Apeldoorn 2025: tutte le sfide maschili
04 Marzo 2025di Marco Buccellato
AGGIORNAMENTO MERCOLEDÌ 5 MARZO ORE 11.30 - Non ci sarà il greco Miltiadis Tentoglou, il campione olimpico, mondiale ed europeo del lungo, costretto alla rinuncia a causa dell'influenza. Italia con Furlani, Diaz, Fabbri, Weir, Simonelli, per citare i più quotati: le chance non mancano. La star delle gare maschili agli Europei indoor di Apeldoorn è il campione olimpico norvegese Jakob Ingebrigtsen che punta a un'altra doppietta 1500-3000.
VELOCITÀ
60 METRI - Dopo due edizioni con la medaglia d’oro in casa Italia (Jacobs a Torun e Ceccarelli a Istanbul, tornati a vincere dopo Tilli ’83), la partita dello sprint maschile ad Apeldoorn è apertissima. Iscritti tutti i medagliati non azzurri delle ultime due edizioni, lo slovacco Jan Volko, il tedesco Kevin Kranz e lo svedese Henrik Larsson, alfiere della velocità di una Svezia che non ha mai vinto l’oro dei 60 metri in trentasette edizioni. Proprio lo scandinavo, assieme al britannico Jeremiah Azu (bronzo agli Europei all’aperto 2022), guida un elenco piuttosto equilibrato, dove figura come co-leader anche la novità dello spagnolo sprinter-ostacolista Abel Jordan. Italia con il campione europeo in carica Samuele Ceccarelli (Fiamme Oro) e l’esordiente Stephen Awuah Baffour (Battaglio Cus Torino). Il primato dei campionati è fissato a 6.42 dall’edizione di Torino 2009 a firma del britannico Dwain Chambers in semifinale. Il record europeo è il 6.41 con il quale Marcell Jacobs vinse il titolo mondiale a Belgrado.
400 METRI - Si cerca l’erede di Karsten Warholm, assente. Tra gli iscritti c’è però lo spagnolo oro di Torun, Oscar Husillos, brillante nell’ultima gara a Madrid, a spese del miglior spagnolo di stagione, Inaki Canal. Sul piano dei risultati, il più bravo del ciclo invernale è stato l’ungherese Attila Molnar (terzo europeo di sempre in 45.08 a tre centesimi dal record di Schonlebe e Warholm), assente in via precauzionale a Madrid causa mal di gola. Senza gare all’attivo, ma con quattro bronzi europei nel forziere (due indoor) l’olandese Liemarvin Bonevacia. Italia con il finalista europeo 2024 e primatista under 23 al coperto Luca Sito (Fiamme Gialle, 46.15), resto del plateau con l’Est del polacco Maksymilian Szwed e del ceco Matej Krsek, quota UK con Alex Haydock-Wilson, la Norvegia ha talento da vendere con Havard Bentdal Ingvaldsen. Ultimo azzurro sul podio, l’argento di Claudio Licciardello a Torino 2009. Il record dei campionati, primato d’Europa eguagliato, è proprio il 45.05 di Warholm a Glasgow 2019.
STAFFETTA 4x400 - Ultimo podio a Istanbul con Belgio, Francia e Olanda, una visione replicabile anche ad Apeldoorn ma con Gran Bretagna, Spagna e Repubblica Ceca a giocarsi un podio già conquistato nella terzultima e nella penultima edizione degli Europei indoor. Non c’è la Polonia, il cui team vanta il record d’Europa, assente in una grande competizione dopo ventisette anni. Il record dei campionati è fissato dall’edizione del 2015 a Praga, 3:02.87 del Belgio dei tre fratelli Borlée e di Julien Watrin, iscritti anche per Apeldoorn a distanza di dieci anni.
OSTACOLI
60HS - Gara-spettacolo, con cinque tra i migliori dieci europei di sempre sulla distanza. Guida la sessione invernale il polacco Jakub Szymanski, sceso a 7.39, argento due anni fa a Istanbul. Al via anche l’elvetico oro uscente Jason Joseph e il francese di bronzo (sia europeo che mondiale) Just Kwaou-Mathey, uomo di punta transalpino insieme a Wilhem Belocian, forse il più in condizione assieme allo spagnolo Enrique Llopis. Proprio dal team spagnolo emerge la ritrovata competitività di Asier Martinez. L’argento mondiale e oro europeo nei 110 ostacoli a Roma 2024 Lorenzo Simonelli (Esercito) non ha gare all’attivo, presenti gli altri azzurri Hassane Fofana (Fiamme Oro) e Nicolò Giacalone (Atl. Biotekna). Il record dei campionati è il 7.40 del primatista europeo Colin Jackson (Vienna 2002), il miglior piazzamento azzurro è l’argento di Daniele Fontecchio (Madrid 1986) e Paolo Dal Molin (Göteborg 2013).
