Sprint e salti azzurri: “Tenerife per un super 2020”

08 Gennaio 2020

In raduno 24 atleti alle Canarie, al lavoro verso la stagione delle Olimpiadi di Tokyo e degli Europei di Parigi: “Clima ideale per allenarsi insieme”

Anche nel 2020, per un gruppo di azzurri della velocità e dei salti, il nuovo anno riparte da Tenerife. Nell’isola delle Canarie, in Spagna, sono presenti 24 convocati in un raduno che è iniziato il 5 gennaio. Lo stage andrà avanti per un gruppo fino al 18 e per altri si concluderà il 25 gennaio, una settimana più tardi. Un’esperienza che alcuni atleti avevano già intrapreso nella scorsa stagione e che quindi viene confermata, con l’obiettivo di prepararsi in condizioni climatiche favorevoli: sole e circa venti gradi di temperatura. Il team degli sprinter è guidato dai primatisti italiani Filippo Tortu (100) e Davide Re (400), insieme a Marcell Jacobs, che è sull’isola dal 28 dicembre. Poi diversi componenti delle due staffette già qualificate per le Olimpiadi di Tokyo: la 4x100 donne, settima ai Mondiali, qui con Anna Bongiorni, Zaynab Dosso, Chiara Gherardi, Johanelis Herrera, Gloria Hooper, Dalia Kaddari e Irene Siragusa, e la 4x400 uomini, sesta a Doha, che in quest’occasione vede coinvolti Vladimir Aceti, Daniele Corsa, Matteo Galvan, Giuseppe Leonardi, Brayan Lopez e Michele Tricca, proseguendo con le azzurre della staffetta del miglio Rebecca Borga, Mariabenedicta Chigbolu, Raphaela Lukudo e Alice Mangione. Nei salti, in azione il campione italiano dell’alto Stefano Sottile e tre specialisti del triplo: Ottavia Cestonaro, argento ai Mondiali Militari, con Andrea Dallavalle e Tobia Bocchi, terzo e quarto nel 2019 agli Europei under 23.

“CLIMA GIUSTO” - “L’atmosfera è quella giusta per allenarsi - racconta il responsabile della velocità Filippo Di Mulo - e quando esce il sole fa decisamente caldo, altrimenti l’aria è comunque gradevole. C’è la possibilità di svolgere un buon ciclo di lavoro, con qualità e in sintonia, pur mantenendo volumi considerevoli e sviluppando anche la forza, in un clima che permette di correre forte. Presenti tutti i convocati, tranne la campionessa europea under 20 Vittoria Fontana che è in via di guarigione dall’infortunio. Per un paio di atleti, i quattrocentisti Vladimir Aceti ed Edoardo Scotti, è in programma anche un successivo raduno a Catania. Sono previste uscite agonistiche indoor per gli sprinter delle distanze più brevi, con qualche test sui 60 metri, invece non tutti i quattrocentisti saranno impegnati nella stagione al coperto e in ogni caso senza finalizzarla”.

GIOCO DI SQUADRA - “Il gruppo della staffetta veloce femminile - sottolinea Di Mulo - si è ritrovato praticamente al completo, curando anche l’aspetto motivazionale, e ha ripreso a lavorare dal punto di vista tecnico, con l’inserimento di esercitazioni per il passaggio del testimone, per riprendere la manualità e la scelta dei tempi. Anche la 4x400 degli uomini ha già il biglietto in tasca per Tokyo. Diverso il discorso per la 4x100 maschile, se si considera che ci sono atleti con obiettivi individuali come Marcell Jacobs, che in aprile potrebbe andare in America, oltre al finalista mondiale dei 100 metri Filippo Tortu. Ma durante la stagione conto di poter trovare momenti di raduno o di test agonistico, che è ancora più importante, visto che solo in gara si riesce a capire fino a che punto si può spingere un cambio. Le staffette provate nei meeting sono comunque molto utili, come dimostra la 4x100 femminile che dopo l’opaca gara di Zurigo ha corso due volte a Doha sotto il precedente record italiano. Ai Mondiali anche gli uomini sono arrivati al primato nazionale, pur non avendo potuto schierare lo stesso quartetto per tutta la stagione e nonostante la modifica di formazione all’ultimo momento. Questo vuol dire che il loro potenziale non è ancora del tutto espresso. La staffetta è una squadra, che va messa in condizione di poter rendere al massimo. Ci giochiamo le nostre carte, con tutte e cinque le staffette: anche quelle che non sono già qualificate, hanno ottime possibilità di farcela. Sono fiducioso e alla fine credo che potremo almeno ripetere, se non migliorare, quanto fatto a Doha”.

