Ancona: Berton sprinta a 7.31, Iapichino tricolore

05 Febbraio 2022

Ai Campionati Italiani Juniores e Promesse sorprende la 21enne friulana, nona italiana di sempre nei 60, e crescono i velocisti 2004 Bandaogo (6.70) e Nnachi (7.42). La lunghista vince con 6,49

di Nazareno Orlandi e Luca Cassai

La prima giornata dei Campionati Italiani Juniores e Promesse di Ancona assegna il titolo italiano del lungo under 23 a Larissa Iapichino (6,49) e lancia un nuovo nome azzurro per la velocità: è la friulana Aurora Berton (Libertas Friul Palmanova) che sorprende con il crono di 7.31 nella finale dei 60 metri promesse, entrando nella top ten italiana assoluta di sempre al nono posto, con un progresso di cinque centesimi sul primato personale. Udinese di Palmanova, più volte in Nazionale giovanile, la 21enne firma una prestazione di valore, anche in prospettiva staffetta, a un solo centesimo dallo standard per i Mondiali indoor di Belgrado. Battute Hope Esekheigbe (7.37) e la primatista della staffetta 4x100 Vittoria Fontana (7.39). Nel momento d’oro dello sprint azzurro, brillano anche due junior al primo anno (2004): il vicentino Yassin Bandaogo (Atl. Vicentina) conquista il titolo U20 dei 60 con il primato personale di 6.70 a soli sei centesimi dal record italiano di categoria di Filippo Tortu, la torinese Great Nnachi (Battaglio Cus Torino) scende a 7.42 e si prende la maglia tricolore, alla vigilia della gara dell’asta di cui è specialista.

Interessanti le altre tre gare di lungo, oltre quella della Iapichino: successo per il primatista italiano dell’eptathlon Dario Dester (Carabinieri) tra le promesse (7,66), e sigilli per gli junior Marta Amani (Cus Pro Patria Milano, 6,24) e Samuele Baldi (Atl. Alta Toscana, 7,58 PB). Sulla pedana dell’asta Maria Roberta Gherca (Nissolino Sport) si migliora a 4,22. Nei 1500 metri U23, conferme tricolori per Federico Riva (Fiamme Gialle, 3:51.58) e Ludovica Cavalli (Aeronautica, 4:18.46). Vittorie per Riccardo Ferrara (Carabinieri) nel peso promesse (18,38), Massimiliano Luiu (Libertas Sassari) nell’alto promesse (2,12), Pietro Pio Notaristefano (Don Milani) con il personale di 20:06.38 nei 5000 di marcia juniores. Domani (domenica) la seconda giornata tricolore con altri trenta titoli da assegnare: start alle 9.30 con diretta streaming su www.atletica.tv.

ISCRITTI e RISULTATI - FOTO (di Grana/FIDAL)PROGRAMMA ORARIO e INFO UTILI 

DIRETTA ATLETICA TV - I Campionati Italiani Juniores e Promesse di Ancona saranno trasmessi in diretta streaming integrale su www.atletica.tv, nelle due giornate di gara di sabato 5 e domenica 6 febbraio. Il racconto tricolore è anche sui social di Atletica Italiana: hashtag ufficiale #indoor2022

VIDEO | IL 7.31 DI AURORA BERTON AD ANCONA


SPRINT - Finale di giornata pirotecnico sul rettilineo, con una serie di sprint mozzafiato nei 60 metri. Applausi tra le promesse per Aurora Berton (Libertas Friul Palmanova), che sfreccia in un eccellente 7.31 di valore assoluto (nona alltime), dopo aver già vinto la batteria in 7.36 pareggiando il personale realizzato proprio ad Ancona nel meeting di due settimane fa, per un progresso complessivo di ben sedici centesimi rispetto al 7.47 dell’anno scorso. Finora si è rivelata soprattutto come specialista dei 200 metri, indossando la maglia azzurra in tutte le varie categorie giovanili. E agli ultimi Europei under 23, oltre alla semifinale individuale, ha anche corso nella staffetta 4x100 che ha migliorato il record italiano promesse (43.65). La 21enne friulana, studentessa in allevamento e salute animale, vive nella città fortificata di Palmanova dove si allena sotto la guida di Lucia Pierobon da un paio di stagioni. Nello sprint breve sfrutta le sue qualità di partente e perciò all’aperto andrà in caccia di miglioramenti soprattutto nei 100 (personale di 11.59) oltre che nei 200 metri (23.57). Al secondo posto un’altra velocista emergente, Hope Esekheigbe (Assindustria Sport, 7.37 in finale e 7.35 quest’anno), e viene sconfitta in entrambe le occasioni Vittoria Fontana (Carabinieri), che corre due volte in 7.39. “Sono venuta qua per divertirmi - le parole di Aurora Berton - per cercare di correre di nuovo vicino al mio personale che era 7.36. Sicuramente mi aspettavo un tempo del genere. Speriamo di migliorarci ancora agli Assoluti, sarà una bella lotta con tutte le azzurre che sono andate alle Olimpiadi di Tokyo. Nelle gare all’aperto mi sento più una duecentista che una centometrista. Da oggi ho nuove prospettive e nuovi obiettivi”.

Si viaggia forte anche tra gli under 20. Nella gara maschile si impone Yassin Bandaogo (Atl. Vicentina), in un notevole 6.70 al primo anno di categoria, ed è una sorpresa relativa perché l’ex calciatore di Thiene, con genitori del Burkina Faso, si era fatto notare da allievo (10.58 nei 100 metri, sesto under 18 di sempre) oltre che da cadetto. Esce quindi sconfitto Angelo Ulisse (Fiamme Gialle Simoni), 6.76 per il campione uscente che aveva corso in 6.68 quest’anno, poi terzo Davide Guidolin (Atl. Vicentina, 6.90). Al femminile non finisce di stupire Great Nnachi (Battaglio Cus Torino), sempre più in evidenza nello sprint oltre che nell’asta. È di spessore il 7.42 con cui domina la finale, dopo l’incoraggiante 7.52 della batteria, visto che si presentava con un fresco personale di 7.59. Diciassette anni di età e diciassette centesimi di miglioramento nell’arco dei due turni, in meno di un’ora, mentre domani è attesa in pedana (dove è già salita a 4,12 quest’anno). Ancora in attesa della cittadinanza italiana, il Capo dello Stato Sergio Mattarella l’ha nominata Alfiera della Repubblica. Serve il fotofinish per dare il secondo posto ad Aurora Brugnoli (Fiamme Gialle Simoni) nei confronti di Alessandra Gasparelli (Olimpus San Marino), entrambe a 7.52, per un podio tutto targato 2004. Molto combattuti i 60 promesse in cui si afferma in 6.72 il pontino Marco Ricci (Nissolino Sport), già autore di un 6.71 quest’anno, su Abdou Guene (Atl. Vicentina, 6.74) e Federico Guglielmi (Carabinieri, 6.75), personale per entrambi.

VIDEO | LA VOLATA DI GREAT NNACHI

VIDEO | LO SPRINT VINCENTE DI YASSIN BANDAOGO


IAPICHINO 6,49 -
Work in progress. Due salti nulli nei primi due ingressi in pedana, il 6,22 al terzo turno per garantirsi i tre salti di finale e poi un 6,41, il 6,49 vincente e il 6,42 conclusivo. Larissa Iapichino (Fiamme Gialle) resta al di sotto dell’esordio stagionale di due settimane fa (6,59 sempre ad Ancona) ma la misura le basta per conquistare il titolo italiano under 23, davanti ad Arianna Battistella (Carabinieri, 6,28) e Veronica Zanon (Fiamme Oro, 6,24). “È stata una gara strana, la rincorsa è qualcosa su cui dobbiamo continuare a lavorare - le parole della saltatrice azzurra - Nei primi due salti, seppur nulli, sentivo un bel dinamismo. Nel terzo, non ho pensato ad altro che mettere a segno una misura per non uscire dalla gara. Poi qualcosa si è un po’ spento. Spero di sistemare un paio di cose, riuscire a trovare più energie mentali. Comunque sono contenta, è sempre un piacere partecipare ai campionati giovanili, incontrare le persone con cui ho condiviso tutti questi anni di atletica e respirare questa atmosfera”. C’è ancora un mese e mezzo prima dell’evento clou della stagione indoor, i Mondiali di Belgrado (18-20 marzo): “La previsione è di arrivarci con più brillantezza, perché ancora un po’ manca - conclude la 19enne primatista mondiale U20 al coperto (6,91 nel 2021) - Mi aspettano altre due tappe, il meeting di Torun il 22 e poi gli Assoluti indoor ad Ancona il 27”.

