Sabbatini sotto i quattro minuti: 3:59.49
12 Agosto 2025Quasi due secondi di progresso, una barriera finalmente abbattuta. Si migliora Gaia Sabbatini che al meeting di Budapest scende a 3:59.49 sui 1500 metri e diventa la quinta italiana della storia a correre sotto il muro dei quattro minuti. È la stagione del rientro ad alti livelli per la 26enne delle Fiamme Azzurre, operata al piede sinistro nello scorso settembre, tornata a crescere e non di poco: un netto salto di qualità rispetto al 4:01.24 del 2023, invece quest’anno finora si era espressa in 4:02.99 di passaggio nel miglio di Londra in cui ha timbrato lo standard per i prossimi Mondiali di Tokyo con 4:19.83. La mezzofondista teramana, campionessa europea under 23 nel 2021 e oro in staffetta agli Europei di cross nel 2022, si prende una delle maggiori soddisfazioni della carriera proprio sulla pista della capitale ungherese dove due anni fa aveva chiuso con il ritiro in semifinale alla rassegna iridata. Sul traguardo è quinta in rimonta, uscendo all’esterno per recuperare quattro posizioni in rettilineo, nella gara vinta dall’australiana Georgia Griffith in 3:58.25 mentre coglie il primato stagionale Ludovica Cavalli (Fiamme Oro), quattordicesima con 4:04.37.
“CHE RIVINCITA” - “Super contenta di questo risultato - esulta Gaia Sabbatini - e sapevo di valerlo, perché mi sentivo molto bene in una stagione in crescendo e avevo buone sensazioni, però poi va fatto. Quando ho visto il crono, sono scoppiata in un urlo liberatorio di felicità. Per me Budapest nel 2023 è stata un incubo, in semifinale ai Mondiali stavo viaggiando forte ma mi sono fermata. Tornare qui e correre il mio primo ‘sub 4’, in questo stadio che mi ha fatto stare tanto male, è per me una grande rivincita. Prima della partenza la vedevo come un’occasione per togliermi quel ricordo negativo, sono riuscita a contrastare l’emotività e questo mi rende ancora più orgogliosa del mio percorso, anche dopo l’infortunio della scorsa stagione che comunque non è da dimenticare perché tutto insegna qualcosa”. Nelle liste italiane di sempre è alle spalle di Sintayehu Vissa (3:58.11), Nadia Battocletti (3:58.15), Gabriella Dorio (3:58.65) e Marta Zenoni (3:59.16).
MONDO FA 13 - Il grande protagonista del Memorial Istvan Gyulai è il re dell’asta Armand “Mondo” Duplantis che riscrive ancora una volta il record mondiale con 6,29 alla seconda prova: il suo tredicesimo primato, un centimetro in più del 6,28 stabilito a Stoccolma il 15 giugno dal fenomeno svedese. Oltre i sei metri anche il greco Emmanouil Karalis con 6,02. Nei 200 metri quinto posto di Fausto Desalu (Fiamme Gialle) in 20.36 (-0.4) dalla nona corsia ma impressiona il 19.69 del giamaicano Bryan Levell. Giornata no per Leonardo Fabbri (Aeronautica) che conclude senza misura nel peso con tre nulli, a due giorni dallo stop al meeting di Sollentuna per un fastidio alla mano: vince lo statunitense Joe Kovacs con 22,33. Nella tappa Gold del Continental Tour il più veloce nei 100 è l’argento olimpico e leader mondiale Kishane Thompson in 9.95 (-0.4) ma al femminile l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou-Smith con 10.97 (-0.4) precede le star giamaicane. Non decolla l’alto con il successo a 2,27 del giapponese Naoto Hasegawa, nel lungo il fuoriclasse greco Miltiadis Tentoglou salta 8,05 (-0.4) e viene sconfitto dal tedesco Simon Batz (8,07/-0.3), sul velluto l’olandese Femke Bol nei 400 ostacoli in 52.24 come la connazionale Nadine Visser, 12.43 (-0.4) nei 100hs, e il keniano Laban Chepkwony negli 800 si porta a 1:42.96. Applausi per l’idolo di casa nel martello: l’argento a cinque cerchi e bronzo iridato Bence Halasz con la ‘world lead’ di 83,18 si migliora di un metro abbondante e per la prima volta riesce a battere il canadese Ethan Katzberg (81,88), campione olimpico e mondiale in carica.
l.c.
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