Sesta la 4x100, settima la Weissteiner



L'Italia saluta l'Olympiastadion di Berlino con belle e grintose prestazioni nelle quattro finali che vedevano impegnati gli azzurri nelle gare del pomeriggio berlinese.  Un'ultima gornata di gare per i colori azzurri (domani nessun italiano sarà impegnato nella giornata conclusiva dei campionati), che ha portato come miglior piazzamento il sesto posto degli staffettisti (38.54, ripetuto quasi in fotocopia il crono della semifinale di ieri), il settimo posto di un ritrovato  Giuseppe Gibilisco nella finale dell'asta (5.65), alla miglior gara internazionale degli ultimi anni, l'ottavo di Clarissa Claretti nel martello (brava da subito con 71.56, gara vinta col nuovo record del mondo), e soprattutto la fantastica prestazione dell'altoatesina Silvia Weissteiner, settima nei cinquemila metri d'Africa in 15:09.74, prima delle atlete di pelle bianca. Eliminate  invece le ragazze della 4x400, quinte nella prima semifinale in 3:31.05, un po' al di sotto delle aspettative. 

Il quartetto composto da Roberto Donati, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio e Fabio Cerutti si è ben comportato nella finale della staffetta 4x100. Con cambi migliori di quelli della semifinale (ottimo il primo, leggermente lungo il secondo, sufficiente il terzo) ha chiuso in sesta posizione in 38.54, solo due centesimi di peggioramento, ed alla resa dei conti la prospettiva dell'ipotetica speranza di rincorsa del podio si è rivelata un sogno inarrivabile, considerate le grandi prestazioni delle squadre andate a medaglia (la spettacolare Giamaica con Bolt e Powell, il primo dei due al terzo oro, a 37.31), il grandioso quartetto di Trinidad (37.63, strepitoso record nazionale) e quello britannico (38.02). Quarto il Giappone con 38.30, quinti i canadesi in 38.39.  

Magnifica Silvia Weissteiner, che assieme al bronzo degli Euroindoor di Birmingham ha disputato la miglior finale di carriera, e sul miglior palcoscenico pensabile. La gara è stata impostata su ritmi bassi dalle africane, e favorevoli all'azzurra, con passaggi di 3:06.5 al primo chilometro e 6:11 al secondo (3:05 il secondo chilometro). Al terzo chilometro l'azzurra si trova in coda al gruppo, che inizia a sfilacciarsi, ma riesce a risalire in nona posizione. Il transito al quarto chilometro è di 12:15.79. Il volatone è a tre, lanciato dal duo kenyano Kibet-Cheruiyot e dall'ex-campionessa olimpica Defar, ma dietro l'azzurra macina metri (ultimo chilometro in 2:52, decisamente bene) rimontando fino alla settima posizione che riesce a mantenere al traguardo lasciando dietro di sé, ad un secondo e mezzo, Genzege Dibaba, la più piccola della dinastia capeggiata dalla duplice campionessa olimpica Tirunesh, oggi assente per infortunio. Per la lotta in zona medaglia nuova beffa per Meseret Defar, che è stata beffata dalle kenyane Cheruiyot e Kibet, in un finale clonato da quello dei diecimila metri. L'oro è a 14:57.97, l'argento a 14:58.33, il bronzo a 14:58.41.

Giuseppe Gibilisco è entrato in gara con un errore a 5.50 (poi superati alla seconda prova), ed ha replicato con un primo errore ed un successo alla misura superiore di 5.65, superati con la grinta e la tecnica degli anni migliori. Dopo un errore a 5.75 ed un altra rincorsa finita sotto l'asta, il siciliano si è riservato l'ultimo assalto a quota 5.80, sbagliando ma rispettando i tempi tecnici, un tentativo più che dignitoso che lascia ben sperare per il futuro agonistico dell'azzurro, non più abituato a confrontarsi con regolarità a queste altezze. Vittoria all'olimpionico Steve Hooker, che è stato costretto dalle cattive condizioni fisiche a centellinare i salti, cercando il massimo profitto col minimo rischio. Obiettivo riuscito da autentico campione, con ingresso in gara a 5.85 (errore in fse discendente che grida ancora vendetta per la galassia lasciata tra sé e l'asta nel valicamento), e sigillo d'oro a 5.90. Grande Francia, con il favorito Lavillenie relegato al bronzo dal compagno di squadra Mesnil, d'argento. 

Clarissa Claretti ha mostrato subito il carattere da finale che la contraddistingue. Al primo lancio ha spedito l'attrezzo a 71.56, quasi la sua miglior prestazione stagionale, chiudendo il primo turno di lanci in quinta posizione. Si è trattata della miglior misura dell'azzurra (serie 71.56, 69.42, 70.97, 70.91, 70.24, nullo), che è riuscita ad entrare nella finale ad otto battendo le francesi Montebrun e Falzon, la canadese Frizell e la statunitense Campbell. Davanti, intanto, c'era chi battagliava su misure strepitose, come la polacca Wlodarczyk, capace di atterrare al record del mondo in seconda battuta con 77.96 strappandolo alla russa Lysenko (appena tornata dal'inferno ed oggi sesta), e di azzopparsi una caviglia festeggiando di corsa la prodezza, o come la tedesca Heidler, campionessa mondiale uscente e fantastica agonista, capace di arrivare al quinto lancio a 76.44 ed all'ultimo a 77.12, record tedesco a fare quasi la barba al freschissimo record mondiale. Sul podio anche la slovacca Hrasnova, 74.79 al quinto turno. 

Niente finale per la 4x400 femminile azzurra composta da Milani, Reina, Spacca e Grenot. Le ragazze si sono classificate quinte nella loro semifinale chiudendo in 3:31.05, tempo insufficiente per il ripescaggio visti i tempi eccezonali che si sono registrati nella seconda semifinale. Dopo una discreta frazione di Marta Milani, Daniela Reina ha a lungo mantenuto la terza posizione per poi cedere negli ultimi quaranta metri del rettilineo, cambiando con Maria Enrica Spacca in quinta posizione. Chiusa all'interno, la Spacca è riuscita a trovare via libera all'esterno guadagnando la pista fino al possibile quarto posto. Libania Grenot ha subìto la frenata della terza frazionista francese in zona al passaggio del testimone cambio ed ha dovuto tagliare il passo appena ricevutolo, pagando nel finale la fatica e un leggero risentimento alla coscia destra e cedendo la quarta posizione all'australiana Tasmin Lewis, campionessa mondiale indoor degli 800 metri.

Nella foto in alto Fabio Cerutti, quarto frazionista della 4x100 azzurra, in quella in basso Silvia Weissteiner (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)

  File allegati:
- RISULTATI / Results
- Le foto dell'ottava giornata / Photos



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