Allievi, Benati da record nei 400: 47.74

09 Febbraio 2019

In batteria ai Campionati Italiani indoor il 16enne campione europeo toglie a Scotti la migliore prestazione italiana. Exploit del lunghista Scarselli: 7,31 e progresso di 36 centimetri

di Nazareno Orlandi e Luca Cassai

Assegnati 11 titoli nella prima giornata dei Campionati Italiani Allievi indoor di Ancona, tra cui quelli lungo allieve a Larissa Iapichino e i 60 metri a Matteo Melluzzo e Melissa Mogliani Tartabini. Il lampo arriva però dalle batterie dei 400 metri con il 47.74 di Lorenzo Benati, migliore prestazione italiana due anni dopo il 47.77 di Edoardo Scotti. L'intera manifestazione è trasmessa in diretta streaming su atletica.tv. Domani, domenica 10 febbraio, altri 15 titoli italiani in palio.

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400: BENATI DA RECORD - Ci prova subito. E ci riesce, senza aspettare la finale di domani alle ore 14.15. Migliore prestazione italiana in batteria per il campione europeo Lorenzo Benati (Atletica Roma Acquacetosa) che abbassa a 47.74 il limite nazionale dei 400 indoor di proprietà di Edoardo Scotti (47.77 nel 2017). “Ottime sensazioni, ho fatto un passaggio quasi perfetto ai 200, poi la stanchezza è arrivata nell’ultimo rettilineo - le parole di Benati - alla fine ero abbastanza imballato ma sono riuscito a tenere, non mi sono scomposto. Sono soddisfatto di questo tempo, era un obiettivo che sono riuscito a raggiungere, penso comunque di poter limare ancora qualche decimo. E domani c’è la finale e tenterò di fare un'altra bella gara. Ci proviamo! Il 2019 stiamo cercando di costruirlo. Sicuramente l’obiettivo sono gli Europei under 20 di Boras, in Svezia, a luglio”. È il secondo record che il 16enne romano strappa a Scotti, con il quale nel 2018 ha corso la batteria della staffetta 4x400 iridata ai Mondiali under 20 di Tampere. Pochi giorni prima, agli Europei allievi di Gyor, gli aveva sfilato il primato all’aperto del giro di pista con un 46.85 tutto d’oro. La migliore prestazione italiana al coperto, con il 47.74 di oggi, passa di mano per la quarta volta negli ultimi nove anni, fotografando quant'è vivace il movimento azzurro dei quattrocento emerso dalle categorie giovanili: Michele Tricca 49.06 nel 2010, Vladimir Aceti 48.86 nel 2015, Edoardo Scotti 47.77 nel 2017 e oggi Benati. Aspettando la finale. Alla quale, allargando lo sguardo alla concorrenza, accedono con 50.55 Tommaso Boninti (Atl. Livorno) e 50.60 Marco Zunino (Atl. Arcobaleno Savona), entrambi del 2003. 

VIDEO | IL 47.74 DI BENATI AD ANCONA NEI 400

VIDEO | BENATI: "E DOMANI IN FINALE VOGLIO UN'ALTRA BELLA GARA"

LUNGO: SCARSELLI 7,31 UN SALTATORE… MODELLO - Quattro volte nel lungo sopra i sette metri che non aveva mai saltato. E soprattutto un 7,31 all’ultimo turno che lo fa piombare al quarto posto delle liste alltime dopo Andrew Howe (7,52), Stefano Braga (7,45) e Andrea Pianti (7,34). L'exploit della mattinata lo firma Federico Scarselli (Novatletica Chieri) che aggiunge 36 centimetri alla sua misura d’iscrizione e si laurea campione italiano. Un metro e novanta d'altezza, ha iniziato con l’atletica al secondo anno da cadetto, scoperto ai campionati studenteschi da Serena Putinati e strappato al calcio dopo 10 anni da portiere nella San Giuseppe Riva della sua Chieri (Torino). Ora che sul campo cittadino sono in corso i lavori si allena a pochi minuti da casa, a Villanova d’Asti con Massimo Crivello. Alla passione per il salto in lungo unisce quella per la moda e i set fotografici che ha cominciato a frequentare nella scorsa estate a Milano. È per un soffio che si decide il secondo e il terzo posto: Samuele Baldi (Atl. Alta Toscana) 6,89 (+29 centimetri sul PB) e Matteo Colletta (Sef Stamura Ancona) 6,88, salto in avanti di 12 centimetri.

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VIDEO | IL 7,31 DI FEDERICO SCARSELLI NEL LUNGO

PESO: VERTERAMO BIS - Il primo titolo della manifestazione se lo aggiudica Sara Verteramo (Cus Torino) ed è un bis dopo il tricolore indoor del 2018. La torinese allenata da Domenico Polato e avviata all’atletica a quattro anni e mezzo dal papà maratoneta, sposta il proprio limite nel peso a 15,36 e rafforza la seconda posizione nelle giovani liste italiane della specialità con l’attrezzo da 3 kg inserito nel programma tecnico dal 2012. Il progresso è doppio perché prima del 15,36 aveva anche lanciato a 15,18. È l’unica oltre i quindici metri: dopo due titoli da cadetta, la “prima” di Benedetta Benedetti (Studentesca Rieti Milardi) in una rassegna nazionale allieve vale il secondo posto con 14,58 (PB indoor). Soltanto due lanci validi per Anita Bartolini (Cus Parma), i primi due, quanto basta per assicurarsi il terzo gradino del podio con 14,20.

VIDEO | VERTERAMO: "HO INIZIATO A 4 ANNI E MEZZO..."

800: FLAMIGNI DECOLLA DA CIAMPINO - Decolla da Ciampino (Roma) il nuovo campione italiano degli 800 Massimo Flamigni (Runners Ciampino), allenato da Daniele Focaccetti: torna a indossare il tricolore due stagioni dopo il titolo cadetti di Cles 2017 nelle siepi. Gli serve un finale a denti stretti per evitare che il vincitore esca dalla prima delle due serie, quella con gli accrediti inferiori, nella quale però Francesco Zanon (Biotekna Marcon) e Andrei Laurentiu Neagu (Discobolo Atl. Rovigo) si esprimono sul ritmo dei migliori: 2:00.81 e 2:00.89. Nella serie principale si assiste a un passaggio fin troppo attendista a metà gara e poi nel testa a testa finale Flamigni (2:00.13) si sbarazza di Niccolò Galimi (Atl. Malignani Libertas) che incorre in una squalifica per infrazione di corsia. E così Zanon e il tricolore cadetti dei 1000 Neagu si ritrovano a braccetto sul podio.

ALLIEVE 800: MUCIACCIA TRICOLORE - L’influenza toglie dalla competizione la favorita Livia Caldarini (Studentesca Rieti Milardi) e l’alloro degli 800 rotola verso la Puglia, Trani per l’esattezza, dove vive Alessia Muciaccia (Athletic Academy Bari) che però a Bisceglie ascolta i consigli di Tonino Ferro. Grazie a una gara di testa, in progressione nella seconda metà (2:13.96 PB) stacca Susanna Marsigliani (Fanfulla Lodigiana), 2:16.85 e Martina Lucchini (Atl. Verona Pindemonte) 2:17.41.

SALTI: PIERONI E SCIANNIMANICA - Nell’alto si conferma Idea Pieroni (Atl. Virtus Cr Lucca). La 16enne toscana mette in cassaforte il titolo con un percorso netto fino a 1,70 e poi tenta 1,74 senza successo. Un anno fa aveva vinto con 1,76 nella stagione che l’aveva portata al quarto posto europeo, ma intanto l’allieva cresciuta con i tecnici Luigi Cosimini e Vinicio Bertoli conquista il suo secondo tricolore indoor di fila. In due appaiate per la seconda posizione: Irene Romano (Atl. Virtus Castenedolo) e Federica Parigi (Vittorio Alfieri Asti) con 1,67. La quota decisiva nell’asta è 4,25 con Tommaso Sciannimanica (Atl. Brugnera Friulintagli) che tenta il tutto per tutto, dopo due errori a 4,20, e piazza il match point. È il secondo tricolore del pordenonese di Sacile seguito da Claudio Agnolet, che si aggiunge a quello tra i cadetti del 2017, mentre anche qui c’è un pari merito sul secondo gradino del podio con Giulio Basilotta (Fiamme Gialle Simoni) e Alessandro Padovan (Atl. Brugnera Friulintagli) a 4,20.

MARCIA A CASIRAGHI E BRIGANTE - Secondo titolo da under 18 per Martina Casiraghi (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), sempre più padrona della categoria nella marcia, ma è il suo primo successo tricolore sui 3000 indoor con 14:22.85. La 16enne lecchese di Missaglia, allenata dal papà Luciano, a sei giri dalla fine stacca la coriacea Alessia Titone (Safatletica Piemonte, 14:33.89) e alle loro spalle trova spazio la 15enne Martina Quartararo (Atl. Livorno, 15:05.58). È una rivincita quella di Emiliano Brigante (Trieste Atletica): a quattro mesi dall’epilogo con squalifica alla rassegna cadetti, stavolta il goriziano di Ronchi dei Legionari allunga quando mancano circa 700 metri all’arrivo e torna in cima al podio in 22:09.63. Il friulano, allievo a Monfalcone del tecnico Sergio Tonut, precede due pugliesi: il campione under 16 Nicola Lomuscio (Amatori Atl. Acquaviva, 22:18.15), che è il primo ad abbracciarlo sul traguardo, e Pietro Pio Notaristefano (Atl. Don Milani, 22:19.52), mentre il vincitore della scorsa edizione Gabriele Gamba (Atl. Riccardi Milano 1946), in testa nella prima parte di gara, è quarto con 22:30.04.

