Parma: festa Lombardia, cadetti in trionfo

03 Ottobre 2021

Ai Campionati Italiani under 16 la rappresentativa lombarda vince la classifica combinata cadetti+cadette. Successo maschile per il Lazio, femminile per il Veneto

di Nazareno Orlandi e Luca Cassai

La Lombardia festeggia a Parma, al termine di un weekend appassionante, vetrina per l’atletica del domani. Ai Campionati Italiani Cadetti la rappresentativa lombarda si aggiudica la classifica finale cadetti+cadette e svetta su tutte le altre squadre con 581,5 punti, quattro e mezzo in più del Lazio (577). Terzo posto per il Veneto che totalizza 558 punti. Sul podio si scatenano gli under 16 del fiduciario tecnico Sergio Previtali che tornano a casa con il trofeo più prestigioso, per effetto di sei successi individuali nel corso delle due giornate. Nella classifica al maschile, spicca invece il primo posto del Lazio con 301 punti, su Lombardia (284,5) e Toscana (269). In quella femminile, la gloria è per il Veneto (306) davanti alla Lombardia (297) e al Lazio (276). Nella giornata finale, tra i risultati migliori, va segnalata la vittoria della veneta Rebecca Agbortabi (Trevisatletica) nei 300 metri con il tempo di 39.66, l’assolo di Latena Cervone (Uisp Atletica Siena) nei 1000 in 2:33.82, la doppietta dei mezzofondisti di casa Anna Galli e Leonardo Trevisan, entrambi dell’Atletica Parma Sprint, con 3:52.37 e 3:20.22 nei 1200 siepi; l’affermazione nel pentathlon dell’emiliana Sofia Bonafè (Gp Atl. Molinella) con 4423 punti. A premiare i vincitori, anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti: “Questa è davvero un’atletica viva, come il nome della società organizzatrice, Atleticaviva, a cui faccio i complimenti”. Soddisfatto il presidente della FIDAL Stefano Mei: “Ci sono luoghi in cui l’atletica si sente a casa e l’Emilia-Romagna è uno di questi - le sue parole - grazie ad eventi del genere, ancor di più le amministrazioni possono capire quanto l’atletica sia vicina alla gente. Sono stati giorni di festa e di buoni risultati: anche chi non ha vinto potrà avere una grande carriera”.

TRA 300 E 300HS - È Junior ma è una vittoria da grande. Junior Igene (Spezia Marathon Dlf) conferma i gradi di favorito e si prende il successo nei 300 metri, con un centesimo di primato personale (36.21). Nato in Nigeria, è arrivato in Italia da un paio di anni, a La Spezia: ex calciatore, ha iniziato con l’atletica seguendo l’esempio del fratello Prince e lo allena l’ex mezzofondista romena Gabriela Neacsu. Sulla sua scia Francesco De Santis (Lazio/Atl. Frascati) e Antonio Gargiulo (Campania/Enterprise Young), secondo e terzo, rispettivamente con 36.68 e 36.74. Al femminile, sempre nei 300, brilla Rebecca Agbortabi, la veneta della Trevisatletica: papà del Camerun e mamma bielorussa, i genitori si sono conosciuti in Bielorussia dove studiava il papà, poi trasferiti in Italia. A scuola correva anche più forte dei ragazzi e allora ha cominciato con l’atletica più seriamente, seguita da Rolando Zuccon. Alle sue spalle la sarda Elisa Marcello (Atl. Valeria, 40.18) e la lombarda Valentina Vaccari (Pol. Brembate Sopra), figlia d’arte dell’ex quattrocentista azzurro Marco, terza in 40.35 dopo una partenza coraggiosa.

La Toscana fa piazza pulita negli ostacoli al maschile. Dopo il titolo di ieri nei 100hs per Federico Bellini, oggi la rappresentativa fa festa anche nei 300hs con Okechukwu Chimbudike Agu, per gli amici “Dike”. Nato in Nigeria e adottato a sei anni, ha vissuto a San Miniato (Pisa) e da tre anni è a San Giuliano Terme, sempre nel pisano, dove si allena con Mario Quagliarotti e studia all’Itis indirizzo aeronautico. Il portacolori della San Giuliano Sport primeggia con il personale di 39.47, davanti a Lorenzo Testa (Lombardia/Comense, 40.20) e Salvatore Di Nola (Lazio/Nissolino Atl. Latina 80), terzo in 40.54. Tra le cadette, è il momento di Carolina Molteni (Lombardia/Comense) uscita molto forte dall’ultimo ostacolo, per migliorarsi (44.97) e vincere il testa a testa con la veneta Beatrice Buso (Trevisatletica, 45.24). Terzo posto per la piemontese Benedetta Falleti (Atl. Ivrea, 46.05). Comasca di Lipomo, seguita dal tecnico Marco Marinetti, Molteni studia all’istituto tecnico chimico.

