A Izmir Dacastello sul podio nel lungo



L’Universiade di Izmir regala una seconda medaglia alla spedizione italiana, che continua a raccogliere positivi segnali, una boccata di ossigeno dopo le difficili giornate di Helsinki. Dopo il bronzo della Balassini nel martello, arriva un altro bronzo, ad opera di Stefano Dacastello che sale inaspettatamente sul podio del salto in lungo grazie all’ottimo 7,95 che, per ben tre turni di salti, lo ha tenuto saldamente al primo posto in classifica. Questa la serie del portacolori delle Fiamme Gialle: 7,95 (+0,4); nullo; 7,35 (+0,7); 7,37 (-1,0); 7,52 (+0,2); nullo. La vittoria è andata all’ucraino Zyuskov con 8,06 davanti all’algerino Nima con 8,02, due atleti reduci dalla finale dei Mondiali (l’ucraino era finito ottavo con la stessa misura di 8,06, Nima aveva chiuso undicesimo con 7,73). Le notizie confortanti dalla terza e quarta giornata della rassegna universitaria turca non finiscono con il podio di Dacastello. Confermando le positive impressioni destate a Helsinki, Benedetta Ceccarelli è entrata a vele spiegate in finale nei 400hs, correndo prima in batteria in 56.83, poi in semifinale in 55.99. In ambedue i casi l’atleta della Fondiaria Sai ha ottenuto il secondo miglior tempo complessivo, un dato che fa ben sperare per la finale in programma domani. Semifinale guadagnata da due azzurri negli 800: nella prova femminile la Riva è stata autrice di una gara autoritaria chiusa in 2:06.13. Molto bene anche Neunhauserer, quarto tempo complessivo in 1:49.94, mentre Bobbato è invece stato eliminato. Nella velocità bene si è comportata Doris Tomasini, che dopo la semifinale ottenuta nei 100 metri ha bissato lo stesso risultato nei 200 stabilendo per due volte il suo primato stagionale, portato a 24.11. Nella prova maschile Donati è uscito nei quarti di finale, Verdecchia non ha preso parte agli stessi pur avendo superato il turno precedente. Nelle altre finali sesto posto di Pignata nel giavellotto, con una misura finale di 75,80. Il lanciatore delle Fiamme Gialle ha ottenuto la misura al primo tentativo, piazzandosi al secondo posto parziale in classifica, senza poi riuscire a migliorarsi ulteriormente. Titolo al lettone Kovals con 80,67. Nel disco femminile 11. posto della Bordignon con 50,76 (ma in qualificazione aveva lanciato a 51,67, mentre la Checchi non era andata oltre 45,70). Nei 1500 12. posto della Palmas, già brava ad approdare alla finale, con 4:25.61. Nelle batterie del venerdì, infine, da segnalare la vittoria della staffetta maschile 4x100 (Verdecchia-Rocco-Donati-Anceschi) che con 39.78 ha stabilito il miglior tempo. Nella foto: Stefano Dacastello, bronzo nel lungo (archivio Fidal)


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