Atene: domani la maratona con Baldini



L'ultima giornata di gare allo Stadio Olimpico di Atene ha incoronato il re e la regina per quanto riguarda l'atletica ai Giochi Olimpici. Hicham El Guerrouj e Kelly Holmes sono infatti riusciti in due doppiette che fanno di loro i protagonisti assoluti della rassegna, nomi che passeranno alla storia dei Giochi ateniesi a prescindere dalla disciplina. El Guerrouj era arrivato ad Atene attanagliato dai dubbi e dalla paura di fallire ancora una volta l'appuntamento con i cinque cerchi, invece l'oro sui 1500 lo ha sbloccato, consentendogli di correre i 5000 senza pressioni, quasi per gioco, incurante di come sarebbe andata a finire. La finale dei 5000, contro l'etiope Bekele anche lui alla ricerca della doppietta con i 10000 e il kenyano Kipchoge iridato a Parigi, è stata un capolavoro tattico. El Guerrouj è rimasto sempre al coperto, assistendo alla lotta tra i due rivali, poi è uscito sul rettilineo, e quando Bekele ha avuto ragione della resistenza del rivale lo ha sorpassato nettamente, sfruttando l'evidente affaticamento dell'etiope battuto proprio sul piano della strategia. Il tempo, 13:14.39, conta poco, El Guerrouj ora è nella leggenda. Se a Kelly Holems avessero pronosticato alla sua partenza per Atene che sarebbe tornata a casa con due medaglie d'oro, avrebbe riso di gusto. Invece a 34 anni la britannica raggiunge la consacrazione: nei 1500 l'atleta di colore ha ripetuto con giudizio la tattica che sugli 800 l'aveva portata al successo, uscendo ai 120 metri per superare le avversarie e resistere nelle ultimissime falcate. La russa Tomashova, iridata a Parigi, è sembrata aver poco da contrapporre a una rivale che correva sulle ali dell'entusiasmo. Terzo posto per la rumena Cioncan, e per la Holmes anche la soddisfazione del nuovo record nazionale inglese con 3:57.90. I russi si sono comunque rifatti con due titoli: nell'alto la Slesarenko ha schiantato la resistenza della sudafricana Cloete con una serie di salti perfetti, dall'1,85 fino ai 2,02. La sudafricana ha provato i 2,04 sbagliando due volte, la Slesarenko invece ha valicato l'asticella, allora la Cloete ha provato i 2,06, sbagliando ancora, e la Slesarenko ha superato anche questa misura, dimostrando di essere questa volta nettamente superiore. Ha provato anche i 2,10 del nuovo record mondiale e nel terzo tentativo non è sembrata neanche lontana dal riuscirci, ma ormai le energie erano finite. Negli 800 eccezionale prova di "cavallo pazzo" Borzhakovskiy, che dopo essersi fatto staccare dal gruppo nelle prime battute ed ancora nel secondo giro da Kipketer, Mulaudzi e Said Guerni, sul rettilineo finale ha cambiato passo negli ultimi 50 metri superando in tromba gli asfissiati rivali. 1:44.45 il tempo dell'interprete più fantasioso della specialità, e per il primatista mondiale Kipketer solo il bronzo, dietro il sudafricano Mulaudzi. Nelle staffette sorpresa nella 4x100 maschile, dove un cambio lento fra Gatlin e Miller è costato la vittoria agli Usa. Greene non è riuscito a completare la rimonta sul britannico Lewis-Francis, che ha dato ai suoi la vittoria della compattezza di squadra, come spesso accade nella staffetta veloce troppo improvvisata dagli atleti a stelle e strisce. Gli americani si sono rifatti con la doppietta nelle 4x400, assolutamente senza storia, mentre il titolo del giavellotto è andato al norvegese Thorkildsen con 86,50. Domani chiudono i Giochi di Atene con la prova più affascinante, la maratona maschile che spesso ha caratterizzato l'intera rassegna olimpica. La sfida da Maratona ad Atene si preannuncia infuocata, sia nel senso stretto della parola per il caldo e il sole che gli atleti troveranno, sia per il grande numero di atleti pretendenti al podio. Fra questi c'è anche Stefano Baldini, apparso in ottime condizioni nelle sue ultime uscite, che punta a una gara tatticamente accorta per controbattere i favoriti africani, il kenyano Tergat su tutti. Baldini si presenta ad Atene sulla scia del bronzo ai Mondiali dell'anno prima: lo fece anche Bordin nell'88, speriamo sia un precedente valido. Il via alle 18 ora locale. Gabriele Gentili Nella foto: El Guerrouj e Bekele sui 5000 (foto Omega/Fidal)


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