Antidoping, Marco Giungi assolto definitivamente



Con decisione dello scorso 2 marzo, il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna (TAS) ha respinto l’appello proposto dalla Federazione Internazionale di Atletica Leggera (IAAF) contro la decisone della Commissione Giudicante FIDAL che aveva assolto il marciatore Marco Giungi dall’accusa di doping. La vicenda prese il via nel settembre 2004, quando Giungi, al termine di una prova del campionato di Società, risultò positivo per precursori del nandrolone, causa l’assunzione di un integratore risultato poi inquinato da successivi test di laboratorio. Sospeso dalla FIDAL, e dall’attività del suo club, le Fiamme Gialle, l’atleta fu sentito dalla Procura Antidoping del CONI, assistito dall’Avv. Filippo Capello, associato dello studio Guardamagna di Milano, che al termine di una fase di indagine particolarmente lunga ed approfondita chiese che il procedimento a carico di Giungi fosse archiviato senza alcuna sanzione. La FIDAL, con decisione del luglio 2005, accolse la richiesta della procura Antidoping del CONI, archiviando l’accusa pendente nei confronti dell’atleta. Tale decisione è stata successivamente impugnata dalla IAAF avanti al TAS, il quale, dopo oltre diciotto mesi ha messo fine alla vicenda, confermando l’assoluzione di Marco Giungi. Nella foto, Marco Giungi (Omega/FIDAL) File allegati:
- La scheda di Marco Giungi



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