Palmisano 1h27:27: è terza a Podebrady

06 Aprile 2024

Nella prima 20 km dell’anno la campionessa olimpica firma la terza prestazione in carriera, successo per la peruviana Garcia Leon in 1h27:08. Giorgi allo standard per Parigi con 1h28:47. Fortunato 1h20:32, Cosi 1h20:56 PB

Ottima prova per Antonella Palmisano nella classica della marcia a Podebrady. La campionessa olimpica di Tokyo chiude al terzo posto con il tempo di 1h27:27 nella prima 20 km della stagione: è la sua terza prestazione in carriera, a un solo secondo dal crono con cui lo scorso anno ha conquistato il bronzo ai Mondiali di Budapest, ed è un risultato decisamente incoraggiante in vista degli Europei di Roma (tra due mesi, appuntamento con la 20 km il 7 giugno) e delle Olimpiadi di Parigi nelle quali proverà a confermarsi d’oro il 1° agosto, tra meno di quattro mesi. In Repubblica Ceca l’azzurra delle Fiamme Gialle lotta alla pari, per sedici chilometri, con la peruviana Kimberly Garcia Leon, due volte campionessa del mondo a Eugene 2022 (20 km e 35 km) che scappa via negli ultimi quattro giri e trionfa in 1h27:08. Davanti all’azzurra anche l’ecuadoriana Glenda Morejon, sesta a Budapest, oggi seconda in 1h27:21. Può esultare Eleonora Giorgi (Fiamme Azzurre) che firma lo standard d’iscrizione per i Giochi di Parigi con 1h28:47 (richiesto 1h29:20) e termina la gara al settimo posto. In top ten anche Valentina Trapletti (Esercito), decima con il tempo di 1h30:05 che conferma il buon momento di forma. Tra gli uomini, quinto posto per Francesco Fortunato (Fiamme Gialle) con 1h20:32, sesto Andrea Cosi (Carabinieri) con il personale di 1h20:56: la vittoria è dello svedese Perseus Karlstrom in 1h18:22.

LA GARA - Primi cinque chilometri completati in 22:06, con Antonella Palmisano sempre nelle primissime posizioni di un gruppo che ben presto si riduce a otto unità e che comprende anche Eleonora Giorgi (22:08), oltre a molte delle più attese della vigilia, dalla peruviana Kimberly Garcia Leon all’ecuadoriana Glenda Morejon. Presto staccata, invece, la polacca Katarzyna Zdzieblo, partenza ‘soft’ anche per Valentina Trapletti. A metà gara il drappello di testa vede ancora sette marciatrici e ritmi gestibili (passaggio ai 10 km in 44:06, un passo di poco inferiore a 4:25), in una giornata decisamente calda, nella quale è fondamentale restare lucide ai rifornimenti e idratarsi al meglio. La prima vera accelerata arriva poco dopo il giro di boa, tra l’undicesimo e il dodicesimo il chilometro (entrambi in 4:18), una frustata che restringe il gruppo di testa a Palmisano, Garcia Leon e Morejon, e che di fatto inaugura la gara vera e infiamma la stagione olimpica della marcia. La prima a provare timidamente il break è Morejon, subito rintuzzata. La sfilata a tre prosegue senza particolari scossoni fino al sedicesimo chilometro, quando è Garcia Leon ad assestare l’attacco, questo più convinto: guadagna nove secondi in un paio di giri e si rende di fatto irraggiungibile, lasciando a Palmisano e alla rivale ecuadoriana soltanto la sfida per il secondo posto, vinta dalla Morejon che contro-sorpassa l’azzurra al diciannovesimo km dopo aver perso una manciata di secondi nel giro precedente.

MEGLIO SOLTANTO A LONDRA E BUDAPEST - È un tempo di tutto valore per Antonella Palmisano, più veloce di così soltanto in occasione delle due medaglie di bronzo ai Mondiali di Londra (1h26:36 nel 2017) e di Budapest (1h27:26 nella passata stagione), mai così efficace in termini cronometrici in una gara che non assegna medaglie. Podebrady, ‘cattedrale’ della marcia, è anche tra i luoghi del cuore di Nelly: vittoria nel 2017 prima del bronzo di Londra, trionfo nel 2021 prima dell’apoteosi di Tokyo (Sapporo), seconda piazza nel 2023 prima di prendersi il bronzo iridato in Ungheria. E oggi ancora un podio nella stagione più importante. Per la primatista italiana Eleonora Giorgi, mamma del piccolo Leone nato nel novembre 2022, c’è invece la soddisfazione di tornare su un crono che le mancava da tre anni nella 20 km. E per Valentina Trapletti si tratta di un tempo di soli diciotto secondi superiore al personale del 2022. Le altre italiane: Giada Traina (Atl. Livorno) 1h39:05, Sofia Fiorini (Libertas Unicusano Livorno) al personale di 1h39:14, Lidia Barcella (Bracco Atletica) 1h40:32, ritirata Sara Vitiello (Fiamme Oro).