VIDEO | PARLA LARISSA IAPICHINO


1500 -
Due conferme (Federico Riva e Ludovica Cavalli) e due neo junior al successo (Simone Valduga e Matilde Prati). Nei 1500 tricolori, il romano Riva (Fiamme Gialle) bissa il titolo under 23 del 2021 e domani sarà di nuovo in pista per completare la doppietta anche nei 3000. L’azzurro alza la voce negli ultimi duecento metri, chiude in 3:51.58 e si libera di Giuseppe Gravante (Calcestruzzi Corradini Excelsior, 3:53.00) e Wilson Marquez (Siracusatletica, 3:53.35). Al femminile, anche la genovese Cavalli (Aeronautica) si ripete tra le promesse (e a sua volta farà i 3000 domani): qui la gara è un monologo, la vittoria non è mai in discussione e il tempo finale recita 4:18.46. Più combattuta la battaglia tra Elisa Giuseppetti (Acsi Italia, 4:27.09) e Livia Caldarini (Studentesca Milardi Rieti, 4:27.13) per il secondo e il terzo gradino del podio. Tra gli junior, la gara maschile e quella femminile seguono un copione simile: il forcing degli ultimi duecento metri premia tra gli uomini il trentino Valduga (Quercia Trentingrana), 4:02.71 per imporsi al primo anno di categoria dopo i titoli da allievo, ai danni di Mario Roani (Nissolino Sport, 4:04.39) e Giacomo Simonini (Team-A Lombardia, 4:05.01); tra le donne è invece la Prati (Fondazione Bentegodi, 4:39.28) a gioire nel derby veronese con Agnese Carcano (Verona Pindemonte, 4:40.25). In scia, per la terza piazza, Anastasia Zucco (Atl. Stronese-Nuova Nordaffari, 4:42.74).

SALTI - Il lungo è ancora terreno di conquista per Dario Dester, primatista italiano delle prove multiple indoor, a ribadire il suo feeling con la pedana di Ancona: 7,66 al secondo tentativo, a un soffio dal personale (7,68 due anni fa), poi 7,61 al quinto e diversi nulli che fanno intravedere margini di miglioramento. Sfiora il colpaccio Jacopo Quarratesi (Atl. Livorno),7,65 con quattordici centimetri di progresso in un colpo solo. E torna a ridosso del suo primato anche Fabio Pagan (Atl. Biotekna, 7,53) in una gara under 23 spumeggiante che vede la crescita di Federico Scarselli (Pol. Novatletica Chieri) a 7,47. Nell’asta promesse Maria Roberta Gherca a 4,00 piazza il colpo della vittoria, ma è quando rimane sola in pedana che dà il meglio di sé. La 21enne della Nissolino Sport, finalista europea under 23 nella scorsa stagione, dopo un 4,10 di avvicinamento riesce a salire a 4,22 alla terza prova, due centimetri oltre il suo primato. Secondo gradino tricolore per la veronese Giada Pozzato (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco) con 3,90, terza la campionessa uscente Giulia Valletti Borgnini (Fiamme Gialle Simoni) a 3,80. Di nuovo a segno Marta Amani. Prosegue tra le under 20 la striscia vincente per la saltatrice del Cus Pro Patria Milano, che si conferma imbattibile nelle rassegne tricolori con 6,24: personale indoor migliorato di un centimetro, a dieci da quello all’aperto. Ancora oltre i sei metri anche Greta Brugnolo (Atl. Riviera del Brenta, 6,13), terzo posto a Matilde Guarino (Assi Giglio Rosso Firenze, 5,84). Nel lungo juniores trova l’acuto Samuele Baldi (Atl. Alta Toscana) che atterra a 7,58 con il terzo tentativo. È il miglior salto in carriera per il 18enne massese, superiore anche al 7,52 outdoor della passata stagione, balzando al sesto posto nelle liste italiane under 20 di sempre in sala. L’altro azzurrino Lorenzo Cagliero (Atl. Riccardi Milano 1946) risponde con 7,43, terzo Emanuele Trento (Osa Saronno Libertas) cresciuto fino al 7,37 dell’ultima prova.

La sfida dell’alto promesse va a Massimiliano Luiu (Pol. Libertas Sassari), splendido argento mondiale under 20 a Nairobi nella scorsa estate. Per il sardo 2,12 vincente alla prima (e tre nulli a 2,15) dopo aver avuto bisogno di tre salti a 2,10 come Francesco Ruzza (Trieste Atletica), invece è terzo il vicecampione europeo under 23 Manuel Lando (Atl. Vicentina) con 2,08. Esulta nell’asta juniores Simone Bertelli (Safatletica Piemonte) per il primo 5,00 della sua giovane carriera. Tre salti puliti, senza errori anche alle precedenti misure di 4,60 e 4,80, per aver ragione di Federico Bonanni (Studentesca Rieti Milardi, 4,90) nel nuovo capitolo della sfida tra i due specialisti classe 2004. Come nella scorsa rassegna indoor allievi è il torinese a prevalere sul romano, che è invece il campione all’aperto under 18. Terzo il decatleta Alberto Nonino (Atl. Malignani Libertas Udine) cresciuto a 4,50. Botta e risposta nell’alto juniores. In due a 1,78, ma la campionessa italiana è Laura Giannelli (Asa Ascoli Piceno) che dopo un nullo a 1,76 si gioca le sue carte nello step successivo. Scommessa vinta, perché anche Serena Masi (Atl. Firenze Marathon) supera la misura di 1,78 alla prima prova, pagando però un maggior numero di errori alle quote precedenti. Terzo posto alla torinese Francesca Maurino (Sisport) con 1,72.

