli, con la caduta dell'americano Allen Johnson, olimpionico ad Atlanta '96 e favorito della gara. Il suo passare rasente gli ostacoli, toccandoli ed abbattendoli pervicacemente, questa volta non ha pagato. E questo forse è un segnale tecnico da tenere a mente. Nel martello femminile, terza finale della serata, titolo alla russa Kuzenkova con un fantastico 75,02 davanti alle cubane Moreno e Crawford. Nei 200 femminili velociste americane ancora senza vittoria, come nei 100 metri. Ad Allyson Felix non è bastato aver stabilito il nuovo record mondiale juniores in 22.18, troppo forte la concorrenza della giamaicana Campbell, prima in 22.05, mentre il bronzo è andato all'esperta bahamense Ferguson. Nella prova maschile, giunta alle semifinali, ancora una grande prestazione di Crawford, 20.05 con un vistoso rallentamento finale. Domani tre le finali in programma: oltre ai 200 si assegneranno i titoli nel lungo maschile (favorito l'americano Phillips) e nei 400 hs (qui pronostico per il dominicano Sanchez). Unico azzurro in gara Andrea Longo, impegnato nelle semifinali degli 800 nella stessa serie del danese Kipketer, primatista mondiale, e del kenyano Mutua, ma col vantaggio di correre nell'ultima batteria, e quindi sapendo gli eventuali tempi di ripescaggio. Gabriele Gentili PROGRAMMA ORARIO 26 AGOSTO(ora locale, fra parentesi gli italiani in gara) 20,00 Qualificazioni Salto in Alto femminile 20,05 Qualificazioni Lancio del Giavellotto maschile gruppo A 20,20 FINALE Salto in Lungo maschile 20,30 Semifinali 1500 metri femminili 21,00 Semifinali 110 hs maschili 21,25 Semifinali 800 metri maschili (Andrea Longo) 21,50 Qualificazioni Lancio del Giavellotto maschile gruppo B 22,00 Batterie Staffetta 4x100 femminile 22,30 FINALE 400 hs maschili 22,50 FINALE 200 metri maschili Nella foto: Giuseppe Gibilisco (foto Omega/Fidal) File allegati:
- I risultati della giornata olimpica



Condividi con
Seguici su: