Allievi, a Rieti per chiudere bene



Ancora test-event per Rieti, destinata ad ospitare nel 2013 i Campionati Europei juniores: due settimane dopo la Coppa dei Campioni "under 20", il Campo Scuola "Raul Guidobaldi" accoglierà sabato e domenica (2/3 ottobre) gli oltre 1200 allievi che si contenderanno 40 titoli nazionali in palio, equamente divisi tra maschi e femmine. Per la categoria si tratta della 45^ edizione (la serie tricolore è iniziata nel 1966): chiusura di una stagione decisamente felice per questa fascia di età, che ha portato nella bacheca federale 5 medaglie europee e 4 altri podi dall'edizione inaugurale dei Giochi Olimpici giovanili. Ai Trials di Mosca - in pratica un Campionato Europeo "under 18" (la qualifica ufficiale era quella di YCC: "Youth Continental Championships") - gli azzurri sono tornati con un oro (Anna Bongiorni nei 200 metri), due argenti (Marco Lorenzi sui 400m e Alessia Trost nell'alto) e due bronzi (Luca Valbonesi sui 200m e ancora Anna Bongiorni sui 100m), mentre in occasione degli YOG di Singapore Anna Clemente ha conquistato il primo, storico, oro olimpico per l'Italia (significativamente nella marcia, il settore più decorato per la nostra atletica) e Alessia Trost ha di nuovo ottenuto l'argento. Un altro argento (Marco Lorenzi) e un bronzo (Anna Bongiorni) sono invece frutto del contributo dato dalla spedizione italiana ai due quartetti dell'Europa schierati nella staffetta mista per formazioni continentali.

Un biennio da togliere il fiato, strapieno di eventi per la categoria: nella passata stagione si è passati attraverso tappe importanti come i Mondiali di Bressanone, l'Eyof di Tampere e le Gymnasiadi di Doha, quest'anno si è andati dai Trials europei di Mosca in maggio ai Giochi Olimpici giovanili di fine agosto, passando per il triangolare "under 18" di Chiuro. A qualcuno, leggi Alessia Trost, non è stata concessa che qualche settimana di riposo: le soddisfazioni non sono certo mancate, come si è visto, ma alcuni degli atleti più in vista arrivano alla rassegna tricolore di Rieti con il serbatoio energetico sul rosso fisso. E, tanto per fissare gli obiettivi, nel 2011 la stagione sarà incentrata sui Campionati Mondiali allievi di Lille (6/10 luglio) e sulla nuova edizione dell'Eyof, stavolta in Turchia, a Trabzon (o Trebisonda, dal 21 al 24 luglio).
Tornando all'appuntamento di Rieti, come detto significativo anche per il COL della rassegna europea juniores del 2013, non si tratterà solo di una passerella per i protagonisti azzurri di questi mesi: intanto si sa che i Tricolori allievi offrono tradizionalmente la scena ad un certo numero di talenti emergenti, e quindi le sorprese non mancheranno. E poi, a conferma che il nostro movimento giovanile sta infoltendo le sue schiere con una generazione dalle interessanti prospettive, sono attesi un buon numero di ragazzi e ragazze che sono stati costretti - per motivi fisici, soprattutto - a disertare gli ultimi eventi internazionali: pur avendo poi dimostrato di meritare una chance nelle occasioni che contano.

VELOCITA' E OSTACOLI - La bella notizia già c'è, ed è il ritorno ai suoi livelli di efficienza da parte di Giovanni Galbieri: il veronese non ha potuto capitalizzare sul bronzo iridato di Bressanone perché impegnato in un lungo recupero dall'infortunio che si trascinava dalla scorsa stagione, ma ha corso recentemente i 100 in 10"66. I raduni del settore hanno evidenziato un gran bel gruppo, soprattutto tra i maschi: impressionanti i progressi stagionali del toscano Filippo Bruschi, sprinter emergente con un'eccellente struttura (10"4 manuale nell'ultima uscita). Dovrebbe ritornare in lizza anche Alessandro Pino, rivelazione della stagione indoor: la "botta" di Mosca ha pesato parecchio e l'importante sarà rivederlo sui blocchi. Una stagione lunghissima ha sicuramente logorato gli altri protagonisti più attesi, come Luca Valbonesi (200m) o Marco Lorenzi (400m): da seguire soprattutto loro, in questi ultimi sforzi, tuttavia con un occhio a chi potrebbe giocare da outsider di lusso. La novità catanese Gaetano Di Franco o il sempre consistente Giacomo Tortu sui 200, mentre il valore degli specialisti sul giro di pista si misura anche con il grandissimo record della staffetta 4x400 azzurra (oltre al primatista italiano Lorenzi e Michele Tricca, anche Vito Incantalupo e un Davide Re che tenta di recuperare posizioni: senza dimenticare il palermitano Cristiano Zingales, anch'egli sceso sotto i 49"). Se Anna Bongiorni ha scelto i 100 per l'ennesima fatica di lunghissima stagione, sui 200 rivediamo la reggiana Judy Ekeh, sempre seguita dalla task-force federale nella procedura di ottenimento della cittadinanza (probabilmente nel corso del 2011): e quella Silvia Corbucci, primo anno di categoria, che ha costituito una delle più belle sorprese dell'anno. Flavia Battaglia, che avrebbe potuto gareggiare con speranze di successo anche sui 400 piani, ha scelto invece il giro di pista con barriere: e ricordiamo che la romana era stata tricolore dei 300hs tra le cadette allo Stadio Olimpico nel 2008. In campo maschile le barriere intermedie non hanno offerto prestazioni abbacinanti, tanto che la lotta per il titolo sembra molto aperta: sui 110hs, invece, Stefano Espa ha ormai superato la delusione della caduta ai Trials di Mosca e contende al capolista Andrea Zambito e al friulano Alessandro Iurig il ruolo di favorito. Situazione analoga tra le ragazze, con la bolzanina Giada Busolli detentrice della miglior prestazione dell'anno, ma nettamente sopra i 14".
MEZZOFONDO - Tanti elementi interessanti e, come al solito, tanti ragazzi stranieri: il mozambicano di Livorno Joao Neves Junior (800m), il somalo di Sezze Mohad Abdikadar (1500m) e il marocchino di Bergamo Yassine Rachik (3000m) potrebbero addirittura fare l'en-plein. Ma sulle siepi c'è "materiale" immediatamente utilizzabile, come il veneto Stefano Ghenda o il piemontese Italo Quazzola, classe '94. D'altro canto esistono anche situazioni, per così dire, intermedie: intanto il ritorno ad alto livello di Mekonen Magoga, il ragazzo di origini etiopi adottato da una famiglia trevigiana, oppure l'altro portacolori dell'Atletica Mogliano, Jacopo Lahbi, figlio dell'ex mezzofondista marocchino Faouzi, che del gruppo moglianese è da sempre l'animatore. I gemelli livornesi Samuele e Lorenzo Dini sembrano in grado di ripercorrere a distanza di oltre vent'anni i fasti di Andrea e Alessandro Cellai: pure loro gemelli e mezzofondisti anche in azzurro, provenienti sempre dall'Atletica Livorno. In campo femminile, riflettori puntati specialmente sugli 800 metri: Beatrice Mazzer e Irene Baldessari sono state le dominatrici della stagione, con la trentina che sarebbe stata in grado di dire la sua - risultati alla mano - anche su 400, 400hs e addirittura i 2000st (7'07"52 alla primissima esperienza della carriera). Anche Silvia Gianaroli, tricolore uscente sui 400hs, ha scelto di battere nella stagione la strada degli 800m, lasciando invece alla compagna di squadra Raphaela Lukudo il compito di opporsi alla favorita Battaglia sugli ostacoli. Ancor più affermate dei gemelli Dini, le gemelline romane Valentine e Camille Marchese: sono loro le campionesse in carica dei 3000m e dei 2000st. Da segnalare - tra le aspiranti al podio dei 3000m - anche Elisabetta Colbertaldo, sorella minore di Federico, campione europeo di nuoto nei 1500 metri stile libero.
SALTI - Tanta profondità in campo maschile, gerarchie molto consolidate nel settore delle allieve: si presentano così le specialità dei salti, con livelli medi molto alti e un buon numero di pretendenti tra gli allievi. Quando si parla di oltre 10 atleti sopra i 2.00 nell'alto, di quasi altrettanti oltre i 7.00 nel lungo, allora è chiaro che la produzione stagionale è decisamente elevata: non è quindi un caso che proprio queste due prove abbiano espresso entrambi i qualificati, tra l'altro classe '94, ai Giochi Olimpici giovanili. Il lunghista Riccardo Pagan ha quasi recuperato l'infortunio alla caviglia rimediato a Singapore e quindi è deciso a fare il bis tricolore dopo il successo di un anno fa tra i cadetti. Ben quattro i capolista dell'alto, a quota 2.06: Spigarolo, Meloni, Nadalini e il trentino di famiglia romena Mancas. Leggermente al di sotto l'asta e il triplo, che peraltro arrivavano da una notevole stagione 2009: fatto sta che la scuola foggiana dell'asta sembra sempre dettare legge, mentre il triplo reclama da un più che discreto gruppo di specialisti anche la zampata oltre i 15 metri. Invece i contorni del pronostico riguardante le ragazze sembrano molto più definiti, per quanto visto in stagione: Alessia Trost (alto), Roberta Bruni (asta), Anna Visibelli (lungo) e l'ucraina di Pagani, Daria Derkach (triplo), avanzano candidature quasi blindate alla maglia tricolore. Certo, soprattutto Trost e Visibelli hanno dato tanto al movimento per tutta la stagione: e bisognerà fare in conti con una condizione che probabilmente non può definirsi brillante in senso assoluto.
LANCI - Le risultanze dell'anno parlano di una maggior consistenza delle ragazze, mentre i ragazzi devono essere sottoposti a verifica. Inutile girarci intorno: pesa ancora il ricordo di Mosca, con i tre nulli del pesista Antonio Laudante e del discobolo Stefano Petrei, l'infortunio del martellista Patrizio Di Blasio ed il debutto poco fortunato di ragazzi al primo anno come Marco Bortolato (martello) e Stefano Contini (giavellotto). Peccato, perché prima o dopo le prestazioni di un certo interesse sono pure arrivate: ma se non si acquisisce una maggior presenza in pedana quando conta - un problema spesso accusato anche "al piano di sopra" - le misure incidono fino ad un certo punto. In ogni caso la profondità c'è, lo spessore tecnico - con allenatori appassionati e d'esperienza come quelli che seguono questi talenti - bisogna darlo per scontato. E' il dato agonistico che deve, per forza, essere consolidato. Le allieve hanno dato una miglior prova di sé pur, se vogliamo, con una base di partenza più contenuta: Roberta Molardi nel giavellotto - ora sembra in recupero anche Martina Clean - o Francesca Massobrio nel martello lo hanno dimostrato con dignità, quando sono state chiamate a confrontarsi a livello internazionale. E la stessa Monia Cantarella, comunque una debuttante nella categoria, sembra aver perso qualcosa nel peso per acquistare una maggior padronanza nel disco: dove, considerato il suo 44.82 stagionale, parrebbe avere anche miglior futuro.
MARCIA - Due pezzi da novanta, con gli "olimpici" di Singapore, entrambi targati Don Milani. La neo-campionessa a cinque cerchi Anna Clemente si è resa protagonista ai Giochi di un'impresa da leggenda, limando anche più di mezzo minuto al precedente record della compagna di fatiche Antonella Palmisano (22'27"38 contro il vecchio 22'57"52). Senza contare che Anna è ancora al primo anno di categoria e che per Antonella, nel 2007, si era trattato di migliorare lo storico record di Rossella Giordano (risalente al 1989): per la marcia femminile azzurra non è cosa da poco aver rinnovato i ranghi con due ragazze così dotate nel giro di un paio di stagioni. Quanto a Leonardo Serra, quarto agli YOG in agosto, è vero che è forse mancato l'acuto sul piano cronometrico (45'08"9 in pista di personale, non paragonabile al 43'57" su strada di Podebrady): ma l'aver quasi eguagliato il suo PB nelle durissime condizioni ambientali di Singapore è prestazione dal significato chiarissimo.

Raul Leoni

Nella foto (Giancarlo Colombo/fidal): lo sprinter Giovanni Galbieri è tornato dopo l'infortunio ai livelli del bronzo iridato 2009.

 

 

File allegati:
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