Assoluti: Randazzo campione con 7,95

01 Luglio 2017

Il giovane lunghista siciliano conquista il secondo tricolore della sua giovane carriera sfiorando gli 8 metri. Cattaneo (10.24 appena ventoso) e Siragusa (11.35) vincono i 100 metri.

di Alessio Giovannini

Oggi a Trieste, riflettori puntati sulla pedana del salto in lungo maschile. Nella seconda giornata dei Campionati Italiani Assoluti a tenere banco è la bella sfida tra i due ottometristi azzurri Filippo Randazzo e Kevin Ojiaku. La vittoria va al giovane siciliano dai capelli rossi con 7,95 (+1.1) al rientro dopo un problema fisico che l'aveva condizionato nel mese di giugno. Il piemontese, anche lui portacolori delle Fiamme Gialle, atterra invece sette centimetri più indietro a 7,88 (+1.4). Al femminile, conferma di Laura Strati (Atl. Vicentina) con 6,59 (0.0). Il rettilineo dello Stadio Grezar - in tribuna anche oggi tantissima gente e una bella atmosfera - ha proclamato i campioni dei 100 metri: la toscana Irene Siragusa (Esercito) con 11.35 (+0.7) e il lombardo Federico Cattaneo (Atl. Riccardi) con 10.24, ma a cui un soffio di vento di troppo (+2.1) toglie la gioia del personal best. Non deludono i 400 con il ligure Davide Re (Fiamme Gialle) a prendersi il successo in 46.07 e Maria Benedicta Chigbolu (Esercito) che festeggia in 52.31 la sua prima affermazione individuale agli Assoluti. Capitolo ostacoli con i successi dei lombardi Lorenzo Perini (Aeronautica) con un 13.54 ventoso (+3.0) nei 110hs e di Micol Cattaneo (Carabinieri) che con 13.20 (+1.8) eguaglia anche la migliore prestaziona italiana stagionale dei 100hs. Nel getto del peso, il reatino Sebastiano Bianchetti (Fiamme Oro) si riprende il titolo con 19,74 rispondendo per le rime al fiorentino Leonardo Fabbri (Aeronautica), miglioratosi a 19,33. Giavellotto al veneto Mauro Fraresso (Fiamme Gialle) con 77,36 e disco all'emiliana Stefania Strumillo (Atletica 2005) al terzo centro consecutivo con 56,15. Nel mezzofondo conferma per la campionessa in carica Yusneisy Santiusti (Assindustria Sport Padova) che domina gli 800 metri in 2:02.80 con al quarto posto l'exploit della 16enne Eloisa Coiro (Roma Acquacetosa) che con 2:04.63 diventa la seconda under 18 italiana alltime. Nell'alto vinto da Erika Furlani (Fiamme Oro) con 1,88, si rivede l'azzurra Desirèe Rossit (Fiamme Oro) oggi a quota 1,86. Domani la terza e conclusiva giornata della rassegna tricolore con 18 titoli da assegnare tra pista e pedane.

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IL RACCONTO della SECONDA GIORNATA

5000 donne (FINALE) – Tirata per quattro chilometri da una “locomotiva” che non ti aspetti (Teresa Montrone dell’Alteratletica Locorotondo) la gara entra nel vivo solo nell’ultimo mille con la progressione di Valeria Roffino (Fiamme Azzurre): con un chilometro da 3:01 la biellese si prende il successo in 16:30.47, il terzo in carriera in un tricolore Assoluto dopo i due sui 3000 siepi nel 2014 e 2015. Per la seconda piazza Barbara Bressi (Self Atl. Montanari Gruzza) supera la tricolore Promesse Chiara Spagnoli (Atl. Brescia 1950) proprio nell’ultimo metro (16:34.69 a 16:34.72).

5000 uomini (FINALE) – Partenza davvero al piccolo trotto con Ahmed El Mazoury (Fiamme Gialle) che prova a strappare un paio di volte il ritmo senza troppa convinzione. Dopo un passaggio a 5:54.8 al secondo chilometro è Lorenzo Dini (Fiamme Gialle) a sollecitare l’andatura e a ridurre il gruppo di testa a quattro unità. L’ultimo giro è territorio del mantovano del Cs Esercito Marco Najibe Salami che conquista il primo titolo in carriera nella specialità in 14:06.59: per l’argento a 14:06.91 è una questione di millesimi con Said El Otmani (Esercito) che precede la sorpresa di giornata Stefano Guidotti Icardi (Cus Torino); Dini è quarto (14:07.59).

4x100 uomini – In prima serie c’è Antonio Infantino al lancio per l’Athletic Club 96 Alperia: il sodalizio bolzanino chiude in 41.09. Il clou è però tutto nella terza serie con l’ennesima sfida tra le Fiamme Gialle e l’Atletica Riccardi Milano 1946. A Rieti 2016 vinsero nettamente i milanesi, nell’ultima rassegna indoor prevalse il gruppo sportivo militare per pochi centesimi: stavolta sono ancora i finanzieri a imporsi sull’abbrivio delle belle frazioni centrali dei duecentisti Eseosa Fausto Desalu e Diego Marani. Il quartetto, completato da Lorenzo Valentini in prima e Delmas Obou a chiudere, vince in 40.03; la Riccardi 1946 (Federico Cattaneo, Giacomo Tortu, Simone Tanzilli, Wandeson Polanco) è seconda con 40.09; terzo il Cus Palermo (Antonio Parlato, Giuseppe Santamaria, Andrea Spezzi, Federico Ragunì) in 40.81.

4x100 donne – Domina il quartetto femminile dei Carabinieri e non poteva essere altrimenti: parte la quattrocentista Maria Enrica Spacca, a sparigliare le carte pensano Gloria Hooper (impegnata solo in staffetta) e Anna Bongiorni nelle frazioni centrali, chiude Giulia Latini per un 44.54 che pone la formazione in quarta posizione nelle graduatorie alltime di società. Per tre quarti si tratta della stessa compagine che vinse un anno fa con i colori della Forestale (a Rieti era presente Arcioni mentre non era schierata Hooper). Per il secondo posto si ripete un duello "tradizionale" nelle finali Oro dei Societari: stavolta prevale la Bracco Atletica (Julia Calliari, Marta Maffioletti, Annalisa Spadotto Scott, Sabrina Galimberti) sull’Acsi Italia Atletica (Ludovica Landi, Chiara Gala, Elisabetta e Giovanna De Andreis) 45.38 a 45.40.

Lungo uomini (FINALE) - Filippo Randazzo vs Kevin Ojiaku è il duello del giorno. I due lunghisti delle Fiamme Gialle, entrambi entrati quest'anno nel club degli ottometristi azzurri, si giocano le carte migliori al primo ingresso in pedana. 7,95 (+1.1) e primato personale outdoor per Randazzo (+19 centimetri) e 7,88 (+1.4) per Ojiaku che quasi si ripete al quarto turno con 7,87 (+0.6), ma poi deve arrendersi ai crampi. Terzo Stefano Tremigliozzi (Aeronautica) atterrato a 7,78 (+0.6). Per il 21enne siciliano Randazzo, settimo agli Euroindoor di Belgrado e al rientro dopo lo stop di giugno per un problema fisico, è il secondo titolo assoluto della sua giovanissima carriera e fa il paio con la vittoria del 2015 a Torino.

Peso uomini (FINALE) - Succede tutto all'ultimo lancio. Il ventenne fiorentino Leonardo Fabbri, appena arruolato in Aeronautica, sfodera un 19,33 da personal best che lo proietta al comando. La reazione di Sebastiano Bianchetti è tonante ed immediata: il 21enne reatino delle Fiamme Oro spedisce la palla di ferro ancora più lontano, a 19,74 sfiorando il PB (19,78). Il titolo assoluto per il secondo anno consecutivo è nelle sue mani con altri due lanci over-19 metri: 19,15 e 19,27. Terzo Daniele Secci (Fiamme Gialle) con 18,91 sul 18,51 di Gian Piero Ragonesi.

Disco donne (FINALE) - Tutte sul podio le protagoniste più attese.

La vittoria, come nel 2016, va alla seconda discobola italiana di tutti i tempi: Stefania Strumillo (Atletica 2005), oggi davanti a tutte con 56,15. Seconda Valentina Aniballi (Esercito) 54,46 e terza la primatista under 23 Daisy Osakue (Sisport Fiat) 54,28.

Alto donne (FINALE) - Erika Furlani, ormai con la vittoria in tasca - è il suo primo titolo assoluto - a 1,88, incappa in due "X" a 1,90 e poi si gioca l'ultimo tentativo all'1,94 che varrebbe lo standard di iscrizione per i Mondiali di Londra. La giovane altista delle Fiamme Oro appena una settimana fa era salita a 1,92. Al secondo posto si rivede l'azzurra Desirèe Rossit (Fiamme Oro) che con 1,86 riscatta le prime uscite della stagione in cui non era riuscita ad esprimersi al massimo delle sue possibilità. Nel 2016 è volata a 1,97 e ha raggiunto la finale alle Olimpiadi di Rio. Terza Serena Capponcelli che salta 1,84 come Elena Vallortigara (Carabinieri), ma un errore in meno le regala il podio.

800m uomini (FINALE) - Torna dagli USA dove ha disputato i Campionati NCAA e vince il titolo italiano assoluto. Stefano Migliorati negli Stati Uniti difende i colori dei Pirates dell’East Carolina, in Italia il 22enne bresciano ha la maglia del CS San Rocchino. A Trieste battaglia spalla sotto la tribuna con Mattia Moretti (Carabinieri), ma il guizzo finale sulla linea d'arrivo lo premia per 1:49.85 a 1:49.90. Terzo l'under 23 Enrico Riccobon (Brugnera PN Friulintagli) 1:50.39.

800m donne (FINALE) - La campana suona a 1:01.0 e la numero 1 azzurra Yusneysi Santiusti inizia a prendere a largo sul resto della compagnia. La mezzofondista dell'Assindustria Sport Padova all'uscita dall'ultima curva capitalizza il suo vantaggio e va a fare il bis tricolore in 2:02.80. Alle sue spalle c'è la trentina Irene Baldessari (Esercito) che con 2:03.66 riesce a contenere la campionessa Promesse Eleonora Vandi (Atl. Avis Macerata) 2:04.02. Quarta è la più giovane delle finaliste: Eloisa Coiro, atleta classe 2000 dalla chioma rossa che compirà 17 anni a dicembre. L'atleta della Roma Acquacetosa porta a termine il suo doppio giro di pista in 2:04.63, seconda prestazione italiana under 18 alltime alle spalle del record di categoria di Marta Zenoni (2:01.91 nel 2016), ma superando Gabriella Dorio (2:05.09 nel 1973) e Fabia Trabaldo (2:04.65 nel 1989).

Lungo donne (FINALE) - Laura Strati è la lunghista più in forma del momento. La 26enne dell'Atl. Vicentina - che vive e lavora come traduttrice a Madrid - con il 6,59 (0.0) di oggi ribadisce una regolarità su queste misure che ormai la caratterizza da tempo. Quella odierna pareggia di fatto il suo secondo miglior risultato in carriera a soli 4 centimetri dal recente PB di 6,63. Sul podio a Trieste la affiancano Tania Vicenzino (Esercito) 6,22 (-0.7) e Carol Zangobbo (Assindutria Sport Padova) 6,06 (-0.7).

400m donne (FINALE) - Maria Benedicta Chigbolu non aveva mai vinto un titolo individuale assoluto. Oggi è arrivato quel giorno. A Trieste la 27enne dell'Esercito non si lascia sfuggire la vittoria con 52.31 per la gioia della sua allenatrice Maria Chiara Milardi che festeggia anche il successo tra gli uomini di Davide Re. Seconda è l'altra staffettista azzurra Maria Enrica Spacca (Carabinieri) 52.95, mentre la 23enne Raphaela Lukudo (Esercito) chiude terza con il PB a 53.03.

400m uomini (FINALE) - Davide Re (Fiamme Gialle) conferma il pronostico da favorito e corre a mettersi la maglia di campione italiano in 46.07, a 7 centesimi da una nuova incursione nella fascia dei 45 secondi. Alle spalle del quattrocentsita ligure c'è lo junior Vladimir Aceti (Vis Nova Giussano), grintosissimo debuttante della 4x400 azzurra a Lille, che con 46.40 realizza il suo secondo tempo di sempre, a 10 centesimi dal PB. Dopo l'ancora 18enne di origine russa, ma trapiantato a Giussano, è la volta del tricolore indoor Marco Lorenzi. Il trentino delle Fiamme Gialle si prende il terzo posto in 46.57 precedendo il pugliese Daniele Corsa (Folgore Brindisi) 46.71 e il siciliano Giuseppe Leonardi (Carabinieri) 46.72.

Giavellotto uomini (FINALE) - Assente last-minute il leader 2017 Norbert Bonvecchio, frenato da un fastidio alla spalla. La scena allora è tutta per il 24enne veneto Mauro Fraresso (Fiamme Gialle) che con 77,36 (terza spallata in carriera) porta a casa una vittoria che fa il paio con il titolo invernale di febbraio. Bel lancio anche per il lombardo Roberto Bertolini (Fiamme Oro), secondo con 76,02 sul veneto Antonio Fent (Carabinieri) 72,80.

100m uomini (FINALE) - Il vento si diverte ancora a fare qualche piccolo dispetto sul rettilineo. Federico Cattaneo (Atl. Riccardi Milano) dopo la maglia azzurra da titolore agli Europei a squadre di Lille, indossa anche quella di campione italiano assoluto dei 100 metri. L'ex calciatore lombardo convertito allo sprint ferma il cronometro a 10.24, in netto vantaggio sul resto della concorrenza, ma un +2.1 di vento non gli permette di esultare anche per il record personale. Idem per il siciliano Gaetano Di Franco (Enterprise S&S) 10.36 che supera di un centesimo l'oro europeo U23 Giovanni Galbieri (Aeronautica), 10.37. Da segnalare il quarto posto con 10.38 del giovane siciliano, tricolore junior, Nicholas Artuso (Atl. Villafranca). Out per falsa partenza il campione italiano Promesse Wanderson Polanco (Atl. Riccardi Milano), mentre il pugliese Luca Cassano (Firenze Marathon) viene messo fuori gioco da un risentimento subito dopo l'uscita dai blocchi.

100m donne (FINALE) - La toscana Irene Siragusa fa il bis tricolore a distanza di tre anni dal successo di Rovereto 2014. La velocista con gli occhiali sfreccia al traguardo in 11.35 (+0.7), suo secondo miglior tempo di sempre a 3 centesimi dal PB. Nella prima parte di gara l'azzurra dell'Esercito deve fare i conti con il brillante avvio di Anna Bongiorni (Carabinieri), poi rimontata e superata nel finale, ma che chiude comunque con 12 centesimi di personale (da 11.51 a 11.39). Terzo posto per l'altra staffettista della 4x100 Nazionale Audrey Alloh (Fiamme Azzurre) 11.58.

Asta uomini (FINALE) - Vince l'esperienza di Giorgio Piantella. Il quasi 36enne veneto dei Carabinieri con quello di oggi sale a quota 15 titoli azzoluti: 8 all'aperto e 7 indoor. Il salto della vittoria è a 5,40, misura su cui solo l'astista padovano riesce ad avere la meglio. Claudio Stecchi (Fiamme Gialle) deve accontentarsi del secondo posto con 5,20 e 5,30 senza errori. Poi si fanno i sentire i crampi e il fiorentino deve alzare bandiera bianca a 5,40. Terzo, sempre con 5,30, Claudio Sinno (Aeronautica). Gran tifo per lo junior Max Mandusic (Trieste Atletica) che davanti al pubblico di casa si esalta e chiude ai piedi del podio con il PB eguagliato (5,20).

100hs (FINALE) - Qui il vento non fa brutti scherzi. Micol Cattaneo (Carabinieri) aggiunge alla sua collezione il quinto titolo dei 100hs eguagliando il 13.20 (+1.8) della migliore prestazione italiana 2017 della primatista Veronica Borsi (Fiamme Gialle) che oggi chiude terza in 13.45. Per la 35enne lombarda è il primo tricolore dopo la nascita nel 2014 della piccola Rebecca. La sorpresa della giornata è la triestina Nicla Mosetti, vent'anni ancora da compiere e che si presentata allo Stadio Grezar con un accredito di 13.60. Oggi la portacolori della Bracco Atletica torna a casa con il secondo posto e ben 23 centesimi di personale, 13.37.

110hs (FINALE) - Quando sul display si accendono quelle quattro cifre rosse 13.54 Lorenzo Perini lascia esplodere tutta l'energia che ha ancora in corpo. Il quasi 23enne dell'Aeronautica centra finalmente il primo titolo assoluto sui 110hs della sua carriera battendo lo storico rivale Hassane Fofana (Fiamme Oro) 13.81 e l'under 23 Simone Poccia (Studentesca Milardi Rieti) 13.89.

Purtroppo in pista c'è troppo vento (+3.0) e l'ostacolista lombardo con il look alla Wolverine purtroppo oggi non può festeggiare anche il personal best.

100m uomini (semifinali) - Solo 8 posti per la finalissima di oggi alle 18:50. L'azzurro Federico Cattaneo (Atl. Riccardi Milano) è l'autore del crono più veloce: 10.44 (+0.3) sul 10.40 di Gaetano Di Franco (Enterprise S&S), il 10.49 del tricolore Promesse Wanderson Polanco (Atl. Riccardi Milano) e il 10.50 del campione europeo U23 Giovanni Galbieri (Aeronautica). Assente il lunghista Marcell Jacobs (Fiamme Oro) dopo il risentimento avvertito ieri in batteria. Nella seconda semifinale sbuca di nuovo il pugliese Luca Antonio Cassano (Firenze Marathon) che mette in fila tutti in 10.54 (-1.4).

100m donne (semifinali) - Messaggio per tutte: Irene Siragusa (Esercito) oggi non scherza. La 24enne velocista dell'Esercito sfodera un 11.38 (+0.1) senza rivali, suo secondo tempo di sempre a 6 centesimi dal recente PB di Orvieto. Entra in pista anche la tricolore indoor Anna Bongiorni (Carabinieri) che deve fronteggiare anche il vento (-2.0). La sprinter toscana con 11.69 si lascia dietro la compagna di staffetta azzurra Audrey Alloh (Fiamme Azzurre) 11.78 e Jessica Paoletta (Esercito) 11.82. Finale alle 18:40.

Martello donne (FINALE) - Il terzo titolo di Trieste 2017 va alla martellista, figlia d'arte, Sara Fantini. La lanciatrice del CUS Parma, dopo l'esordio in Nazionale senior a Lille, mette in bacheca il secondo titolo assoluto della sua giovane carriera. La primatista italiana under 23 oggi spedisce il suo attrezzo a 66,81 (nella serie anche 65,75, 65,36 e 65,22) e conquista una vittoria che fa il paio con quella dei Tricolore invernali di Rieti. Secondo posto, ma staccata di quasi sette metri, per la piemontese Francesca Massobrio (Fiamme Oro) 59,69 davanti alla corregionale Lucia Prinetti (Fiamme Gialle) 58,99.

110hs (batterie) - L'azzurro Lorenzo Perini (Aeronautica) è reduce da un lieve attacco di appendicite che, alla vigilia degli Assoluti, aveva messo in dubbio la sua partecipazione a Trieste. L'ostacolista lombardo sembra in forma e il suo 13.87 (+0.1) è nettamente il crono più veloce delle batterie. Il campione uscente Hassane Fofana (Fiamme Oro) non sembra, però, avere nessuna intenzione di abdicare e intanto si aggiudica la sua battria in 14.01 (-0.9). Luca Trgovcevic (Studentesca Milardi Rieti) nel primo round del pomeriggio ha anche il tempo di dare una veloce sbirciata ai suoi avversari mentre taglia per primo il traguardo in 14.16 (-0.8). Finale stasera alle 18.

100hs (semifinali) - Veronica Borsi ha un conto in sospeso dopo la trasferta francese degli Europei a squadre di Lille da cui sarebbe voluta tornare con maggiore soddisfazione. La primatista d'Italia regola così, 13.41 a 13.44 (+0.9), l'emergente ligure Luminosa Bogliolo (CUS Genova) che migliora di 9 centesimi il PB. Attenzione, però, alla risposta di Micol Cattaneo (Carabinieri), un 13.32 (+0.4) che trascina al personale la 19enne atleta di casa Nicla Mosetti (Bracco Atletica) 13.43. Oggi alle 18:10 la finale.

Disco uomini (qualificazione) - Per Giovanni Faloci, Hannes Kirchler e Nazzareno Di Marco gli Assoluti inizieranno domani alle 16 in finale. Un obiettivo che oggi hanno raggiunto facilmente anche il primatista italiano junior Giulio Anesa (Fiamme Gialle) 55,26, Federico Apolloni (Aeronautica) 54,59, Gian Piero Ragonesi (alla sua prima gara italiana di quest'anno dopo la stagione negli USA) 52,98 e Martin Pilato (La Fratellanza 1874) 52,73.

Triplo uomini (qualificazione) - Jan Luxa, 21enne di origine slovena con cittadinanza italiana, piazza l'hop-step-jump più lungo di oggi: 15,91 (+1.0) a 6 centimetri dal PB. Balza oltre il 15,70 della qualificazione diretta anche l'argento europeo under 18 Andrea Dallavalle (Atl. Piacenza) 15,82 (+1.2), mentre l'azzurro Fabrizio Schembri (Carabinieri) piazza un 15,38 controvento (-0.2). Domani alle 18:45 vedremo all'opera anche il campione in carica Daniele Cavazzani (Studentesca Milardi Rieti) e Andrea Chiari (Fiamme Gialle).  

Asta donne (qualificazione) - Il biglietto per la finale si stacca a quota 3,90, misura superata da dieci atlete. Domani (ore 16) a loro si uniranno Sonia Malavisi, Helen Falda e Roberta Bruni. In palio stavolta ci sarà il titolo.     

Giavellotto donne (qualificazione) - Eleonora Bacciotti (Firenze Marathon) con 51,91 e Luisa Sinigaglia (GS Valsugana Trentino) con 47,13 sbrigano al primo lancio la pratica dei 47 metri della qualificazione. Domani, ore 17:30, in pedana ci saranno anche Zahra Bani, Paola Padovan e Carolina Visca per una sfida assolutamente da tenere d'occhio.

