Aouani quarto a Barcellona: 2h08:05

10 Marzo 2024

Nella maratona catalana l’azzurro realizza il secondo tempo della carriera, a meno di un minuto dal record personale sui 42,195 chilometri e due settimane dopo il ritiro di Osaka

Ai piedi del podio, a meno di un minuto dal record personale. C’è il quarto posto per Iliass Aouani alla maratona di Barcellona con il tempo di 2h08:05. Due settimane dopo il ritiro di Osaka, il 28enne milanese firma il secondo risultato in carriera. Un anno fa, nella stessa manifestazione ma su un altro tracciato, con 2h07:16 aveva stabilito il record italiano poi battuto di recente da Yeman Crippa in 2h06:06 a Siviglia il 18 febbraio. L’azzurro per buona parte della gara viaggia a un ritmo che non solo è in linea con il proprio limite, ma anche con il primato nazionale, correndo in testa al secondo gruppo. Notevole il crono di 1h02:54 alla mezza per proseguire con 1h29:53 al trentesimo chilometro e al quinto posto, recuperando posizioni. Fino al 35° km è ancora davanti alla tabella di marcia del record con 1h45:18 però da qui in poi si trova da solo in quarta piazza, senza punti di riferimento immediati. Ecco tutti i tempi intermedi: 15:00 (5 km), 29:51 (10 km), 44:52 (15 km), 59:42 (20 km), 1h02:54 (mezza maratona), 1h14:33 (25 km), 1h29:53 (30 km), 1h45:18 (35 km), 2h00:55 (40 km). Il portacolori delle Fiamme Azzurre riesce comunque a riscattarsi dallo stop del 25 febbraio in Giappone dove si era fermato al trentunesimo chilometro, anche a causa di una caduta. In questo momento Aouani è quarto nelle graduatorie italiane dell’anno, alle spalle di Yeman Crippa (2h06:06), Eyob Faniel (2h07:09) e Daniele Meucci (2h07:49) che si sono migliorati a Siviglia, mentre in dicembre Nekagenet Crippa ha corso in 2h07:35 a Valencia.

“Una gara molto complicata - le parole di Iliass Aouani - perché dopo Osaka è stato difficile mantenere alta la concentrazione, soprattutto nell’ultima settimana. Qui a Barcellona ho dovuto correre per metà maratona da solo, con una lepre nella prima parte per poi andare avanti in una rincorsa solitaria. È un risultato buono, considerando il contesto, ma in un anno con tanta concorrenza. Non mi posso incolpare di nulla, ho fatto il possibile e ne esco a cuor sereno”. La maratona di Barcellona si chiude con il successo dello svizzero Tadesse Abraham che a 41 anni in 2h05:01 toglie nove secondi al suo record nazionale davanti ai keniani Collins Kipkirui Kipkorir (2h06:44) e Edmond Kipngetich (2h07:21), quinto l’eritreo Berhane Tesfay in 2h10:19 sul nuovo percorso della città catalana da Passeig de Gràcia all’Arc de Triomf, con meno curve e un dislivello inferiore rispetto al passato. Tra le donne è tutto etiope il podio: si impone Degitu Azimeraw (2h19:52) che precede Shuko Genemo (2h21:35) e Meseret Dinke (2h22:58).

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