Tricolore Allievi Ancona è sprint

14 Febbraio 2015

Ai Campionati Italiani under 18 di Ancona, 7.46 di Zaynab Dosso. Mandusic a 4,85 nell'asta, Niero 1,80 nell'alto

La prima giornata dei Campionati Italiani Allievi indoor di Ancona si conclude nel segno della velocità, con l’emiliana Zaynab Dosso (Calcestruzzi Corradini Excelsior) a vincere i 60 metri in 7.50. La ragazza di Rubiera, originaria della Costa d’Avorio e con un primato personale di 7.40 (più veloce della MPI di 7.52 di Anna Bongiorni), nei turni precedenti aveva corso però in 7.46 e 7.47. Anche al maschile, nel rettilineo dello sprint, trionfa un atleta ivoriano di nascita: Christian Bapou (Atl. Cento Torri Pavia) sfreccia per primo in 6.91. Domani sarà di nuovo in gara sui 200 metri. Al Banca Marche Palas si mette in evidenza anche l’astista Max Mandusic (Trieste Atletica), che già al suo terzo salto di giornata, a 4,85, vince la gara, per poi attaccare a quota 5 metri il proprio recente primato nazionale di categoria (4,90 due settimane fa a Padova). Sulla pedana dell’alto Giorgia Niero (Atl. Stiore Treviso) valica l’asticella posta a 1,80 migliorandosi di 8 centimetri, addirittura dieci sul PB indoor. La veneta diventa così la settima italiana di sempre under 18 al coperto. In mattinata le prime maglie tricolore le indossano la primatista italiana del peso Sydney Giampietro (Cus Pro Patria Milano), che lancia 16,16, e Mattia Zagotto (Atl. Vicentina) che atterra a 7,18 nel lungo. Domani la seconda giornata con in palio 15 titoli.

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PRIMA GIORNATA - IL RACCONTO DELLE GARE

Marcia 5000 M - A due chilometri dal traguardo, va in fuga Giacomo Brandi (Sport Atl. Fermo): il fabrianese, campione tricolore all’aperto e azzurro ai Giochi di Nanchino, si aggiudica così anche il titolo indoor in 22:25.17. Colpo di scena per il secondo posto, con la squalifica del laziale Simone Mansutti (Intesatletica) subito dopo l’arrivo. Il pugliese Nicolas Fanelli (Atl. Amatori Cisternino) si mette quindi al collo un altro argento tricolore (il terzo, che si aggunge ai due da cadetto) in 22:38.21, bronzo Giuseppe Pantera (Fiamme Gialle Simoni) con 23:00.50.

60 M (finale) - Anche al maschile, nel rettilineo dello sprint, trionfa un atleta ivoriano di nascita: Christian Bapou (Atl. Cento Torri Pavia) sfreccia per primo in 6.91, soltanto tre centesimi in più del personale ottenuto a Magglingen nel mese di gennaio. Residente a Zanica, in provincia di Bergamo, si allena a Treviglio con il tecnico Paolo Brambilla: è il campione tricolore under 18 in carica all’aperto sui 400 metri e domani sarà di nuovo in gara nell’impianto marchigiano sui 200 metri. Finisce non troppo distante Alexandru Zlatan (Atl. Reggio), secondo in 6.96, e nella volata per il terzo posto emerge il friulano Andrea Variola (Libertas Sanvitese Iperottica): 7.08 per eguagliare il miglior risultato in carriera.

Asta M - Quando la gara degli altri è già conclusa, entra in pedana Max Mandusic (Trieste Atletica).

Percorso netto con tre salti validi: 4,50 e 4,70 proseguendo quindi a 4,85 in rapida successione, poi l’allievo di Davide Bressan chiede la misura di 5,00 per cercare il miglioramento del suo recente primato nazionale di categoria (4,90 due settimane fa a Padova). Soprattutto alla terza prova il record sembra vicino, perché sale in alto ma tocca l’asticella in fase di ricaduta. Intanto arriva per lui il primo titolo italiano fra gli under 18, dopo quello vinto da cadetto nel 2013. Alle sue spalle, crescono Francesco Colzani (Atl. Monza) e Francesco Masci (Atl. Studentesca CaRiRi) con 4,30 alla prima: argento al lombardo grazie al minor numero di errori commessi alle quote precedenti.