PESO - Comincia con 18,38 la stagione di Riccardo Ferrara. Il pesista calabrese dei Carabinieri, che l’anno scorso è arrivato alle soglie dei venti metri (19,80) prima di piazzarsi sesto agli Europei under 23, è in ripresa da un fastidio all’adduttore sinistro e riparte con una vittoria tricolore. Si conferma secondo Francesco Trabacca (17,59 per il salentino Athletic Academy Bari) mentre il fiorentino Matteo Garofalo (Toscana Atl. Futura) agguanta il terzo posto firmando il personale di 14,47. All’ultimo lancio si risolve la gara femminile con la spallata a 14,08 di Sara Verteramo nel peso promesse. Prima volta sopra i quattordici metri per la non ancora ventenne del Battaglio Cus Torino, al debutto nella categoria, e sorpasso ai danni di Ludovica Montanaro (Atl. Gran Sasso Teramo) che poi all’ultimo lancio ripete il 13,69 del terzo turno. Sul podio anche Lucy Omovbe (La Fratellanza 1874 Modena) con 12,73.

MARCIA - Al maschile nei 5000 di marcia juniores brilla il 18enne Pietro Pio Notaristefano, protagonista di un assolo in 20:06.38. E così il tarantino di Mottola che proviene dal vivaio dell’Atletica Don Milani, come la campionessa olimpica Antonella Palmisano, riesce a diventare il quarto di ogni epoca a livello nazionale in questa categoria. Secondo l’altro pugliese Nicola Lomuscio (Amatori Atl. Acquaviva, 20:43.38 PB), più dietro il torinese Matteo Mandarino (Sisport) si prende la terza posizione in 23:15.56 quasi al fotofinish. Il primo titolo della rassegna è per Alexandrina Mihai (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco) che torna sul gradino più alto del podio, dopo il successo di tre anni fa all’aperto da allieva. Nei 3000 juniores la veronese di origine moldava, ancora in attesa di cittadinanza italiana, prende il largo per chiudere in 13:49.40 con oltre un minuto di progresso sul personale. Si migliorano anche la campionessa outdoor Vittoria Di Dato (N. Atl. Varese, 14:07.25) e Sofia Fiorini (Atl. Libertas Unicusano Livorno, 14:22.18), entrambe già convocate in azzurro per i Mondiali a squadre che andranno in scena tra un mese in Oman. Tra le promesse di nuovo alla ribalta Simona Bertini (Francesco Francia Bologna), già bronzo europeo under 18 nel 2018, che scende a 13:16.03 davanti all’altra bolognese Anna Ferrari (Atl. Riviera del Brenta, 13:52.75) e a Diletta Casciotti (Studentesca Rieti Milardi, 14:10.31), tutte al personale. Nei 5000 promesse, sigillo tricolore di Aldo Andrei (Us Quercia Trentingrana) in 20:53.85 al termine di una gara condotta a lungo in solitaria, verso il prossimo debutto in Nazionale maggiore sui 35 km nella kermesse iridata. Dietro c’è il bergamasco Gabriele Gamba (Atl. Riccardi Milano 1946) con 21:49.83, terzo Alessandro Tanoni (Cus Macerata, 23:39.02) dopo la squalifica di Daniele Breda (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter).

BATTERIE 400 - Inizia la stagione di Lorenzo Benati (Fiamme Azzurre) con il miglior tempo nelle batterie dei 400 promesse: 48.18. Tra gli junior, a guidare il riepilogo del primo turno è Tommaso Boninti (Atl. Livorno) con 49.08. Al femminile, migliori riscontri per la promessa Alice Muraro (Atl. Vicentina) con 55.04 e per la junior Martina Canazza (Bracco Atletica) con 55.36, entrambe al primato personale. 

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Larissa Iapichino, Yassin Bandaogo, Great Nnachi (foto Grana/FIDAL)


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