400hs uomini (batterie) - Il più veloce del primo turno è Lorenzo Vergani (CUS Pro Patria Milano) con un convincente 50.47. Pochi minuti più tardi, però, per l'ostacolista lombardo arriva la notifica della squalifica per un presunto passaggio irregolare dell'ostacolo. Scatta subito la revisione del risultato e la riammissione dell'atleta alla finale di domani (ore 18:30). Al via ci sarà anche il campione in carica Josè Bencosme (Fiamme Gialle) che oggi si limita a vincere la sua batteria in un tranquillo 51.41.

400hs donne (batterie) - Le batterie mettono puntualmente in luce le protagoniste annunciate della vigilia. La primatista d'Italia Yadis Pedroso (Aeronautica) domina la seconda batteria dall'ottava corsia in 56.06. Non si fa attendere la risposta di Marzia Caravelli (Aeronautica) che nel successivo round corre un agilissimo 56.74 controllando vistosamente nel finale. Da segnalare anche il bel confronto tutto under 23 tra Eleonora Marchiando (Atl. Calvesi) e Valentina Cavalleri (Esercito), appiate a 58.72. Ilaria Vitale (Libertas Friul Palmanova) 58.25 e Rebecca Sartori (GA Bassano) 58.63 sono, invece, le vincitrici delle ultime due batterie. Tutte sui blocchi domani, ore 18:40, per la finale.

Triplo donne (qualificazione) - Miglior misura della mattinata è il 12,93 (+2.0) della pugliese Francesca Lanciano (Alteratletica Locorotondo) che all'ultimo salto atterra 13 centimetri oltre il 12,80 fissato per la qualificazione. Come lei anche Arianna Musu (ACSI Campidoglio Palatino) 12,85 (+2.5) e Maryoris Sanchez Ferrer (Lagarina Crus Team) 12,80 (-0.2). Domani, ore 17, la finale con le leader stagionali Dariya Derkach e Ottavia Cestonaro.

Alto uomini (qualificazione) - 2,15 è la misura che rappresenta la soglia di qualificazione, ma oggi non serve spingersi fin a quel punto. I finalisti (11), infatti, sono reclutati tutti a quota 2,05 compresi l'iridato under 18 Stefano Sottile (Fiamme Azzurre, il bronzo europeo U23 Eugenio Meloni (Carabinieri), Nicolas De Luca (Futura Roma) e l'azzurro Alessandro Talotti (Libertas Udine) che ha scelto Trieste per l'ultima gara della sua carriera. Domani alle 18 si salta per le medaglie.

10.000m marcia uomini (FINALE) - Il diluvio di ieri sera ha lasciato spazio ad una bella mattinata di sole e così anche se con mezza giornata di attesa in più, i marciatori possono intraprendere la loro fatica. Per Federico Tontodonati arriva il poker tricolore sui 10km in pista. Prima di oggi il piemontese dell'Aeronautica aveva indossato la maglia di campione italiano su questa distanza nel 2011, 2012 e 2015. Stamattina il 27enne azzurro taglia il traguardo in 40:34.09 ad una decina di secondi dal personale di quattro anni fa (40:24.30 a Borgaretto). Sul podio lo affiancano il veneto Leonardo Dei Tos (Athletic Club 96 Alperia) 41:17.49 e il pugliese Vito Minei (Fiamme Oro) 41:27.67. Peccato per le squalifiche, dopo oltre metà gara, degli azzurri Matteo Giupponi (Carabinieri) e Massimo Stano (Fiamme Oro), fino a quel momento in testa alla competizione.

Disco donne (qualificazione) - Dopo la pioggia di ieri c'era ancora un turno di lanci da recuperare. I 50 metri della qualificazione diretta erano già stati centrati ieri da Giada Andreutti (Malignani Libertas Udine) 53,03 e la pluricampionessa d'Italia Laura Bordignon (Fiamme Azzurre) 51,80. Stasera (ore 19) in finale lanceranno anche Valentina Aniballi, Daisy Osakue e Stefania Strumillo.

(ha collaborato Cesare Rizzi)


Irene Siragusa (foto Colombo/FIDAL)


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