Atene: Gibilisco: "Bronzo che vale più dell'oro"



Dopo la conquista della medaglia di bronzo, Giuseppe Gibilisco ha potuto finalmente liberare tutti i sentimenti tenuti repressi durante un'annata difficile: "Se avessi potuto allenarmi tutto l'anno, sarebbe finita anche meglio. Per me questa medaglia di bronzo vale più dell'oro, per come è arrivata, per quello che significa, è una medaglia più pesante e di valore del titolo mondiale dello scorso anno a Parigi". Una medaglia che Gibilisco tiene a condividere innanzitutto con il suo allenatore Petrov, il mentore di Bubka: "Dopo aver superato i 5,75 mi sono consultato con lui, voleva che saltassi 5,80, temeva che non avessi la preparazione adatta per i 5,85. Io invece mi sentivo sicuro, avevo la stessa asta del 5,92 di Parigi, sapevo che quella misura pur senza allenamento era alla mia portata. Ho avuto ragione, ma anche lui che mi ha spinto a tentare, a venire qui". L'infortunio al bicipite femorale non è superato: "Ho anche il livido, dopo la qualificazione il dolorew era aumentato. Per questo dico che con un'altra situazione avrei potuto ottenere di più".

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