MEZZOFONDO
800 METRI - Un parterre di grandissimo livello per i quattro giri sull’anello di Apeldoorn. La Spagna ripresenta un oro europeo, Alvaro de Arriba, un oro mondiale, Mariano Garcia, e il neo-primatista nazionale Josué Canales, in una sfida ricca di top runner quali il belga bronzo europeo e mondiale Eliott Crestan, il primatista italiano Catalin Tecuceanu (Fiamme Oro), l’irlandese Mark English (due volte a podio), lo svedese argento mondiale Andreas Kramer (senza gare quest’anno). La Francia punta sulla freschezza di Yanis Meziane, l’Olanda sulla crescita di Samuel Chapple. Gara di classica tradizione tattica, con un primato dei campionati ancora nelle mani del britannico Tom McKean dal 1990 in 1:46.22. Rinuncia Simone Barontini (Fiamme Azzurre), in pista anche l’esordiente Giovanni Lazzaro (Aeronautica).
1500 METRI - Jakob Ingebrigtsen per la terza accoppiata consecutiva su 1500 e 3000. Il norvegese ha demolito il muro dei 3:30 indoor nei 1500 metri lungo il viatico del record del mondo sul miglio a Liévin e detiene anche il record dei campionati con 3:33.95 in occasione dell’oro di Istanbul. Ad opporsi allo strapotere europeo del norvegese, gli altri due componenti del podio 2023, il primatista di Francia Azeddine Habz e quello britannico Neil Gourley, oltre a un nutrito assemblage di aspiranti al podio quali il portoghese Isaac Nader, lo spagnolo Attaoui, i belgi Vermeulen, Sisk e Verheyden, gli altri britannici Giles e Keen e il tedesco Farken. Italia con Federico Riva (Fiamme Gialle). Nella storia azzurra dei campionati, l’argento di Riccardo Materazzi (Göteborg 1984) e il bronzo di Gianni Del Buono (Sofia 1971).
3000 METRI - Non ci fosse stato il polacco Marcin Lewandowski a precederlo nei 1500 metri di Glasgow 2019, Jakob Ingebrigtsen sarebbe stato in corsa per la quarta doppietta 1500-3000 metri. Il norvegese vanta il primato dei campionati in 7:40.32, che è anche il suo personal best al coperto sulla distanza. Sul piano squisitamente cronometrico, l’Europa ha cambiato passo nell’inverno attuale: ben cinque tra le migliori performance di sempre sono state ottenute nella stagione in corso, con in pole position il 7:27.92 del britannico primatista nazionale George Mills e il record europeo under 23 del prodigioso olandese Niels Laros, in gara con il temibile connazionale Stefan Nillessen. Una delle sfide più spettacolari dell’intero programma: all’assalto del podio vanno anche lo svedese Andreas Almgren, il francese Azeddine Habz, l’irlandese Andrew Coscoran, il serbo Elzan Bibic (bronzo due anni fa).
SALTI
ALTO - Presente l’olandese campione europeo in carica Douwe Amels, che a Istanbul ebbe la giornata migliore della carriera. In una stagione di misure non eccelse, sono iscritti l’ucraino capofila mondiale stagionale e bronzo a Roma 2024 Oleh Doroshchuk (2,32), il primatista israeliano Kapitolnik (2,31 al sole di Tel Aviv) e il ceco Stefela (2,30). Il team Italia (senza Stefano Sottile capace di 2,31) ha iscritto il neo-campione italiano con 2,28 Matteo Sioli (Euroatletica 2002), Manuel Lando (Aeronautica) anche lui al personale ad Ancona con 2,26 e il debuttante Eugenio Meloni (Carabinieri). Fattori da non trascurare, l’esperienza del belga Thomas Carmoy (due volte al bronzo) e del tedesco Tobias Potye (argento a Monaco 2022). Di padre in figlio: per la Svezia c’è Melwin Lycke Holm, erede del primatista dei campionati Stefan Holm (2,40). Italia story: oro-argento di Gianmarco Tamberi, argento di Silvano Chesani.
ASTA - Laddove è assente la star assoluta dell’atletica mondiale Armand Duplantis (primatista dei campionati con 6,05), ecco l’ultimo seimetrista in ordine cronologico a presentarsi da favorito, il greco bronzo olimpico (argento europeo a Istanbul e Roma 2024 e bronzo mondiale indoor a Glasgow) Emmanouil Karalis, salito in pochi giorni prima a 6,01 e poi a 6,02. In corsa per il podio: i francesi Thibaut Collet, Baptiste Thiery e il leggendario Renaud Lavillenie, tornato oltre i 5,90 per il record mondiale master a Clermont-Ferrand nel meeting da lui organizzato, il turco Ersu Sasma, l’oro uscente Sondre Guttormsen, l’olandese Menno Vloon.
