Al Catalano il meglio viene dal mezzofondo



Non ci sono stati risultati di particolare rilievo cronometrico, ma il Meeting Anna Catalano ha avuto ugualmente momenti di alto interesse. Sono state soprattutto le prove di mezzofondo a contraddistinguere la manifestazione romana: nei 1500 il keniano della Lib.Catania Joseph Boit ha fatto fermare i cronometri sul tempo di 3:40.07, davanti al brasiliano Leandro Oliveira (3:40.97) e all’altro keniano Isaac Birir Kipkosgei in 3:44.58. Poteva venire un risultato anche migliore dai 5000, percorsi di gran carriera per i primi 3500 metri, poi è arrivato il normale cedimento e il keniano dell’Atl.Futura Erastus Circhir ha chiuso in un più normale 13:50.58. Nella velocità, piatto forte del meeting in ricordo dell’azzurra dei 100 metri tragicamente scomparsa in un incidente stradale, Luca Verdecchia (FF.OO.) si è aggiudicato i 100 in 10.46 precedendo il compagno di club Maurizio Checcucci (10.50) e il nigeriano Deji Aliu, il cui tempo (10.76) è figlio di un infortunio. Nei 100 femminile prevale l’ivoriana Amandine Allou Affoue (Assindustria) in 11.75 davanti a Giulia Arcioni (Forestale) e a Ilenia Draisci (Fondiaria Sai) in 11.96. Bella la gara dei 400 femminili, con la “vecchia gloria” Olabisi Afolabi che vince in 54.29 e pilota al primato personale Camilla Giubelli (FF.OO.) in 54.31. Negli ostacioli alti i 110 maschili vanno al brasiliano Thiango in 13.82 davanti a Pizzoli (Carabinieri/14.05) mentre i 100 femminili sono appannaggio di Marzia Caravelli (Jaky tech) che vince in 13.69 con vento leggermente superiore al consentito, davanti a Veronica Borsi (FF.GG.) in 14.04. Nella foto: l’arrivo dei 100hs vinti da Marzia Caravelli (foto Petrucci/Fidal) File allegati:
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