SIEPI, DOPPIETTA PARMA - Che gioia per la squadra di casa nei 1200 siepi. Doppio successo dell’Emilia-Romagna con Anna Galli, al bis dopo la vittoria della scorsa edizione, e Leonardo Trevisan, secondo un anno fa. Entrambi i mezzofondisti dell’Atletica Parma Sprint, cresciuti sotto la guida di Ilaria Pasqualis, trionfano sulla pista dei loro allenamenti. Si ripete la campionessa in carica Galli, che detta il ritmo fin dall’inizio per chiudere in 3:52.17 e festeggia una conferma non scontata, a causa di un infortunio che l’aveva frenata dopo i progressi di questa stagione (3:46.78 all’inizio di giugno diventando la seconda cadetta italiana di sempre). Sul podio anche la lombarda Giorgia Franzolini (Euroatletica 2002) in 3:54.26 e la toscana Giulia Bernini (Atl. Futura, 3:57.45). Finalmente il tricolore per Trevisan, beffato nel 2020 quando vinse la seconda serie ma con un crono peggiore della precedente, che stavolta riesce a migliorarsi in 3:20.22. Sull’ultima barriera si decide la gara in favore dell’emiliano, ex judoka, davanti al laziale Ebrahim Abdelwahed (Fiamme Gialle Simoni, 3:22.01), fratello dell’azzurro Ahmed, e al lombardo Jacopo Risi (Osa Saronno Libertas, 3:22.23) che si era portato al comando nella tornata conclusiva.

1000 - Già sul podio nel cross, salta sul “gradino” più alto Latena Cervone. Il toscano della Uisp Atletica Siena ritocca il personale con 2:33.82 e centra il bersaglio nei 1000 metri, staccando con personalità Davide Barbone (Lazio/Fiamme Gialle Simoni, 2:37.10) e l’altro toscano Alessandro Valvani (Atl. Follonica, 2:38.04). La vicenda personale di Cervone ricorda per molti aspetti quella di Yoghi Chiappinelli, che peraltro è un suo compagno d’allenamento: nato in Etiopia, arrivato nel senese a quattro anni (nel suo caso a Castelnuovo Berardenga), pupillo di coach Maurizio Cito e seguito anche da Rebecca Grifoni. Alla passione per l’atletica unisce quella per il calcio: esterno nell’under 17 del Siena. Tra le donne, nella volata dei 1000 non si fa sorprendere Lorenza De Noni (Veneto/Atl. Silca Conegliano) che in 3:00.21 brucia con grinta la lombarda Alice Minelli (Atleticrals2-Teatro Alla Scala, 3:00.42) al primo anno di categoria come Elena Irbetti (Liguria/Atl. Spezia Duferco, 3:01.49). Ama la musica, la campionessa d’Italia: è suonatrice di violino. E adora gli sport invernali (sci di fondo). A Conegliano ha fatto il salto di qualità con il tecnico Massimo Furcas.

MULTIPLE - Quasi cinquecento punti di vantaggio sulle avversarie per Sofia Bonafè (Gp Molinella) che domina il pentathlon con uno score finale di 4423, quinta prestazione di sempre nella categoria. Dopo l’en plein di ieri (tre successi parziali in cui spicca la misura di 1,68 nell’alto e altrettanti personal best) l’emiliana prosegue con 5,05 (-0.3) e il quarto posto nel lungo prima di firmare il secondo crono nei 600 metri in 1:41.34. Promettente la gara della bolognese di Baricella, 179 centimetri di statura, che si allena nel capoluogo regionale allo stadio Arcoveggio, da sempre con il tecnico Willy Guglielmi. Per gli altri gradini del podio, la veneta Matilde Morbin (Csi Atl. Provincia di Vicenza, 3931) e la piemontese Federica Fornaroli (Amatori Masters Novara, 3884). Nell’esathlon è il triestino Alessandro Sturman il nuovo “Superman” con un clamoroso sorpasso all’ultima prova, vincendo i 1000 in 2:48.63. Fino all’anno scorso era soprattutto un lanciatore, in pedana nel peso alla rassegna tricolore. Ma poi ha preso il sopravvento la passione per le multiple sotto la guida di Stefano Lubiana e Giorgio Tremul, insieme a Gianfranco Lucatello nella Trieste Trasporti e qui in maglia Friuli-Venezia Giulia. Superato l’umbro Francesco Patumi (Libertas Arcs Perugia, 4375), terzo l’altoatesino Daniele Tomasi (Css Leonardo da Vinci Bolzano, 4285) davanti al toscano Tommaso Sordi (Pol. I’Giglio, 4146) che era al comando nella prima giornata.

SALTI - È la storia di tante astiste e astisti: dalla ginnastica artistica alla pedana dei salti. Un percorso seguito anche da Margherita Schera (Battaglio Cus Torino), torinese di Trofarello, avviata all’asta nel settembre scorso da Luciano Gemello e Marco Iannarelli. A Parma aggiunge cinque centimetri al “suo”, oltrepassando 3,45 alla prima prova. Per il secondo posto si arrampica a 3,40 Noemi Music (Friuli Venezia Giulia/Atletica 2000) e la terza piazza è occupata da Elena Moressa (Veneto/Assindustria Sport) con 3,35. È bergamasco di Treviglio, portacolori della Lombardia e dell’Atletica Estrada, il neo campione italiano del salto in alto: si tratta di Stefano Monticelli, studente al liceo scientifico, scoperto da coach Paolo Brambilla e vincitore con il personale di 1,91 (+1 centimetro rispetto al suo limite). È il verdetto del confronto con il pugliese Adolfo Colasanto (Foggia Scuola Nazionale Asta, 1,89 ed è secondo) e Marco Stallone (Friuli Venezia Giulia/Atl. Malignani Libertas, 1,85 terzo).

LANCI - Il giavellotto al maschile è di Pietro Colonnella: papà Angelo, ex mezzofondista e ora dirigente Asa Ascoli Piceno, lo portava ogni giorno al campo, da piccolino, ed è così che si è appassionato all’atletica. È il tecnico Armando De Vincentis che lo segue da un paio d’anni ad accompagnarlo al titolo italiano, nonostante qualche doloretto al tallone che ha frenato il marchigiano nei primi due lanci: il meglio lo lascia per la fine (58,24). C’è doppia Puglia sul podio: secondo Vittorio Gentile (Asd Tridente, 49,69), terzo Giovanni Di Cesare (Atl. L’amico-Cras Taranto, 48,79). Anche al femminile è la capolista stagionale a dettare legge: Malinka Wojcikoski (Ideatletica Aurora), campana di papà polacco. A Battipaglia (Salerno) viene seguita da un coach esperto come Elio Cannalonga, che ha condotto Roberto Orlando al titolo italiano assoluto, e qui con 44,50 sfiora di un centimetro il suo primato, a vittoria ormai acquisita, per avere la meglio nei confronti di Sofia Frigerio (Lombardia/Atl. Estrada, 42,18) e Vittoria Rapetti (Piemonte/Atl. Alessandria, 38,92).

STAFFETTE - Si chiude come da tradizione con l’entusiasmo delle staffette 4x100 metri. Le cadette del Veneto (Amponsa Agyekum, la campionessa del lungo Daphne Cordioli, Maddalena Confente e Rebecca Agbortabi, tricolore dei 300) con 48.01 la spuntano nel duello con la Lombardia (48.05), terza la Sardegna (49.44). Tra i cadetti esulta il Lazio con Federico Neri, il vincitore del lungo Aldo Rocchi, Edoardo Tosoni e Samuele Ciogli in 43.40 su Veneto (43.67) e Marche (44.45 nella seconda serie).

LE FOTO DI PARMA 2021 (di Francesca Grana/FIDAL)

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File allegati:
- RISULTATI

Rebecca Agbortabi (foto Grana/FIDAL)


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