Altri 9 ori, i Master toccano quota 86 medaglie



Un’edizione storica, che resterà negli annali. I Mondiali Master Indoor di Linz (Austria) promuovono a pieni voti la rappresentativa italiana, andata in crescendo fino a un’esaltante giornata conclusiva, con 24 medaglie di cui 9 d’oro. Gli azzurri chiudono, secondo il medagliere ufficiale, con 86 medaglie complessive (27 d’oro, 28 d’argento, 31 di bronzo) e il quarto posto nel medagliere, dominato dalla Germania (oltre 400 podi conquistati con 183 titoli). Mattatore dell’ultima giornata è stato Enrico Saraceni (Riccardi/M40) che come si attendeva non ha fatto mancare il suo acuto nei 400, chiusi in 48.96, nuovo record mondiale di categoria. Il velocista ha poi pilotato la staffetta 4x200 composta anche da Giancarlo D’Oro (Atl.Ambrosiana), Alfonso De Feo (Campidoglio) e Marco Ceriani (Atl.Rovellasca) al titolo in 1:31.92. Un altro record mondiale è arrivato grazie a Waltraud Egger (Sc Merano) che dopo i 3000 e gli 800 fra le W55 ha fatto suoi anche i 1500 in 5:07.30. Che dire poi di Luciano Acquarone (Cus Torino) che ha rinunciato alla mezza maratona dove non avrebbe avuto avversari per dominare i 1500 M75 in 5:51.19. Grande prova di Marco Segatel (Osa Saronno/M40) che nell’alto ha vinto issandosi a 2,02, altezza siderale per tutti. Gli altri titoli sono andati a Giorgio Federici (Atl.Evergreen/M40) nel lungo con 6,89; a Ugo Sansonetti (Campidoglio/M85) nei 400 in 1:32.67; a Emma Mazzenga (Sef Macerata/W70) nei 400 in 1:24.89; alla staffetta 4x200 M55 (Antonio Rossi-Antonio Caso-Valter Basellini-Vincenzo Felicetti) in 1:45.07. Ricordiamo le altre medaglie conquistate nell’ultima giornata iniziando dagli argenti: Fernando Fusco (Aterno Pescara/M35) nell’asta con 4,20; Bruno Baggia (Atl.Valli di Non e Sole/M70) nei 1500 in 5:34.41; Vincenzo Felicetti (Sef Macerata/M55) 400 in 55.79; staffetta 4x200 M65 (Hans Lainer-Roberto Vaghi-Filippo Torre-Francesco Mereu) in 1:57.89. Eccoci ai bronzi: Franco Menotti (Atl.Udinese/M45) lungo con 6,30; Tiziana Piconese (Crus Ottica Pedersano/W40) alto con 1,60; Konrad Geiser (Sc Merano/M55) 1500 in 4:36.25; Filippo Torre (Csal Florentia/M65) 400 in 1:02.25; Marina Iacovetti (Aterno Pescara/W40) 400 in 1:01.95; staffetta 4x200 M35 (Igor Crispi-Salvatore Bove-Edgardo Barcella-Antonello Palla) in 1:33.49; 4x200 M50 (Giampeppe Niro-Alessandro Cipriani-Giovanni Basile-Claudio Agostini) in 1:41.05; 4x200 M45 (Sergio Castelli-Massimo Malvicini-Piergiorgio Barberis-Massimo Clementoni) in 1:40.29; 4x200 M70 (Ernesto Minopoli-Francesco Paderno-Eugenio Rossi-Luigi Pezza) in 2:20.16; 4x200 W35 (Tiziana Piconese-Marina Iacovetti-Carla Forcellini-Susanna Tellini) in 1:58.64; 4x200 W55 (Pasqualina Cecotti-Rita Del Pinto-Ingeborg Zorzi-Waltraud Egger) in 2:15.16. La rassegna disputata nel freddo austriaco ha visto quindi primeggiare gli azzurri ben 27 volte: i mattatori sono stati Bruno Sobrero (4 titoli fra gli M85), Luciano Acquarone, Enrico Saraceni e Waltraud Egger tutti con tre titoli. Gli azzurri, che hanno avuto responsi positivi sia dalle nuove generazioni che dai più anziani (va sottolineato il primo oro iridato indoor di Ottavio Missoni, il grande stilista finalista alle Olimpiadi 1948 nei 400hs e trasformatosi in pesista di livello mondiale per gli M80) e sono emersi in tutte le specialità, comprese quelle all’aperto. Un ottimo viatico verso gli appuntamenti estivi, a cominciare dagli Europei di Poznan dal 19 al 30 luglio. Nella foto: Saraceni nella vittoriosa finale dei 400 metri (foto organizzatori) File allegati:
- IL SITO DELLA MANIFESTAZIONE



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