Tamberi c'è e vola a 2,28 in Ungheria!

04 Luglio 2017

Al Memorial Gyulai di Székesfehérvár, l'iridato indoor riscatta subito i tre nulli di Parigi con il terzo posto dietro Bondarenko e Protsenko. Benedetti 1:46.09 sfiora il minimo per Londra.

Ancora una gara "a sorpresa" per Gianmarco Tamberi. Il campione del mondo indoor di salto in alto - tre giorni dopo la bruciante trasferta senza misura in IAAF Diamond League a Parigi - oggi si è ripresentato in pedana al Memorial Istvan Gyulai di Székesfehérvár, vicino Budapest. L'azzurro - a quasi un anno di distanza dal brutto infortunio al meeting di Montecarlo e dopo due operazioni - è tornato brillantemente a saltare a quota 2,28. Otto centimetri meglio del 2,20 di Ostrava che fin qui rappresentava il season best delle sue prime uscite.

LA CRONACA - Nessun annuncio nemmeno sui suoi popolarissimi account social (in stand-by dal 1° luglio): Gimbo a quanto pare ha preso un aereo ed è volato in Ungheria per rimettersi in gioco, per un faccia a faccia con l'asticella, quasi fosse una questione esclusivamente personale. Primi step della progressione 2,10 e 2,15, facili e senza esitazioni. A 2,20 mister HalfShave incappa in un paio di incertezze, ma oggi il recordman azzurro non vuole arrendersi qui: un bel respiro, la clap del pubblico ed ecco fatta la misura. Da qui la gara del marchigiano delle Fiamme Gialle cambia volto ed ogni salto è un boato. Si sale ancora: 2,26 alla seconda prova, 2,28 va subito a segno ed è in perfetto stile "Gimbo". "Stand Up!" dice rivolgendosi al pubblico per darsi la carica. Riecco il "Tamberi-show" che dopo ogni salto corre a dare il cinque a tutta la prima fila di spettatori. Il 2,30 oggi non arriva, ma il campione europeo in carica è terzo dietro due grandi avversari come l'ucraino, bronzo olimpico a Rio, Bohdan Bondarenko (2,30) e il connazionale Andriy Protsenko (2,30).

CONCENTRAZIONE E CATTIVERIA - "Il pubblico è stato fantastico e ha fatto la differenza - il commento a caldo di Gimbo dopo il meeting -. Per me saltare 2,28 oggi significa ripartire da una buona base. C'è da lavorare ancora parecchio per tornare ai 2,39 del mio record italiano, ma considerando quello che ho passato, non nascondo la gioia di questo momento. Non ho mai smesso di crederci, mi serviva solo quella cattiveria che forse mi era mancata nelle prime gare". "A Parigi - aggiunge Tamberi - ho fatto praticamente zero, è come se non fossi nemmeno entrato in gara. Dopo ero distrutto, tre nulli alla misura d'ingresso non mi erano mai capitati in vita mia. Allora ho spento il telefono e sono partito, ma invece di rientrare in Italia ho chiamato gli organizzatori, ho chiesto di aggiungermi al cast e sono venuto direttamente qui. Niente social, non ho risposto più a nessuno, nemmeno ai tantissimi messaggi che mi sono arrivati a raffica in questi giorni. Chiedo scusa a tutti, ma sentivo il bisogno di concentrarmi solo su me stesso perché sapevo tutto quello che avevo fatto fino ad oggi e quanto ho faticato e sudato per tornare a questo livello. Me lo meritavo, dovevo farlo per me stesso e per tutte le persone che fanno il tifo per me e che mi sono state vicine in questi undici mesi difficili. Grazie a tutti!".

VIDEO | GIANMARCO TAMBERI SALTA 2,28 AL MEMORIAL GYULAI

BENEDETTI A 19 CENTESIMI DA LONDRA - Quinto posto per Giordano Benedetti sugli 800 metri. Il 28enne delle Fiamme Gialle ha corso in 1:46.09, arrivando così vicino allo standard di iscrizione per i Mondiali di Londra fissato a 1:45.90. Per il mezzofondista trentino è il sesto risultato in carriera, oltre che il suo miglior crono dal 2015 e quindi primato stagionale. L’azzurro, secondo ai recenti Europei a squadre di Lille, è rimasto nel cuore del gruppo durante le fasi iniziali passando a metà gara intorno a 52.3 e poi è riuscito a chiudere in spinta, recuperando una posizione nel finale. Vittoria del fuoriclasse keniano David Rudisha, olimpionico e primatista mondiale, al traguardo in 1:44.90.

HARRISON VOLA IN 12.28 - Show degli ostacolisti sulla pista ungherese. La statunitense Kendra Harrison sfreccia in uno strepitoso 12.28 (+0.1) nei 100hs, ad appena otto centesimi dal suo record mondiale stabilito nella scorsa stagione al meeting di Londra. Demolita la world lead che finora apparteneva con 12.47 alla connazionale Jasmin Stowers, oggi seconda in 12.66, ma è anche la decima prestazione di sempre al mondo. Tra gli uomini il giamaicano Omar McLeod, campione olimpico dei 110hs, torna a vincere dopo la sconfitta di Parigi per imporsi in 12.96 (+0.3) davanti al russo Sergey Shubenkov che firma il primato stagionale in 13.01, secondo tempo in carriera sfiorando il personale di 12.98 con cui si aggiudicò i Mondiali nel 2015. Poi lo statunitense Aries Merritt in 13.11, al suo miglior risultato dopo il trapianto di rene, e l’ungherese Balazs Baji che realizza il primato nazionale con 13.15. Altra martellata vincente dell’iridato polacco Pawel Fajdek (82,64), mentre lo statunitense Justin Gatlin regola di misura il sudafricano Akani Simbine sui 100 metri: 9.98 (+0.9) contro 9.99. Nel lungo l’altro sudafricano Rushwal Samaai atterra a 8,34 (+0.5) e batte l’olimpionico Jeff Henderson (8,18/+0.4). Doppietta targata Bahamas nei 400 metri: la campionessa a cinque cerchi Shaunae Miller-Uibo sfiora il suo record stagionale con 49.86, al maschile 44.61 per Steven Gardiner.

Alessio Giovannini - Luca Cassai

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