Parigi, Gimbo Tamberi non decolla

01 Luglio 2017

L'azzurro si arrende alla misura d'entrata (2,20), Yeman Crippa firma il personale nei 3000 con 7:55.31.

Serata poco felice, a Parigi, per Gianmarco Tamberi. Il rientro in Diamond League del campione del mondo indoor 2016 non è felice. Per lui, tre nulli alla misura d’entrata di 2,20, la quota del suo recente limite stagionale (ottenuto a Ostrava mercoledì scorso). Gimbo è sostenuto dal pubblico, ma deve arrendersi prima ancora di riuscire a mettere a segno una misura (come lui il giapponese Tobe). La gara va al favoritissimo Mutaz Essa Barshim, che si arrampica fino a 2,35; tre centimetri meglio dell’ucraino Bohdan Bondarenko, e del siriano Ghazal, 2,32

Progresso nei 3000 metri per Yeman Crippa. Il trentino delle Fiamme Oro firma il personale con 7:55.31, finendo però lontano (tredicesimo) dalla testa della corsa, come ovvio visto il valore degli avversari: a vincere è l’etiope Muktar Edris, con un notevole 7:32.31. La gara è di livello stellare: in otto finiscono al di sotto dei 7:40. Quattro atleti superano gli 85 metri nel giavellotto: il tedesco Johannes Vetter fa sua la gara con l’88,74 del primo lancio, precedendo il ceco Vladejch (88,02) e il connazionale Rohler (87,23).  Consueta accoppiata USA nel triplo: Christian Taylor e Will Clay finiscono nel solito ordine, atterrando rispettivamente a 17,29 e 17,18. L'eroe di casa, Renaud Lavillenie, è costretto alla sconfitta interna ad opera del talento emergente, lo statunitense Sam Kendricks, recentemente entrato a far parte del club dei "seimetristi": la vittoria è per l'americano, unico a valicare prima i 5,77 e poi i 5,82 (Lavillenie si ferma a 5,62).

Lo sprint non delude. Elaine Thompson vince i 100 in 10.91 (+0.1), trascinando l’ivoriana Ta Lou al di sotto degli 11 secondi (10.96). Tra gli uomini, ancora Costa d’Avorio: Ben Youssef Meite firma lo stagionale con un significativo 9.99 (-0.1). I 200 sono del turco Guliyev, 20.15 (battuto il campione d’Europa, l’olandese Martina, 20.27). ì Le difficoltà di Omar McLeod nei 110hs scatenano l’altro giamaicano in gara, Ronald Levy, che vince firmando il personale a 13.05 (-0.1). Il connazionale, campione olimpico in carica, chiude in 13.41, mentre va segnalato il 13.09 in batteria del russo Shubenkov, poi quarto in finale con 13.18. Il doppio giro di pista va a Nijel Amos, abile a regolare di misura i keniani Bett (1:44.36), Rotich (1:44.37) e Biwott (1:45.05). Ma nel mezzofondo le cose migliori le fanno le donne: l’olandese Sifan Hassan conferma lo splendido momento di forma aggiudicandosi i 1500 metri in 3:57.10 (la campionessa olimpica di Rio, la keniana Faith Kipyegon è battuta, 3:57.71); Beatrice Chepkoeach (Kenya) domina i 3000 siepi in 9:01.69.

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