“PER LAVORARE BENE” - A Tenerife i saltatori azzurri sono coordinati dal responsabile di settore Claudio Mazzaufo: “C’è senza dubbio un buon clima, sotto ogni punto di vista. La temperatura arriva anche superare i 20 gradi, durante il giorno, e l’ambiente è sicuramente ideale per lavorare. Si sta allenando bene Ottavia Cestonaro, qui con il papà-coach Sergio, e anche gli altri saltatori convocati saranno raggiunti alla fine di questa settimana dai rispettivi tecnici personali. Poi quasi in contemporanea si sta svolgendo il raduno a Formia, dal 29 dicembre all’11 gennaio, con gli atleti seguiti da Andrea Matarazzo: il triplista Simone Forte e i lunghisti Gabriele Chilà, Kevin Ojiaku e Filippo Randazzo, senza dimenticare che in Italia si stanno preparando anche Fabrizio Donato, per essere ancora competitivo ad alto livello, e Daniele Greco, che spero di rivedere presto in pedana, magari per qualche bella sfida con i giovani emergenti”.

IN GRUPPO - Come di consueto l’impianto di Arona, nella parte meridionale dell’isola, è affollato da atleti provenienti da tutta Europa. “Solo per fare un esempio - prosegue il tecnico azzurro - ieri sono arrivati qui i saltatori allenati da Teddy Tamgho fra cui anche Hugues Fabrice Zango, il triplista del Burkina Faso che ha vinto il bronzo ai Mondiali di Doha. C’è quindi da trovare il momento giusto per allenarsi, durante la giornata, ma il campo è sempre aperto e la presenza di tanti altri specialisti è un ulteriore stimolo. L’unico imprevisto finora è l’attacco influenzale che ha avuto Andrea Dallavalle, appena sbarcati, ma è solo un malanno passeggero di stagione. Molto importante la collaborazione fra tecnici, che è il valore aggiunto di raduni come questo. Ci si allena insieme: ognuno con i propri caratteri distintivi, ma pronti a dialogare. Fondamentale poi il supporto dei fisioterapisti Alberto Marcellini, Matteo Pusceddu e Mariavittoria Cestonaro, dietro le quinte, con discrezione e disponibilità. Anche questo è un momento per fare gruppo, sia nella fase di attivazione che per lo scarico post-allenamento”.

DOPPIO OBIETTIVO - “Si lavora per crescere - riflette Mazzaufo - e non si può negare il sogno olimpico, che deve essere sempre cullato. È quella la massima aspirazione per ogni atleta, soprattutto per giovani che hanno già dimostrato le loro qualità. Ma quest’anno avremo un altro obiettivo molto importante: gli Europei di Parigi, qualche settimana dopo Tokyo, che hanno una grande valenza e di fatto rappresentano l’inizio del nuovo quadriennio che porterà ai Giochi del 2024, proprio nella capitale francese. Anche chi ha la potenzialità di fare le Olimpiadi e sarà a Tokyo, potrà andare a Parigi per esprimersi al massimo: dal lunghista Randazzo, attualmente al 19° posto nel ranking mondiale, a Cestonaro e Sottile, che hanno mancato di poco la finale iridata, a Dallavalle e Bocchi che sono alle soglie dei 17 metri. Tutti i saltatori presenti in raduno hanno in programma di gareggiare durante la stagione indoor, che non sarà focalizzata sui Mondiali in sala ma potrebbe essere utile in vista della qualificazione olimpica”.

l.c.

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