Addio ad Oliviero Beha

13 Maggio 2017

È morto Oliviero Beha, una delle voci forti del giornalismo italiano, protagonista della scena mediatica nazionale (da Repubblica a Radio Rai, fino all’ultima fase, vissuta al Fatto Quotidiano), stroncato a 68 anni da un male tanto rapido quanto spietato. In gioventù, prima di iniziare l’attività professionale (dalle colonne dello storico Paese Sera, palestra di giornalismo per generazioni di giovani aspiranti), Beha era stato un atleta di buon valore, mezzofondista veloce (tra 800 e 1500 metri) nelle file del Cus Roma, iniziato all’arte della resistenza da Elio Sicari, e poi da Renato Funiciello.

Un’esperienza, quella nell’atletica, che lo aveva segnato, al punto che l’amore per la “regina” gli era rimasto dentro, riemergendo ciclicamente nei suoi scritti. Aveva recentemente avviato con la FIDAL un progetto, nato sulla scia di un suo articolo per “Il Fatto Quotidiano”, nel quale aveva elevato l’atletica a vero e proprio “stato dell’anima”: a settembre, alla vigilia del Mennea Day, avrebbe dovuto moderare un incontro tra grandi atleti del passato e del presente, dirigenti sportivi e non, esponenti di del mondo della cultura, dell’industria, a confronto sul lato emotivo del proprio percorso sportivo. Da tenersi nel bianco accecante dello Stadio dei Marmi. Non ce l’ha fatta.

Il presidente federale Alfio Giomi, interpretando sentimenti diffusi in tutto il movimento, esprime alla famiglia Beha la vicinanza dell’atletica italiana.

SEGUICI SU: Instagram @atleticaitaliana | Twitter @atleticaitalia | Facebook www.facebook.com/fidal.it



Condividi con
Seguici su: