The Match: tutte le sfide tra i colossi

04 Settembre 2019

L'incontro Europa vs USA del 9 e 10 settembre rievoca quelli del passato tra Stati Uniti e Urss. Tanta Italia nel team del vecchio continente con Tortu, Desalu, Re, Crippa, Bogliolo e Folorunso

di Marco Buccellato

Europa vs USA. È l'ultimo appuntamento nell'agenda estiva dell'atletica mondiale prima della splendida introduzione dell'autunno, sotto il cielo di Doha, nel primo campionato del mondo più ottobrino che settembrino. The Match, mai brand fu più adeguato, scava tra i ricordi di un'atletica che rappresentò, negli anni '60 e '70, il punto d'incontro tra due universi, URSS e USA, a confrontarsi sotto i Cinque Cerchi ogni quattro anni, o in quegli storici eventi. Nella cronologia, sfide sentitissime a livello sportivo e extra, in cui restano memorabili le imprese di campioni che scrissero la storia dell'atletica e non poche pagine esaltanti. Vittorie dell'URSS (tante), ribaltoni in favore USA (meno), record mondiali stabiliti da atleti del calibro di Valeri Brumel e, restando nel salto in alto, da Volodymyr Yashchenko. Si torna a Minsk (9-10 settembre), stavolta allo stadio Dinamo, dopo la sfida del 1973, a un'infinità di tempo dall'ultimo showdown tra i pilastri della terra. O per meglio dire, della pista e della pedana.

LE SFIDE MASCHILI

SPRINT - Chiamato a vestire la maglia dell'Europa, Filippo Tortu (niente sfida con Marcell Jacobs, a riposo precauzionale), troverà sui blocchi dei 100 metri l'onnipresente Michael Rodgers, il più continuo dei quattro sprinter USA presenti, e la coppia britannica formata da Adam Gemili (già campione del mondo U20 sui 100 e pluridecorato su 200 e 4x100) e Ojie Edoburun. Per il primatista italiano, sfida di prim'ordine soprattutto con Rodgers, che ha preceduto l'azzurro in tre confronti diretti nel 2019. Ancora Italia sui 200 con Fausto Desalu, che veste la maglia dell'Europa assieme a due campioni del mondo: Ramil Guliyev, che ha vinto l'oro iridato a Londra oltre a quello europeo a Berlino, e Richard Kilty, il gallese che nel mondiale indoor di Sopot fulminò le frecce USA. Di parte stelle e strisce, un poker di emergenti senza i big. L'arcobaleno della velocità trova in Davide Re un altro azzurro selezionato per lo storico Match: in compagnia dello sloveno Janezic, del britannico Yousif e del polacco Zalewski, il primatista italiano trova quartermiler USA abituati ai grandi palchi (Cherry, London, Strother) e la nouvelle vague (Richard).

MEZZOFONDO - L'Europa cala più di un asso. Sugli 800 il profeta della strategia e campione mondiale indoor in carica Adam Kszczot, il bosniaco Amel Tuka e il migliore dei britannici Webb assieme a Langford. USA con la punta Isaiah Harris e, smessi i panni del pacemaker, Harun Abda. Più equilibrati i 1500 metri: americani con Engels e Thompson nel miglior momento della carriera e Blankenship appena rientrato, Europa con i talentuosi Grice e Wightman, lo stratega spagnolo Lopez e il francese Miellet. Fuochi d'artificio per i 3000: tante volte a confronto, stavolta l'azzurro Yeman Crippa e lo spagnolo Adel Mechaal concorrono per lo stesso score. Ben True e Hassan Mead, maglia USA, sono ossi duri da rodere. Fernando Carro, dopo il gran primato di Spagna, sente di poter far parte dell'élite mondiale dei 3000 siepi. Senza bandiere africane, trova però due africani naturalizzati USA niente male, Bor e Kebenei.

Out l'azzurro Osama Zoghlami.

OSTACOLI E STAFFETTE - Orlando Ortega, Sergey Shubenkov e Andy Pozzi sono gli ostacolisti in attività più titolati d'Europa. A Minsk, il team USA è ben rappresentato dall'emergente Crittenden e dall'esperto Eaton, che finì a un centesimo da Pozzi nel giorno dell'oro mondiale indoor del britannico un anno e mezzo fa a Birmingham. Sui 400hs, verifica dei progressi del francese Vaillant, secondo in Europa nel 2019 dietro il norvegese Warholm. USA con il bianco Kendziera, il più regolare tra i 4 selezionati. Sfida di staffetta veloce con americani capitanati dal figlio d'arte Cameron Burrell e i team di Olanda (collaudatissimo) e Germania.

SALTI - Due bielorussi sulla pedana di casa, Nedasekau e Nabokau, più il neutrale Ivanyuk. Un blocco-Est difficilmente aggirabile da parte del duo di altisti USA Robinson-McEwen, primo e secondo ai Trials. Lo score potrebbe essere ancor più alto per il team Europe nell'asta, per la presenza di Armand Duplantis e Piotr Lisek, assieme all'altro polacco Wojciechowski, mentre gli USA sono rappresentati in primis da Walsh, che ha fatto assai bene in Diamond League. Borsino postato sul continente anche nel lungo: il greco Tentoglou è l'uomo da battere, lo svedese Montler è matchwinner per definizione, ne sa qualcosa il cubano Echevarria. Dei 4 americani, prima o poi farà un gran salto Gotch (mezzi fisici impressionanti), ma non partono con la sabbia favorevole. L'azero Babayev e gli emergenti Williams (Gran Bretagna) e Er (Turchia) sono le punte europee del salto triplo contro un team USA in cui Donald Scott è l'alfiere.

