Assoluti, la Di Martino supera l'1,93



Antonietta Di Martino è stanca come se avesse corso una maratona. Per lei, alla seconda gara in tre giorni (dopo l'1,94 di Parigi di venerdì sera), è arrivato l'1,93 di Cagliari, misura che non risolve completamente i quesiti sulle sue potenzialità in vista dei Giochi, ma che regala soddisfazione: "Sì, sono molto contenta - le parole dell'azzurra - perché stasera si sono visti quei progressi che cercavo nella rincorsa, finalmente veloce come voglio io. Poi alla fine non è arrivata una misura superiore, ma è normale, sono stanchissima. La gara è cominciata alle sette e mezza, ed è finita alla dieci e mezza, un tempo al quale non sono più abituata. Sono entrata subito in pedana proprio per questo, per scaldarmi, ma alla fine la somma delle due gare, il viaggio, hanno pesato. Va bene comunque, ora vado a casa, e farò l'ultima settimana prima dei Giochi alla Scuola di Formia". In defintiva, due salti per superare l'1,89, uno per l'1,93 e poi tre falli a 1,96. Alle spalle dell'atleta delle Fiamme Gialle, bene Raffaella Lamera, salita a 1,87.

Presentarsi ad un esame non è mai facile. Così Hannes Kirchler non deve essersi sentito proprio tranquillo nel cominciare la gara di disco, peraltro avviata due ore dopo l'inizio previsto a causa dei problemi alla gabbia causati dal martello di Lingua. Il carabiniere altoatesino ha risposto però alla grande, imponendosi con 61,09, misura ottenuta all'ultimo lancio, a dimostrazione di una freddezza non comune. Per lui, anche un altra misura over 60 (60,09) e la maglia tricolore di campione d'Italia; secondo posto per il compagno di club Diego Fortuna, splendido quarantenne da quasi 60 metri di disco (59,17). Altro test di sapore olimpico era uqello sostenuto nei 5000 metri da Elena Romagnolo (Esercito), la siepista azzurra approdata due volte al record italiano della prova con barriere nel corso della stagione. La Romagnolo si è imposta abbastanza agevolmente, finendo in 6:10 (3:02 negli ultimi mille metri), e tagliando il traguardo in 15:55.79. Dietro di lei, la coppia delle Fiamme Gialle composta da Adelina De Soccio e Rosaria Console (16:19.94, 16:19.97), finite allo sprint dopo una gara praticamente di coppia. Il brivido del tentativo di record lo ha fornito Anna Giordano Bruno (Fondiaria SAI) nell'asta, con tre tentativi a 4,41 tutti piuttosto convincenti, dopo il successo colto a 4,35. Alle sue spalle Arianna Farfaletti Casali (Italgest), 4,30, ed Elena Scarpellini (Fondiaria SAI), 4,20, per una delle gare italiane più avvincenti della specialità. Anche in questo caso, però, l'incredibile durata della competizione (oltre tre ore) pesa come un macigno sulle possibilità di espressione agonistica delle atlete.

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