LUNGO - Stavolta non ci sarà il greco Miltiadis Tentoglou (8,05 quest’anno) vincitore degli ultimi tre ori della rassegna continentale indoor e degli ultimi due di quella iridata: out per influenza. Il talento reatino Furlani, bronzo olimpico a diciannove anni a Parigi, vanta la miglior prestazione mondiale stagionale con l’8,37 di Torun, cifra mai raggiunta al coperto da un lunghista italiano. In gara anche lo svedese tre volte argento all’Europeo indoor Thobias Montler, e l’avversario tradizionale di Furlani nelle manifestazioni ‘under’, il bulgaro Bozhidar Saraboyukov. Al di là del poker di favoriti per la zona-podio, menzione per la coppia spagnola formata da Jaime Guerra e dall’ex-cubano Lester Lescay, già capace di 8,35 all’aperto la scorsa estate. Primato dei campionati (anche record europeo indoor) 8,71 del tedesco Sebastian Bayer a Torino 2009. Medagliere azzurro: oro Andrew Howe nel 2007, un argento e due bronzi per Giovanni Evangelisti.
TRIPLO - In dieci centimetri i tre leader europei (e mondiali) 2025: il tedesco Max Hess (17,41, vecchio avversario di Fabrizio Donato) e gli azzurri Andrea Dallavalle (Fiamme Gialle) e Andy Diaz (Fiamme Gialle), che seguono Hess nelle migliori misure dell’anno rispettivamente con 17,36 e 17,31. Italia Team con l’aggiunta di Simone Biasutti (Fiamme Gialle), iscritto con il sesto accredito (16,67). L’oro di Apeldoorn sarà in ogni caso un nome nuovo, in assenza dei magnifici due Jordan Alejandro Diaz e Pedro Pablo Pichardo, gli unici due triplisti che hanno chiuso la finale olimpica di Parigi davanti all’azzurro Diaz, bronzo alla prima finale globale con la maglia azzurra. Casistica: Hess ha in bacheca le ultime quattro medaglie di bronzo, il francese Gogois è iscritto con in dote il bronzo di Roma 2024. Il primato dei campionati è il vecchio record del mondo indoor di Teddy Tamgho (17,92 a Parigi 2011), l’unico capace di battere Fabrizio Donato e il suo primato al coperto di 17,73.
LANCI
PESO - Italia a tutta, con l’oro in carica Zane Weir e Leonardo Fabbri (argento mondiale outdoor, bronzo mondiale indoor e campione europeo a Roma 2024) per cancellare i sei nulli della finale di Istanbul. Il fiorentino guida la stagione con i 21,95 di Liévin, seguito proprio da Weir (21,76 agli Assoluti di Ancona). Della finale di Istanbul ritrovano il ceco Tomas Stanek, già oro a Torun 2021. Di nuovo sulla cresta dell’onda un altro oro indoor, il polacco Konrad Bukowiecki, tornato a misure di caratura e continuità di rendimento. Nick Ponzio (Athletic Club 96 Alperia) completa il terzetto azzurro con l’ottava misura nella lista degli iscritti, dove tra i migliori dell’inverno si inseriscono il romeno Andrei Toader e lo svedese Wictor Petersson, al record nazionale dopo cinquanta anni. Il record dei campionati è il 22,19 di Ulf Timmermann, unico pesista a lanciare più lontano di Leonardo Fabbri al coperto (22,55 contro 22,34). Miglior prestazione mondiale indoor: 22,82 di Ryan Crouser.
PROVE MULTIPLE
EPTATHLON - Il nome di grido è il neo-recordman europeo, il norvegese Sander Skotheim (6484 punti un mese fa a Tallinn). Lo scandinavo d’argento indoor all’ultimo Europeo e all’ultimo Mondiale (e a Roma 2024) cerca la prima affermazione globale dopo la delusione dell’Olimpiade di Parigi (fatali tre nulli nell’asta), nella sfida ipersonica con lo svizzero campione del mondo indoor Simon Ehammer. In assenza di Karel Tilga (infortunio in extremis), la coppia estone Johannes Erm (oro europeo estivo a Roma) e Risto Lillemets (bronzo indoor a Istanbul) e il tedesco di stanza negli USA Till Steinforth sono gli altri migliori specialisti di prove multiple nell’elenco degli iscritti. Il record dei campionati è il vecchio limite europeo di Kevin Mayer (6479 a Belgrado 2017). Si sale sul podio con non meno di 6050 punti, sin dalla prima edizione dell’eptathlon, a Genova nel 1992.
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