Weekend con i Mondiali di corsa campestre



Saranno ben 1.060, in rappresentanza di 87 Paesi, gli atleti che domani e domenica si contenderanno a Bruxelles i dodici titoli in palio (sei individuali e sei a squadre) nella 32esima edizione dei Campionati del Mondo di cross. Numeri di rilievo, che testimoniano un imprevisto ritorno di fiamma nei confronti della corsa campestre, specialità da sempre considerata propedeutica all'attività estiva e nell'ultimo ventennio diventata (in campo maschile) terreno di caccia praticamente esclusivo degli atleti africani. Nell'immediata vigilia è venuta a mancare una delle stelle più attese, quella della britannica Paula Radcliffe, la primatista del Mondo di Maratona (e iridata di campestre sul percorso lungo, 8 chilometri, nel 2001 e 2002) che lamenta un infortunio al polpaccio destro. Senza la Radcliffe, campo praticamente libero per le africane, con in testa l'etiope Derartu Tulu (campionessa del Mondo del lungo nel 2000), che potrebbe affrontare in estate proprio la Radcliffe sui 10.000 metri olimpici, qualora la britannica decidesse di tentare l'impresa del raddoppio (10.000 metri e Maratona). L'altra grande star della manifestazione è l'etiope Kenenisa Bekele, straordinario dominatore della specialità nell'ultimo biennio (doppietta lungo-corto negli ultimi due anni) e reduce da performance al coperto (record del Mondo dei 5000 metri, fino a un incredibile 12:49.60 a Birmingham il 20 febbraio) a dir poco entusiasmanti. Liberatosi dell'ombra proiettata fino al Mondiale outdoor di Parigi dello scorso anno dal connazionale Gebrselassie (battuto in un 10.000 da fantascienza), Bekele si presenta oggi come dominatore assoluto del fondo mondiale, in grado di prendere per sé, dopo i titoli del cross, anche i record della pista, detenuti proprio da Gebre. "Ma per ora penso alla campestre - dice il piccolo Bekele, la tuta dello sponsor (e non quella della nazionale) esibita in conferenza stampa, a sugellare la nascita del nuovo fenomeno anche commerciale - ci sarà tempo per decidere cosa fare della stagione all'aperto. Ma quasi certamente non proverò a doppiare 5.000 e 10.000 ai Giochi. Qui gli avversari da battere sono soprattutto i keniani, non è una novità; sì, questa sarà probabilmente la gara più impegnativa della mia vita". Italia presente con gruppo ridotto: undici atleti in tutto, dopo la rinuncia della Weissteiner. Domani in gara la squadra del corto (4 km, Pusterla, Crepaldi, Perrone e l'esordiente Caliandro) e Patrizia Tisi nel lungo (8 km). Domenica, donne nel corto (Michalska, Zanatta, Belotti e forse ancora Tisi), Giuliano Battocletti nel lungo (12 km, l'uomo maggiormente accreditato) e Junior maschi (8 km, Bernard Dematteis e Stefano La Rosa). Il Ct degli uomini Roberto Frinolli ha deciso di non chiedere a Giuliano Battocletti di doppiare l'impegno, preferendo mantenere intatte le sua chances nella prova lunga. Discorso diverso per la Tisi, che affronta già domani la gara preferita, il lungo: domenica, a giochi fatti, potrebbe schierarsi nel corto, dando il suo contributo per la squadra. Diretta tv su Raisport satellite: sabato 12.30-15, domenica 13-15.30. Il percorso, ricavato all'interno di un bel parco cittadino, si presenta assai impegnativo, con parecchi saliscendi e un fondo piuttosto morbido e allentato dalla pioggia dei giorni scorsi. Il clima è lontano dall'essere invernale, anche soffia un venmto teso che potrebbe infastidire i corridori. Discussione del giorno in casa IAAF: la proposta (che verrà esaminata presto dal Consiglio) di ridurre le due giornate di gara a una sola, per far contenta la tv. Contrari i paesi africani, Kenya ed Etiopia in testa, che dalla campestre attingono quei successi (e quei premi) altrove spesso negati. La commissione del cross si riunirà proprio qui a Bruxelles, e fornirà il suo parere - non vincolante - al Consiglio. L'EBU (l'Eurovisione) ha presentato del resto una serie di specifiche richieste per ridimensionare i costi di produzione, divenuti impegnativi. Non è solo il cross ad essere finito sulla lista nera, ma anche tutta una serie di manifestazioni di secondo piano (il mondiale all'aperto è ovviamente fuori discussione), a cominciare dal mondiale di mezza maratona. File allegati:
- IL SITO DELLA FEDERAZIONE MONDIALE



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