LANCI - Una sfida di peso dal tasso tecnico assoluto, con il duo polacco Haratyk e Bukowiecki e lo statunitense Hill, occhio ai 22 metri. Anche nel disco, sulla carta prevale la qualità europea, con Malachowski e Weisshaidinger soprattutto, a dispetto di un poker di lanciatori statunitensi in cui Mattis sembra il più continuo. Ancora Polonia per portare punti all'Europa nel martello, con i big Fajdek e Nowicki, anche se la stagione attuale ha prodotto un rendimento in crescita da parte dei martellisti USA, con Donnelly prima scelta. Infine il giavellotto, dove la distanza della qualità si fa ancor più netta. Vetter, Rohler, Kirt e Matusevicius (due baltici e due tedeschi), prenotano gli score più alti.

LE SFIDE FEMMINILI

SPRINT - Mai dare per battuta l'Europa, qui rappresentata su 100 e 200 dalla tedesca Pinto, in crescita di rendimento. Si profila un bel doppio duello con le statunitensi Bryant (sui 100) e Brown (sui 200). Sui 400 la gazzella d'America Allyson Felix, alla vigilia del suo nono mondiale e con in bacheca 18 ori tra Olimpiadi e Mondiali, è l'ambasciatrice della corsa nella sua espressione più leggera. Con Okolo e la nativa di Haiti Jonathas, un gran 400 contro le coppie di Polonia Swiety-Baumgart e di Gran Bretagna Nielsen-Williams.

MEZZOFONDO - Sugli 800, occasione di seguire il fenomeno USA 16enne Athing Mu, giovane prodigio che ha fatto faville nell'inverno indoor.

Con la Brown, ha i numeri per respingere le ambizioni di risultato dell'esperta scozzese Sharp, quest'anno tornata a ottimi livelli. I 1500 metri, a conti strategici fatti, propendono per due coppie di volpi, quella britannica McColgan-Courtney e quella USA Mackey-Grace. La McColgan doppia sui 3000, dove però trova una grande del mezzofondo USA dell'ultimo decennio, Shannon Rowbury. Siepi: senza primedonne su entrambi i fronti, la spagnola Sánchez ha il trend migliore tra le iscritte.

OSTACOLI E STAFFETTE - Italia, Italia. Luminosa Bogliolo e Ayomide Folorunso, doppio oro alle Universiadi di Napoli, in due delle sfide più avvincenti dell'intero programma. Per la Bogliolo, numero uno nell'Europeo a squadre, le compagne d'avventura sono la campionessa d'Europa Herman, che corre in casa, e la polacca Koleczek, già battuta nel corso della stagione. USA con tre big: Ali, Nelvis e Claye-Harrison, per una sfida dalla quota tecnica al top. Per Ayomide Folorunso la condivisione della missione con l'ucraina Ryzhykova e l'elvetica Sprunger, il meglio d'Europa, contro un team USA in cui emerge il nome di Ashley Spencer, che tra alti e bassi resta atleta da 53 secondi e spiccioli, al suo meglio. Per la 4x100, un team Olanda rimaneggiato e la Spagna a fronte di un quartetto USA senza big e con seconde schiere, ma più papabili per il successo.

SALTI - Nelle sfide URSS-USA, l'alto ha sempre scritto grandi pagine. La firma in bella calligrafia alla gara di Minsk è attesa da Sua Altezza Mariya Lasitskene, capofila di un team Europe tutto Est-oriented, con le ucraine Levchenko e Herashchenko e la bielorussa Taranda. Possibilità USA di successo, al minimo. Nell'asta, Sidorova e Stefanidi, Bengtsson e Zhuk, poker ambizioso di un'Europa che trova nella Nageotte la mina USA capace di far saltare il banco. Lungo a tinte Reese: la pluricampionessa statunitense può da sola reggere l'urto delle varie Bekh, Mironchyk-Ivanova, Iusco e Rotaru. A ruoli invertiti nel triplo, dove la combattente spagnola Peleteiro e la greca Papahrístou sembrano le più papabili protagoniste contro le specialiste USA, dove è presente la primatista Franklin.

LANCI - Peso con la novità USA Ealey, capace di ben contrastare addirittura la n.1 del mondo Gong nel corso dell'anno. Con l'oro di Rio Carter, bella sfida contro la pesista di casa Dubitskaya, la polacca Guba, l'ungherese Marton alla ricerca della forma migliore e la svedese Roos, in costante miglioramento. Nel disco c'è Sandra Perkovic, per una volta senza le bestie nere cubane. Favorita, ma con la discobola USA Allman capace di grandi traiettorie. Martello in equilibrio: Fiodorow abituata ai vertici, ma americane in grado di sparare lontano con Andersen e soprattutto Stewart. Giavellotto con la bielorussa-top Khaladovich e la sorpresa francese Alais, a confronto con le americane guidate dalla migliore del settore, Kara Winger.

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File allegati:
- ORARIO/Timetable
- LA SQUADRA EUROPEA
- LA SQUADRA USA

Luminosa Bogliolo (foto Colombo/FIDAL)


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