400: GHERGO LEADER - La campionessa in carica dei 400 metri Angelica Ghergo (Team Atl. Marche), con una gara di testa, si aggiudica in 57.56 l’ultima delle quattro batterie che è anche la più veloce: da qui escono tre delle sei finaliste di domani (appuntamento alle ore 14.05). Alle sue spalle si fa notare l’ex cadetta Federica Pansini (Studentesca Rieti Milardi, 57.64) e il terzo tempo è per Laura Elena Rami (Cus Bologna), vincitrice della seconda batteria con 57.80. Nella successiva invece una caduta all’inizio dell’ultimo giro mette fuori gioco Sara Balordi (Cus Parma), ma anche le altre non riescono a cogliere un risultato utile per andare avanti, con la selezione dettata in questo turno solo dal cronometro e non dal piazzamento.

60 SEMIFINALE UOMINI: 3 SOTTO I 7.00 - Scendono in tre sotto i sette secondi nella semifinale dei 60. Si conferma il braccio di ferro tra il veneziano della Biotekna Marcon Federico Guglielmi (6.88 a un decimo dalla sua MPI allievi) e il siciliano della Milone Siracusa Matteo Melluzzo (6.89, un centesimo di PB, ottavo alltime), ma il nome nuovo che spunta è quello di Nazareno Sacchetto (Fiamme Oro) in grado di migliorarsi di oltre un decimo con il 6.93 della terza semifinale (aveva 7.04). Rispetto alla batteria fa qualcosa di meglio il bronzo dell’Eyof di Gyor 2017 nei 100 metri Enrico Sancin (Trieste Atletica) con 7.06.

SEMIFINALE 60 ALLIEVE: MIGLIOR TEMPO 7.61 - Entra in finale con il tagliando più pregiato Melissa Mogliani Tartabini (Atl. Recanati) che neanche in semifinale si risparmia (7.61) dopo il 7.63 della batteria. Proseguono anche i progressi dell’ex cadetta Desiree Muraro (Atl. Vicentina) capace di sforbiciare un altro centesimo (7.69) mentre Martina Guizzon (Ga Bassano), vincitrice delle terza semifinale, timbra un 7.72 che per la seconda volta in mattinata la fa scendere sotto il personal best con cui era andata a dormire ieri sera. L’ora “x” della finale alle 18.15.

60 ALLIEVI PRIMO ROUND: MELLUZZO 6.94 - Primo atto del confronto annunciato tra Federico Guglielmi e Matteo Melluzzo. Il tempo migliore è del siciliano Melluzzo (Milone Siracusa), unico sotto i sette secondi con 6.94 senza spingere nel finale, avvicinando il PB di 6.90 che di recente gli ha permesso di entrare nella top 10 alltime. Bel fisico: alto 1.87 per 78 kg di peso, allenato dal papà ex velocista Gianni, il siracusano lancia la sfida al detentore della migliore prestazione italiana Federico Guglielmi (Biotekna Marcon) che apre con 7.01 al ritorno alle competizioni dopo il lieve infortunio rimediato a Padova una settimana dopo aver siglato il 6.78 da record a Udine il 13 gennaio. Il primo round vede anche la crescita di un centesimo di Matteo Bruscagin (Safatletica Piemonte) a 7.04. Tra i qualificati, avanti anche Gabriele Mori (Atl. Livorno) applaudito dal papà campione del mondo e primatista italiano dei 400 ostacoli Fabrizio Mori. Secondo step alle ore 12.45 per la semifinale, lasciapassare per la finale delle 18.20 che chiude il programma della prima giornata. 

BATTERIE 60: SUBITO MOGLIANI TARTABINI - Parte forte Melissa Mogliani Tartabini (Atl. Recanati). La capolista stagionale comanda le batterie dei 60 metri con il tempo di 7.63 a sei centesimi dal personale di 7.57 con il quale guida le liste dell’anno ed è la quarta allieva di sempre a un decimo dalla MPI di Chiara Gherardi (7.47). Toglie sette centesimi al PB Martina Guizzon (Ga Bassano) che si porta a 7.68. La campionessa degli 80 metri cadette dello scorso anno a Rieti Desiree Muraro (Atl. Vicentina) si migliora subito di cinque centesimi (7.70). Progresso anche per Alessia Gatti (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) scesa a 7.73. Il percorso che conduce alla finale delle ore 18.15 prevede un’altra tappa in semifinale: appuntamento alle ore 12.30.

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Federico Scarselli (foto Montesano/FIDAL)


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