60 F (finale) - Nessun dubbio sul primo posto di Zaynab Dosso (Calcestruzzi Corradini Excelsior). La ragazza di Rubiera, originaria della Costa d’Avorio e allenata da Loredana Riccardi, al terzo impegno di giornata si impone in maniera netta con un 7.50 comunque notevole, mentre nei turni precedenti aveva corso in 7.46 e 7.47. A due decimi le altre, per una volata decisamente combattuta in cui prevale l’altra ex cadetta Anna Lisa Modesti (Cus Trieste) in 7.70 davanti all’emiliana Eleonora Iori (La Fratellanza 1874 Modena), bronzo con il personal best di 7.72.

Lungo F - Il secondo turno è quello decisivo, con Fanta Leila Kone (Sisport Fiat) che si migliora fino a 5,84 per balzare al comando. Rimane l’unico salto valido, ma utile per il successo, della longilinea piemontese di Villanova d’Asti: non ancora 16enne, è di origine ivoriana e ha conquistato l’argento tricolore nel 2013 fra le cadette. Anche per le altre posizioni di vertice, la situazione resta cristallizzata dopo le fasi di avvio con il 5,63 della lombarda Eleonora Giraldin (Pol. Olonia) seguita dalla padovana Ilaria Bettin (Corpo Libero Athletics Team/5,59).

400 F (batterie) - Con 31 atlete confermate e 7 batterie in programma, si gareggia a cronometro come già accaduto in campo maschile, visto che passano alla finale di domani (ore 15:15) i sei migliori tempi. Senza spingere negli ultimi metri, la primatista italiana di categoria all’aperto Ilaria Verderio (Pro Sesto Atl.) chiude in 57.57, mentre il secondo crono è di Sofia Dini (Atl. Firenze Marathon) al personale con 57.97.

400 M (batterie) - Molto convincente l’azione di Vladimir Aceti (Atl. Vis Nova Giussano), che quest’anno ha già avvicinato la miglior prestazione italiana indoor di categoria. In batteria controlla agevolmente con 49.74, ma fanno meno di 51 secondi anche Rija Vatomanga Gardiner (Giovanni Scavo 2000 Atl./50.86), ex cadetto del Madagascar, e Davide Bernabei (Atl. Imola Sacmi Avis/50.95). Finale domani alle ore 15:20.

Marcia 3000 F - Un duello in famiglia che si rinnova. Anthea Mirabello (Fiamme Gialle Simoni) crea subito il vuoto nei giri iniziali (4:44 al primo chilometro) e mantiene un buon vantaggio sul gruppo delle inseguitrici comandato dalla gemella e compagna di club Angelica, che in 14:55.18 coglie l’argento. Invece la sorella chiude con 14:47.31 per il suo secondo titolo italiano, dopo la vittoria da cadetta nella passata stagione. Dietro alle due ragazze di Cassino, terzo posto della campana Annalisa Russo (Pol. Astro 2000) in 15:06.50.

Alto F - Otto centimetri di incremento rispetto al personale all’aperto, addirittura dieci su quello indoor. Questa l’impresa compiuta da Giorgia Niero (Atl. Stiore Treviso), che si migliora a più riprese fino a superare la quota di 1,80 e conquista una gara in cui non partiva da favorita. La veneta entra così nella top ten italiana di sempre under 18 al coperto, in settima posizione. Dopo aver valicato 1,72 alla terza prova (pb eguagliato), si esalta ripetutamente: 1,74 e il match point di 1,76 alla prima, poi 1,78 all’ultimo tentativo per esplodere in un pianto di gioia, mentre anche la misura vincente arriva alla terza. Nella scorsa stagione si era messa al collo il bronzo all’aperto: trevigiana di Zero Branco, 172 centimetri di statura, in passato ha praticato ginnastica artistica e da un anno viene allenata da Fulvio Maleville. Con 1,80 ottiene una prestazione in linea con lo standard richiesto (1,77) per i Mondiali U18 di Cali, in Colombia. Battuta quindi, e finora non era mai accaduto in una rassegna tricolore, la toscana Erica Marchetti (Cus Pisa Atl.

Cascina) - quest’anno già campionessa nazionale del pentathlon - in grado comunque di pareggiare il personal best con 1,74 alla prima in una gara cominciata in sordina, con qualche errore iniziale, per poi decollare in modo netto. Bronzo invece alla capolista stagionale della vigilia Nicole Arduini (Libertas Rossetto Lugagnano) con 1,70.

60 M (semifinali) - Christian Bapou (Atl. Cento Torri Pavia) scende sotto i 7 secondi, con 6.97 ottenuto in apparente facilità, e si candida per il titolo in un weekend che lo vedrà impegnato anche sui 200 di domani, oltre che nella staffetta. Ma in finale troverà fra gli altri Alexandru Zlatan (Atl. Reggio/7.00) e Michael Fichera (Atl. Brugnera Friulintagli/7.10), dopo un turno intermedio che ha sostanzialmente rispettato i valori già espressi in precedenza. Appuntamento per la gara decisiva alle ore 17:25.

60 F (semifinali) - Si conferma sugli stessi livelli della batteria Zaynab Dosso (Calcestruzzi Corradini Excelsior): 7.47 per l’ivoriana di Rubiera, un solo centesimo in più rispetto al turno inaugurale. Buona impressione anche da parte di Anna Lisa Modesti (Cus Trieste), la tricolore della 4x100 cadette, nuovamente autrice del secondo crono (7.68) e la terza batteria vede il progresso di Emma Girardello (Atl. Riviera del Brenta), 7.72. Ma la lotta per il podio sembra aperta a diverse contendenti: il verdetto alle ore 17:15.

Lungo M - Una sfida appassionante e incerta fino alle battute conclusive. Festeggia il titolo Mattia Zagotto (Atl. Vicentina): all’ultimo salto con 7,18 risale dal quinto posto e balza in testa. Ex giocatore di basket e rugby, con nonno materno americano di discendenza giamaicana, nella scorsa stagione è diventato il secondo cadetto di sempre in Italia (7,11) vincendo il tricolore di categoria. Ora è anche settimo nella lista allievi all-time al coperto. Dopo una gara al comando, si deve accontentare della piazza d’onore Mario Marchei (E-Servizi Atl. Futura Roma): il velocista di Pomezia, doppio campione nazionale da cadetto (80 e 4x100), riesce a migliorarsi nella prova finale (7,08) ma non basta. Anche il terzo è un ragazzo del ’99, l’abruzzese Lorenzo Mantenuto (Us Aterno Pescara) che apre l’ultimo scoppiettante turno di salti con 6,98.

Peso F - Primo titolo della rassegna tricolore a Sydney Giampietro (Cus Pro Patria Milano): la detentrice della miglior prestazione italiana di categoria resta a quasi un metro dal suo record di inizio gennaio (17,12 a Schio), ma il 16,16 ottenuto al secondo lancio è più che sufficiente per aggiudicarsi il successo. Dietro alla milanese di papà foggiano e mamma nigeriana, non è mai in discussione l’argento della pugliese Francesca Raffaello (Alteratletica Locorotondo) che centra il personal best al coperto con 14,73 all’ultima prova (anche se quest’anno ha già all’attivo un 15,43 outdoor) per ribadire il terzo posto nelle liste allieve di sempre in sala. E poi va sul podio un’altra bicampionessa italiana cadette, oltre alla vincitrice: Elena Varriale (Atl. Prato), due titoli nazionali under 16 nel disco, acciuffa il bronzo con 13,25 grazie al sesto e ultimo tentativo a disposizione.

60 M (batterie) - Manca il campione uscente Filippo Tortu: domani potrebbe esserci il suo rientro agonistico con la 4x200 della Riccardi Milano, dopo l’infortunio rimediato nella gara olimpica di Nanchino sui 200 metri. Anche al maschile, sul rettilineo dell’impianto marchigiano, il crono più veloce arriva dall’ultima batteria con il 7.10 di Alexandru Zlatan (Atl. Reggio), l’emiliano di famiglia romena già terzo nel 2013 tra i cadetti. Nelle prime due, successi parziali di Michael Fichera (Atl. Brugnera Friulintagli), 7.12 per il ragazzo di Lignano che in quella finale della categoria inferiore conquistò l’argento, e poi del tricolore sui 400 metri Christian Bapou (Atl. Cento Torri Pavia), 7.13 con una partenza tutt’altro che rapida. Semifinali alle ore 12:45, invece alle 17:25 si correrà per le medaglie.

60 F (batterie) - Al via ben 51 atlete, distribuite in 7 batterie e c’è da attendere l’ultima per vedere in azione la protagonista annunciata Zaynab Dosso (Calcestruzzi Corradini Excelsior) che corre subito in 7.46, ad appena sei centesimi dal personal best stabilito a Modena un mese fa. Un’altra ragazza classe ’99, il bronzo tricolore cadette Anna Lisa Modesti (Cus Trieste), eguaglia il suo miglior risultato in carriera con 7.66, mentre fanno segnare 7.73 la lombarda Camilla Maestrini (Atl. Rodengo Saiano), anche lei al primo anno di categoria, e la veneta Emma Girardello (Atl. Riviera del Brenta). Si torna in pista alle 12:30 per le tre semifinali, poi alle 17:15 la finale.

Luca Cassai (CR FIDAL Marche)


Christian Bapou (foto Colombo/FIDAL)


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