Atene, Brugnetti lancia la sua sfida al mondo



Tre azzurri domani nella prima gara che assegna medaglie allo Stadio Olimpico: sono Ivano Brugnetti, Alessandro Gandellini e Marco Giungi, iscritti ai 20 chilometri di marcia, prova che prenderà il via alle ore 9.00 (le 8 italiane). I tre alfieri del tacco e punta sono stati protagonisti oggi, con Nicola Vizzoni, capitano della formazione, della consueta conferenza stampa di apertura della spedizione italiana, che si è tenuta presso la sede ateniese di Casa Italia. "Sto molto bene - le parole di Brugnetti, uomo verosimilmente di punta della formazione italiana, già oro mondiale sui 50 chilometri a Siviglia 1999 - le gambe vanno a meraviglia, e spero di potermi inserire nella lotta di testa. Ci sono certamente anche degli avversari super, come l'ecuadoriano Perez e lo spagnolo Fernandez, ma proverò a giocare fino in fondo le mie carte". Il passato, per Brugnetti, è davvero tale: "Dopo aver parlato a lungo con Antonio La Torre, il mio allenatore - prosegue Brugnetti, quest'anno sesto in Coppa del Mondo a Naumburg - ho deciso di preparare quest'anno la 20 chilometri invece della 50. Dal 1999, l'anno della vittoria mondiale, ad oggi, non ero più riuscito a ripetermi sulla distanza lunga. Sono tornato al passato, e sto cominciando a raccogliere frutti". Marco Giungi è decisamente battagliero: "Il mio obiettivo è entrare nei primi otto, e credo di essermi preparato nella maniera giusta per riuscirci. Anche io vengo dai 50 chilometri, ma non credo di averli abbandonati completamente, so che saranno presto il mio approdo. Anzi, il sogno, già qui, sarebbe stato di partecipare ad entrambe le prove". Per Alessandro Gandellini, l'unico "ventista" puro al via, una gara dall'approccio più tranquillo: "Cercherò di raccogliere quanti più avversari possibile. Anche io mi sento molto bene, con Ivano abbiamo lavorato davvero bene in questi mesi: credo che un risultato positivo non sia impossibile". Giornata di qualificazione, quella di domani, per Nicola Vizzoni: sarà impegnato nel secondo gruppo di lancio, alle 10 italiane, con la misura limite fissata a 78 metri. "Non so se sia un vantaggio essere nel secondo gruppo, rispetto a chi dovrà andare in pedana alle 9 (le 8 italiane, ndr), perché poi ci sarà da fare i conti con il caldo. Vedremo, cercherò di entrare nei 12, questo è il mio primo obiettivo". Domani saranno in gara anche Fabrizio Donato nelle qualificazioni del triplo (accesso alla finale a 17 metri esatti) e i due altisti, Alessandro Talotti e Nicola Ciotti (limite d'ingresso a 2,28). "Non ci nascondiamo, contiamo di ottenere nuovamente quei successi già centrati lo scorso anno a Parigi, e se possibile incrementarli", il commento del Presidente della FIDAL Gianni Gola. "Abbiamo destinato la gran parte delle risorse per l'Olimpiade, e crediamo di aver fatto tutto a puntino. Non sappiamo se questo si tradurrà in medaglie, ma siamo coscienti di aver fatto tutto il possibile. La squadra è una miscela di nuove e più consolidate forze: penso all'esperienza di May e Vizzoni, e alla gioventù di Rigaudo, Howe, La Mantia. E' certamente una fase di transizione, rinnovamento, dalla quale possiamo attingere elementi di forte significatività". "Abbandono il mio consueto pessimismo - le parole del Ct degli uomini, Roberto Frinolli - e dico che abbiamo delle speranze di medaglia con diversi atleti. Certo, non vuol dire che si tradurranno in metalli pregiati, ma certamente la 4x100, Longo, Gibilisco, la marcia, Baldini, possono dire la loro". Il Ct delle donne Augusto D'Agostino ha comunicato la sofferta rinuncia di Ornella Ferrara: "Non potrà esserci, deve rinunciare perché soffre del riacutizzarsi di uno stato infiammatorio all'inserzione alta dei flessori della coscia. Non avevamo la garanzia che potesse concludere la gara, e quindi siamo stati costretti a prendere questa decisione. La squadra, per il resto sta bene: le mie speranze sono riposte nel triplo, nel lungo e nella marcia. Mi auguro siano ben riposte".


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