PALMISANO: “L’INFLUENZA MI AVEVA TOLTO CERTEZZE. E INVECE…” - “Non mi sentivo così sicura in partenza, l’influenza della settimana scorsa mi aveva tolto qualche certezza e costretto ad allenamenti su ritmi lenti - ammette la tarantina di Mottola -. Ma Lorenzo (il coach e marito Dessi, ndr) era convinto che nonostante tutto potessi valere un tempo del genere, mai fatto ad aprile ma soltanto ad agosto. Difficilmente ho gareggiato in tre 20 km in stagione, come invece sarà quest’anno visto che ci sono Europei e Olimpiadi: stiamo uscendo un po’ dagli schemi e oggi è la conferma che il lavoro sta andando bene. Sono contenta. Ora dobbiamo continuare a crescere piano piano e trovare quella brillantezza che mi è un po’ mancata negli ultimi chilometri, ma anche prima, quando ho provato a cambiare passo all’undicesimo”. La stagione di Palmisano proseguirà con i Mondiali a squadre di Antalya, in Turchia, domenica 21 aprile: “Insieme a Massimo Stano daremo tutto per qualificare la staffetta mista alle Olimpiadi”, promette.

GIORGI: “DEDICATO A NONNO MIMMO” - “Il mio obiettivo era cercare di qualificarmi per la mia quarta Olimpiade e sono contenta di aver centrato il minimo - esulta la marciatrice lombarda - Non mi aspettavo di riuscire a fare 1h28:47: sono partita ‘fortino’ e mi sono lasciata trasportare dal gruppo di testa. Un ritmo che poi ho pagato nel finale. Vorrei dedicare questo risultato a nonno Mimmo, venuto a mancare qualche mese fa: era un mio grande tifoso, non si perdeva mai una mia gara”.

20 KM MASCHILE - La gara si accende sull’onda del portentoso nono chilometro di Perseus Karlstrom (3:47) che come un fulmine recupera lo svantaggio accumulato nei confronti dei rivali, a causa di un inizio non forsennato dello svedese quattro volte sul podio mondiale: diventa il leader incontrastato della prova e poi gestisce il margine sul secondo classificato, il canadese Evan Dunfee (1h18:41) e sul terzo, il brasiliano Caio Bonfim (1h18:50). Il vincitore di Podebrady 2023 Francesco Fortunato, in luce e sempre nelle posizioni da podio per oltre metà gara, dal quattordicesimo chilometro non riesce più a girare sotto i quattro minuti ed è superato dal francese Gabriel Bordier (1h19:56) mentre da dietro risale con carattere Andrea Cosi che per la prima volta scende sotto l’ora e ventuno (neanche troppo lontano dallo standard olimpico di 1h20:10) e cancella il precedente primato personale di 1h21:39 del gennaio 2023. Gli altri italiani: personale di 1h24:44 per Gabriele Gamba (Atl. Riccardi Milano 1946), miglioramento con 1h25:09 anche per Aldo Andrei (Fiamme Oro), 1:33:12 per Davide Finocchietti (Libertas Unicusano Livorno), ritirato Andrea Agrusti (Fiamme Gialle).

I PASSAGGI DI ANTONELLA PALMISANO 
1 km: 4:30
2 km: 8:51 (4:21)
3 km: 13:17 (4:26)
4 km: 17:40 (4:23)
5 km: 22:06 (4:26)
6 km: 26:31 (4:25)
7 km: 30:57 (4:26)
8 km: 35:22 (4:25)
9 km: 39:45 (4:23)
10 km: 44:06 (4:21)
11 km: 48:24 (4:18)
12 km: 52:42 (4:18)
13 km: 56:59 (4:17)
14 km: 1h01:19 (4:20)
15 km: 1h05:39 (4:20)
16 km: 1h09:58 (4:19)
17 km: 1h14:21 (4:23)
18 km: 1h18:42 (4:21)
19 km: 1h23:07 (4:25)
20 km: 1h27:27 (4:20)

naz.orl.

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